210 RIVISTA POPOLARE Parlamento di . L. 20,000 di fronte allo stanziamento di , L. 20,000 siano· stati pagati entro l'esercizio e restino da. pagare al 30 giugno > 14,000 > 10,000 formando così un complesso di spese per . -. 24,000 e dando luogo in confronto dello stanziamento ad una eccedenza di , 4,000 Immaginiamo dunque l'umile scritturale, il quale passa le sue giornate registrando gli impegni assunti sui vari capitoli del bilancio, del quale tiene la contabilità. Di fronte allo stanziamento approvato dal Parlamento per ciascun capitolo egli deve segnare la somma stata impegnata per prima, e poi via via la seconda , la terza , la decima , la centesima , sempre accertandosi , volta per volta , che gl' importi degli _impegni nuovi, aggiunti a quelli esistenti, non eccedano il limite dei fondi stanziati· nei rispettivi capitoli del bilancio. Dopo iscritto ciascun impegno , gli atti relativi devon essere spediti alla Corte dei Conti per v'erano tanti impegni per egual somma, dei quali una parte era già stata soddisfatta, p~r l'ammontare di. > 14,000 · e doveva pagatsene tuttora un'altra parte, per , 6,000 Noi ,sappiamo però che oltre questa somma furono impegnate allo scoperto altre lire 4000; ebbene, quando vennero assunti e registrati gl' impegni relativi? (1) Naturalme~te, la Corte non li ha passati, perchè eccedono il fondo stanziato: a fortiori, il Capo Ragioniere non poteva apporre ad essi il suo visto, e molto meno registrarli. Ora, se non compaiono nelle scritture, come possono figu1·are nel consuntivo che da esse dev' essere dedotto? Qui ci troviamo di fronte a una situazione molto strana; da una parte tutto farebbe credere che delle spese eccedenti i fondi votati non si tenga conto nelle scritture dello Stato ; qall' altro, la solenne dichiarazione di conformità dei dati del consuntivo alle scritLe nuove tentazioni di S. Antonio Gli Stati Uniti e le tentazioni del Trust, dell'Impero e dell'Avarizia (Dal Life) la prescritta registrazione : tornati che siano dalla Corte, si rende definitiva la gfà presa nota dell' impegno. In tal maniera il Capo Ragioniere viene pllsto in grado di apporre o di rifiutare il suo visto agli atti che portano impegno sui fondi del bilancio, prima di inviarli alla registrazione presso la Corte. Seguiamolo mentre lavora sul cap. di cui parliamo: sulle lire 20,000 stanziate in bilancio egli ha già imputati tanti impegni , che quelle lire 20,000 si sono ridotte a ben poco ; supponia.mo che un ultimo impegno gli cariti da registrare, il quale concordi perfino nei centesimi col residuo dello stanziamento, e che quindi lo annlllli affatto. Quest'ultimo impegno ha dovuto essere assunto , si intende , prima della fine dell' esercizio , poichè altrimenti non si sarebbe potuto registrarlo : ebbene , al 30 giugno 1903 la situazione doveva essere la seguente: ture della Ragioneria Generale ci accerta il contrario. E sorge il dilemma : e Le Rpese eccedenti i fondi votati dal Parlamento "' sono conosciute e passate nelle scritture dello Stato e entro l' esercizio finanziario ? e allora perchè non si « chiesei:o in tempo alle Camere i mezzi necessari a « sostenerle? • Non vengono esse registrate entro l'esercizio? e "' allora come si possono addossare all'esercizio, termi- ~ nato il 30 giugno, spese che in quell' epoca non si 4 conoscevano? l> È perciò che l' On. Giolitti , discutendo del modo di regolare le eccedenze , dichiara va molti anni fa che non era questione di leggi da fm·e, ma di esecuzione della legge , cioè di 1·accomandare {l) Il lettore vede bene che dalla risposta a questa domanda dipende la soluzione della vexata quaestio delle eccedenze. Ed è un peccato che nessuno fin qui abbia potuto fornire tale risposta.
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