206 RIVISTA POPOLARE contro le autorità , che sono le due categorie di reati meno numerosi e meno allarmanti. La prevalenza su Posen nelle frodi e di Posen su Amburgo nelle lesioni gravi caratterizza Ja delinquenza civile della seconda e quella. barbara delL1 prima. · Nell'omicidio però ha qualche vant.1ggio Pose□ con 0,16 per 100,000 abitanti ; mentre Amburgo ne presenta 0,59 ( anno 1898). (continua) DoTT. N. CoLA)ANNI llllttt 11111111 llllt 11111 tlllt tftUIII" • I lf'" f Il" IUCI 11111•,I11111111t t ,. •• h 11111 lt t 11 Per la sincerità dei bilanci (Sull'attendibilitàdei risultati dei conti pubblici) Quando i Ministri del Tesoro, facendo la loro esposizione finanziaria, comunicano al Parlamento il risultato finale dell'esercizio ultimo chiuso, possono star ben certi di non trovare contraddittori, nè allora nè . . poi. E se le indiscrezioni dei giornali, che spesso riescono prima dell'esposizione a far conoscere perfino la cifra precisa dell'avanzo o del disavanzo verificatosi, non scemassero in gran parte la novità delle notizie che i Ministri del 'l'esoro danno alla Camera , si potrebbe giustamente dire che essi in quel punto tengono davvero sospesi gli animi degli ascoltatori. E si capisce : la rettificazione delle prevision,i dell'esercizio in corso, che il Ministro pure annunzia, si presta ad essere alla sua volta ulteriormente rettificata; le spese e le entrate presagite pel futuro esercizio si riferiscono ad un'epoca troppo lontana, perchè non assumano un po' il carattere di profezie. 'l'anto nell'uno che n~ll'altro caso si· è tratti a dire : chi vivrà, vedrà. Ma l'avanzo o il disavanzo dell'esercizio passato! · il risultato finale dei conti pubblici , desunto dalje scritture dello Stato, che mostrano per ogni capitolo le entrate accertate, riscosse e versate, e le spese impegnate, ordinate e pagate! La cifra che riassume in sè· stessa il lavoro diuturno dei contabili dello Stato, che giorno per giorno vanno registrando nei vari loro stadi le entrate e le spese pnbbliche, e le allibrano in volumi .... che devon essere per fermo mastodontici, se il loro estratto, il consuntivo, pesa da solo alcuni chilogrammi ! Quella è la base della situazione fi.nan • ziaria, e sola rappresenta un dato certo e definitivo. Ohi osasse dubitarne , dovrebbe dubitare p:11' anche della regolare tenuta delle scritture dello Stato , prescritte dagli articoli 18 e 20 della legge di contabilità della esattezza e prontezza delle quali il Ragioniere Generale è personalmente responsabile. Nulla dunque di più naturale che l'annunzio della cifra che rappresenta l'avanzo o il disavanzo dell'esercizio venga accolto come una specie di rivelazione , e che la sua enunciazione rievochi ai nostri giorni un po' gli effetti dell' antico : Roma locuta est. Essa è quello che è, e non può essere altrimenti. Perciò, a poco a poco , abbiamo finito per assuefarci ad attenderla come si aspetta il risultato delle corse , o come i numeri del lotto: pare on.mai che la determinazione del risultato finale dell' esercizio sia una cosa che si compia qnasi automaticamente ; che, dopo messo in moto il l'.Ilacchinario contabile dello Stato, altro non occorra se non l'aspettarne a suo tempo il prodotto, in forma di avanzo o di clP-fkit, alla stessa guisa che le macchine dei salumai forniscono i salsicciotti e le mortadelle. Ebbene, mi sia lecito, nell'interesse della finanza e del paese , il mostrare che questa cieca :fiducia 110n è logica. E mi sia pur lecito il deplorare che in Italia l:lia vano lo sperare che si disc:1tano a fondo gli argomenti che non si prestano un po' alla declamazione. L'aridità delle cifre spaventa tutti, compresi i socialisti, anche quando si tratta di diecine e diecine di milioni, anche quando questi milioni accrescono il ca rico dei cittadini del bel paese .... Invece di investigare per quali vie si pervenga a determinare l'avanzo o il disavanzo dell' esercizio , si preferisce accettarne la cifra come un decreto del fato : si direbbe che il consuntivo abbia per epigrafe h~ note parole di Tommaso da Kempis : « Tu dElvi guardarti da ogni cm·iosa ed « inutile mq uisizione..... Il ricercatore della maestà, « dalla gloria sarà soverchiato. l'> ♦ Se il dubitare della attendibilità dei risultati dei conti pubblici può riuscire nna nota discorde nel consentimento universale, non è però un concetto nuovo. « A1·gom,entodi generale interesse, e di grandi preoc- « cupazioni nella pubblica opinione » -diceva a questo proposito l'On. Oambray Digny, oltre trent'anni sono- « sogliono- esse1·ele c~nwnicazioni dei dati nume1·ici « che il 1l1inist1·0delle finanze suol fa1·e ogni anno « alla Came1Yi: ma pw· troppo nessuno si p1·eoccupa « dei modi con cui q-uei dati .... sono prnc:u1·ati.Eppure « tutto dipende da questi modi; eppure è evidente che « una non esatta intelligenza della legge di contabilità, « una non pe1'fetta applicazione della medesima, invece « di recare la semplicità e la chim·ezza 1iei conti dello « Stato potrebbe reca1·vi la confusione. » E l'esperienza c'insegna che a queste parole· ammonitrici del vecchio uomo di Stato non è mancata la riprova dei fatti. Fervono ancora le polemiche dei giornali intorno '\l1' applicazione, più o meno perfetta e più o meno integra, della legge •di contabilità per dolorosi recenti avvenimenti; e pur troppo abbiamo anche esperimentato che i risultati finali dei bilanci poss<mo.... non essere esatti. Noi sappiamo adesso che gli avanzi dal Magliani esposti al Parlamento non erano reali, e sappiamo pure qnel che ne venne, ma in quei tempi ben pochi se ne rendevano conto , e qnei pochi nella Camera erano chiamati Cassandre. Giova ricordarlo. Nel raggrurpare, nell'opporre le une allo altre tante centinaia di milioni di entrate e di spese, basta un piccolo cambiamento di metodo per produrre una differenza di trenta o quaranta milioni, se non di 100 o 200, e bastano trenta o q11aranta milioni per mutare in deficit spesse volte un avanzo, o per giungere da un avanzo di poco conto ad uno davvero imponente. Nell' estate scorsa il sig. H. Gerinain , ex Deputato francese e Direttore del Orédit Lyonnais , faceva a questo proposito all' Académie des séiences mo1·ales et politiques una comnnicazione di alta importanza, nella quale mostrava quanto sarebbero stati differenti da quelli annunziati al Parlamento i risultati dei co:p.ti
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