222 RIVISTA POPOLARE lotta di principi, e i giornali con le ripetute e perpetue campagne contro le sevizie inflitte ai s0ldati dai snperiori. Le sevizie forse non destano più impressione, trattandosi di fatti che souo all'ordine del giorno ed avendo parecchi ufficiali tedeschi centinaia e centinaia di maltrattamenti al proprio attivo; mentre la descrizione viva e artistica, per qnanto nuova, della vita militare; la rappresentazione verìstica dell'ottusità dei sott' ufficiali, che giuc•cano, contraggono debiti, scinpano quattrini, rubano, e prostituiscono Je mogli, le militaresse, non poteva non eser~i tare una grande impressione sull'anima dei lettori e de.:3tare in essi un sentimento di antipatia verso un organis100, che sembra mandare il pnzzo del cadavere. EN RIUO GrUMALDI 11111 lii li li I I Il li li li li I 11111111111111 lii lii Il I 1111I1111I111111111111IO1111111111111 1111 ~IVIST Il DELLE ~IVISTE . A. LEROY-BEAULIEU: L'accordo ang·lo-francese e la g·uerra della Russia e <lei Gb,ppone.-Vi sono pochi avvenimenti di cui possiai110 maggiormente rallegrarci quanto del ravvicinamento della Francia e dell' Inghilterra. Gli uomini che l'hanno prepar:ito hanno diritto di mostrarsene fieri; perchè essi non solamente hanno servito crl' inte- o ressi di due grandi popoli, ma banno fatto di più e di meglio: hanno inaugurato un'era nuova per la politica europea, per la politica mondiale. Tale accordo ha•·.un alto valore come ·strumento di pacificazione in Europa , in Africa e in tutti i paesi di colonizzazione. Ma per quanto grande sia a · questo ri 6 uarJo l'importanza dell'accordo anglo-francese, ce n'è un altra superiore ancora, perchc concerne il largo campo della politica contemporanea nei due emisferi. Il riavvicinamento della Francia e dell'Inghilterra avrà una inlìuenza benefica in 0(cidente e in Oriente, e sopratutto nell' Estremo Or.iente. In Oriente, la Francia e ·l'Inghilterra, sostenute dall'Italia possono pesare sulla Turchia per ottenere le riforme in favore dei Macedoni e degli Armeni. Nell'Estremo Oriente circoscrive3i la guerra della Russia e del Gi:tppone e si può preparare la p,1ce. Pei loro trattati cogli Stati belligeran_ti , la Francia e l'Inghilterra, l'alleata della Russia e l' alleata del Giappone, sono designate a tale bisogna. È il più grande servizio che ciascuna di esse possa rendere alla sua alleata. Quali che · siano le peripezie della lotta, l'esito n' e oscuro e il regolamento ne sarà difficile. Qu:rnd' anche il vincitore ·fosse padrone d'imporre le sue condizioni al vinto, esso non sarebbe in istato di farle accettare alle potenze neutrali. A quest~ riguardo avviene della nuova quistione dell'Estremo Oriente ciò che avvenne della vecchia quistionc di Oriente ; e dei destini ddl'Impero cinese avverrà ciò che si verificò di quelli dell' Impero Turco. Ciò che si trova in giuoco nella guerra presente non è solamente la sorte delle pianure della Manciuria e delle vallate della Corea; ma l' avvenire della Cina e l'egemonia dell'Estremo Oriente. Come si può credere che l'Europa e l'America abbandonino l'avvenire della Cina e il dominio del Mare Giallo agli azzardi di uno scontro sul Yalu o sul Liao o alle combinazio11i della politica russa o della politica giapponese? Nè Pietroburgo, nè Tokio s' illudono sul proposito. Russi e Giapponesi non ignorano che per quanto decisivi possano essere i successi delle loro truppe sui campi di battaglia la soluzione del conflitto non sarà interamente rimessa alla sorte delle armi. Il vincitore dovrà c0ritare coi neutri. I Giapponesi l'hanno appreso a loro spese nel 1895 dopo il trattato di Simonosaki , quando Russia, Francia e Inghilterra li costrinsero a rinunziare ai principali benefizi della vittoria sulla Cina. I Russi non possono avere dimenticato che dopo la guerra di Bulgaria, l'Imperatore Alessandro II si dovette rassegnare a lasciare modificare il trattato di Santo Stefano nel Congresso di Berlino. Ora il solo modo per la Franci,t di riuscire utile alLt sua alleata , la Russia, è quello di risparmiarle le amarezze di un nuovo Congresso di Berlino; la stessa missione la diplomazia inglese può compiere verso il suo alleato giapponese. Francia e Inghilterra devono fare comprendere ai combattenti qu,1li suno i gravi d:.lllni e i pericoli del prolunga::1eoto della guerra e spiegar~ la loro aziLme nel sens0 della meJiazione. (L'Europèen, 16 apriL) (1). ♦ FEDERrco FLORA: Le firtauze del Giappone. - Il problema. Le condizioni finanziarie consigliano al Giappone di affrettare la pace o di prolungar~ la guerra? La quistione è della più alta importanza, puichè l'esito della guerra, a lungo differita ma inevitabile, oltre-:he dalla popolazione degli stati belligeranti, dalla distanza loro del teatro del conflitto, dalla quantità e dalla qualità delle forze militari rispettive, dipende ·per molta parte dallo Stato delle finanze, necessarie, dapprima a preparare 1~ guerra, dì poi a sostenerla ed infine a liquid:trne i danni per lo Stato e l'economia nazionale. E' soltanto dello studio delle risorse finanziarie, che taluni ritengono illimitate per la Russia ostinata, che potrebbe perciò resistere a lung,), ma limitate pa il Giappone impetuoso , costretto invece fra poco a ceJere che. si può ricavare qualche criterio sui risultati probabili della guerra venuta a tingere di sanguigno l' alba del ouovo secolo. Le spese. La storia fin:i.nziaria del Giappone risale alla rivoluzione del 6 Dicembre 1868 colla quale il Mikado, abolito il regime feudale, riceveY:t per la prima volta i rappresentanti delle potenze straniere e apriva tutti i porti del paese al commercio ioteruazi1 ,oale. Ma i bisogni del nuovo stato erano allora poca cosa. Nel bilancio del 1869-70, l'ultimo dell' Ancien régime giapponese le spese sali vano appena a circa p milioni di lire; salgono gradatamente sino a 622 milioni nel 1903-904. Come provvide il Giappone a così enorme iocremento ddle pubbliche spese, pari soltanto a quello della sua industria e del suo commercio? Le entrate. Sono cresciute da 193,765 yen (il yèn vale L. 2,58) od 1869-70 a 52,739,522 nel 1903-904 i prodotti dei_beni e delle indus rie dello Stato. Metà del prodotto c0mplessivo dell'ultimo esercizio è fornita dal reddito delle poste; il rimanente del monopolio del tabacco (12 milio11i di yen), dal reddito delle ferrovie (8 milioni). Le entrate più rilevanti si ottengono, però, da imposte dirette ed indirette sui consumi e sugli affari. Le imposte dirette comprendono: a) l'imposta fondiaria, la più antica, commisurata al valore catastale del terreno, tassato in ragione del 3,30 °f0 e non già a quello della produzione; b) l'imposta sul reddito creata nel 1887 , che colpisce i nazionali ·e gli stranieri , ripartiti in 12 categorie, con una aliquota progressiva che dall'uno per cento per i red :iti compresi fra i 300-500 yen sale al 5 °10 per i redditi superiori ai 100,000 yen; e) l' imposta sulle patenti, creata nel 1896, commisurata od al capitale delle imprese commerciali ed industriali, od al valore locativo dei fabbricati da esse occupati, o dal numero degli operai e degli agenti impiegati, che ha però, per l'assetto errato una importanza finanziaria tuttora minima. ( 1) Quasi nello s'esso senso si espresse Edmond Thery nell' Economiste E,iropèen del I S' aprile, che rilevò il ·comptacimento dell'ambasciatore russo, Nehdof, per l'accordo franco-inglese. Tutti T hanno considerato come un grande _successo della repubblica e del sno ministro Delcass<': , in perfetto accordo co11 ciò che noi abbiamo detto nel numero precede,ite della ~ivista. N. d. R.
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