• I • RIVISTA POPOLARlì mento amministrativo, e finalmente di quello militare, il cui coofron to colle istituzioni militari italiane è spesso fecondo di osservazioni critiche e di po1emiche. Di questi confronti con quanto avviene fuori dei nostri confini noi abbiamo grande bisogno per aumentare, coll'osservazione di quanto si fa dagli altri, dato che è. poço quel che si può fare da noi, la nostra esperienza politica, e per renderci consapevoli anche delle difficoltà e degli inconvenienti che incontrano istituzioni, da noi desiderate e idealizzate , perchè non ancora esperimentate. Il sistema proporzionale, per P.sempio~ non è da noi considerato come una perfetta espressione della giustizia elettorale? Ma nella Svizzera, dove esso è applicato su larghissima scala, nelle elezioni non solo delle '.11'sembleèlegislative, ma dei governi, della maiistratura, delle municipalità, esso suscita vive censure , e non. del tutto infondate, come quello che produce il disgreg<1mento dei partiti; dà adito (specialmente in occasione di listè comoinati fra dué partiti) a sbalzi elettorali, compiuti nel segreto dell' urna ; apre la porta del potere esecriti vo all'a minoranza, portando nel seno di quello le antitesi e i conflitti di partito, anzichè conservargli l'unita di intento e d'azione che dovrebbero caratterizzarlo; e, infine, impedisce che si formi· nelle assemblee legislative una forte maggioranza in un dato senso capace di colorire a tinte decise e salienti l' opera sua. , , Deglf argomenti che pro e contro il sistema proporzionale rivela la sua ,oncreta applicazione troviamo cenno in questo volume; e cosi rure degli altri sistemi e modi di votazione di cui è così ricca la Svizzera, la quale, specialmente in questo campo è verame::ite (come è stato detto) un .l.aboratorio di esperienze politiche. · . X Ma noi non abli>iamobisogno di mantenerci idealmente a contatto con quel che si fa in altri paesi, soltanto per quanto riguarda la vita politica, bensi. anche per quanto riguarda ogni altro aspetto della \·ita sociale. Per tacer d'altro, il, raffronto con ciò che esiste negli altri paesi per quanto riflette la_legislazione e gli ordinamenti giudiziari , diventa ogni di più nece:;sario. Ma chi si occupa di questo da noi, trann·e i professori di diritto comparato? Eppure è facile capire quanto la diffusione della conoscenza di istit·ùzioni giuridiche, radicalm':!nte di verse dalle nostre , e che pure si applicano vicino a noi e presso. genti in parte affini, in parte identiche alle nostre, snoderebbe· la coscienza nazionale, e la renderebbe più facilmente dispost1 ad accogliere innovazioni e a far suo· prò di quanto· utiln1ente si è altrove adottato. A ciò giova mirabilmente il secondo volume del1.' opera di cui stiamo discorrendo , il quale tratta de! di!itto privato e della procedura nella Confe- ' derazione e· nei Ca_ntoni. Trattazione non so~o preziosa per i lègali che abbi ano ,rapporti d'affari con .la Svizzera, ma per ogni persona colta. . Gli autori vi hanno, infatti, riassunto tutto il sistem~ di diritto svizzero, sia nel campo federale (che sinora si estende al diritto delle obbligazioni, alle disposizioni sulla capacità e stato civile e sul matrimonio , sulle marche di fabbrica , sulla proprietà intellettuale, sui brevetti d'' invenzione! , sul lavoro nelle fabbriche, sugli infortuni nel lavoro e alla procedura d'esecuzione forzata e di fallimento; ma che fra breve s'estendera a tutto il diritto civile mediante un codice unico di cui. esiste già il progetto definitivo, pure sobriamente e accuratamente studiato in questo volume) sia nel campo cantonale, che si estende finora a tutte le altre parti del diritto civile. Ed è veramente interes,ante vedere con~e si elaborarono diversamente· le varie istituzioni giuridiche nei ve·ntidue Stati e nelle tre r1zze diverse che compongono la Svizzera, e come al di sopra dei varii diritti attuali si- vada dabotando un diritto comune a cui ciascuno degli attuali forn•isce qualcuno dei propri elementi, che si fondano in un insieme abbastanza duttile per adattarsi a popolazioni di tradizioni giuridiche e di schiatta dh erse. Si può dire che in questo volume si ha (com~ raccolta in uno specchio rimpicciolente) l'immagine di quanto è avvenuto e avverrà nei rapporti in.ternazionali: e cioè il costituirsi dapprima di tanti diritti nazionali esclusivi e spèsso antitetici, poi il trasformarsi di questi diritti verso forme comuni (come è avvenuto del diritto civile dopo il codice napoleonico, e sopratutto del diritto commerciale); e infin_e - questo nel futuro prossimo - l'elaborarsi di m, diritto veramente comune a più Stati, come si accenna a chiedere e a fare per quanto riguarda il diritto cambiario. Se noi non abbiamo in Italia alcun organo giudiziario al quale un cittadino possa domandare il rispetto d'un diritto costituzionale il cui esercizio sia stato a lui interdetto ,o· osta~olato da una qualsiasi autorità, apprenderemo dalla lettura del vo-. lume in discorso che questo organo esiste in Isvizzera nel Tribunale federale; e che quel cittadino che si vedesse proibito per esempio di tenere una pubblica conferenza dalla polizia locale, potrebbe, in ultima istanza ricorrere al T_ribunale federale per far rispettare il dispositivo della Costituzione, violato a suo danno, che sancisce la libertà di parola. E non temiamo di affermare che per molti avvocati sarà argomento di sorpresa apprendere da questo volume le forme semplici, rapide e snelle con cui avviène l'esecuzione forzata secondo- il diritto federale svizzero, e metterle a confomto con quelle pesanti, lenti e costosissime nostre, che sembrano un castello medioevale irto di saracinesche, di barriere, di ponti levatoi, e non costituiscono un ana.,. cronismo meno stridente di quel che sarebbe uno di quei castelli allineato coi palazzi d'una moderna Yia cittadina. X In una conferenza pubblicata nell'ultimo volume della sua grande opera sulla Democraziain America, il Tocqueville, a proposito del libro dello Cherbuliez, rieordato più sopra, fa una critica piuttosto acerba della democrazia svizzera. Ed è curioso consta.tare come alcune osservazioni <lell'~cutissimo pensatore siano vere ancor oggi , sicchè sono pure rilevate· dagli autori del libro che abbiamo preso in esame, e come alcune sue previsioni si siano avverate qùasi alla lettera , del che appunto l' opera, in di-· scorso ne accerta. . · Abbiamo detto che in questa si constata il progressivo sviluppo preso dalla sovranità e dal diritto federali a scapito della sovranità e del diri_tto càn• ' .'
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