Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 6 - 30 marzo 1904

RIVISTA POPOLARE / concluciere che gli scambi tra l'Italia e la Francia sarebbero rimasti identici o vicini a quelli anteriori al I 887 dopo la riforma meliniana del I 892. Infatti dopo gli accordi conclJJsi dall'on. Luzzatti nel r 898 ed avendo otteIJuto noi tutte le concessioni di cui godevano le nazioni più favorite; il miglioramento è stato scarso come si può rilevare dalle cifre di due periodi anteriori e posteriori a detti accordi: · Esportazioni italiane 1n Francia 1893 - 98 L. 143.700.000 1899-900 » I 59.700.000. Importazioni francesi in Italia 1893 - 98 L. 130.600.000 1899-900 )) 152.600.000. Siamo ben lontani dalle cifre dd r 887 ! Allora la media della esportazione del vino italiano _in Francia (1886-87) fu di ettolitri 2.326.029 per un valore di circa 9 3 milioni e mezzo; la Francia importò io media. nella stessa epoca ettolitri 11.144.000. Nel 1903 invece l'importazione si ridusse a 4.234.000 ettolitri_; dei quali: 3.298.o')O dall'Algeria e dal.la Tunisia ( e quindi in condizioni di favore); 69 r.ooo ett. dalla Spagna e 55.000 dal1' Italia. L~ nostra esportazione di· vino potrebbe essere ancora considerevole; ma la Spagna ci batte in Francia come ci batte pure in !svizzera ed in Germania! 2. 0 Il trattato del 1892 colla ,.Germania riusci assai più favorevole all' Italia , che alla Germania. Questa, però, importa da noi una quantità considerevole di seta , che giova ali.e sue industrie; di più tra~ essa considerevoli benefizi dal trattato di nav1gaz1one. Le sue compagnie di navigazione - alle quali l'Imperatore Guglielmo II ha fatto una ciarlatanesca réclame nel suo recente viaggio in Napoliintascano parecchi milioni all' anno pel trasporto dei nostri emigranti. 3. 0 Il trattaw coll'Austria giovò maggiormente a questà, accentuando la differenza tra esportazioni ed importazioni in favore della prima. La differenza crescerà considerevolmente se non si rinnovera la clausola di favore pel vino, poichè . questa voce per l' Italia rappresentò sinora una esportazione di circa 20 milioni nella media degli ultimi anni , quando già era enormemer1te diminuita la quantità di vino mandato nell'Impero alleato e limitrofo. l11vece l'importazione di cavalli e di legnami, coìne sanno i lettori della 'l{_ivista del r 5 gennaio 1903, ,cresce continuatamente. La seta rap?resent:J una parte notevole nella nostra esportazione. 4.0 lofine aumentarono le esportazioni italiane in Isvizzera e diminuirono quelle s\·izzere in Italia. La diminuzione si deve alla concorrenza che ai manufatti elvetici fanno 'quelli tedeschi; l'aumento delle esportazioni italiane in !svizzera sarebbe stato maggiore se il nostro vino in buona parte non fosse stato espulso da quello spagnuolo. Seta, pro• d0tti alimentari e semifabbricati , che sono indispensabili alle industrie ed ali a vita della piccola repubbli~a vi rappresentano la massa della nostra esportaz10ne. Ed ora vediamo ciò che l'Italia dovrebbe temere dal rincrudimento dei dazi esistenti o da quelli di nuova ~reazione dei tre Stati centnali coi quali pendono le trattative, servendoci degli opportt1nissimi confronti del Rubini-, che riprodurremo integralmente avvertendo che il r 0 gruppo di prodotti comprende le materie gregg~ necessarie all' industria; il 2° i prodotti semih1vorati necessarii a1la industria; il 3° i prodotti fabbricati; il 4° i prodotti alimentari. Esportazionitaiiane Importo Importo Importo PAESI del valore dei dei delle 111erci dazi attuali dazi nuovi Germania 1898-900 (marchi) (marchi) (marchi) ! 0 Gruppo 3 r.244.OOO 2 3.062 r.038.r IT 20 )) 80.9 37_.000 68.039 268.410 detto senza la seta 8. 53 r.OOO 68.039 268.4 ro 3° Gruppo 7.378.000 249·744 403.369 40 )) 53.158.000 4.965 .605 17.969.828 Austria-Ungheria 1898-900 (corone) (fiorini) (corone) 1° Gruppo 13. 34 3.000 42.202 2,484.990 20 )) 19.047.000 56.7 55 118.230 >> detto senza la seta 5.06 3.000 34.83o III.630 3° Gruppo 7.140.000 88.254 . 963.886 40 )) 42.279.000 2 .977.613 48.726.494 Sviziera I 899-90 r Lire Lire Lire I 0 Grùppo 12.049.078 9 2 -943 1 41.465 20 )) 9 5.408.9 36 I I I.02! r 2 r.555 >> detto senza la seta 568.483 5.019 r.827 30 )) 4.186.238 r5r.583 289.904 40 )) 53-438:102 2 ·5 I 3• 2 77 I r.891.494 A colpo d'occhio si scorge che tra gli aumenti mi• nacciati; più enormi sono quelli dell'Austria-Ungherie che sui prodotti alimentari verrebbe ad imporre nell'insieme. un dazio di oltre il 100 °[0 ! Ma è meglio dare -le percentuali esatte pei singoli paesi e per ciascun gruppo di prodotti di dazi ad valorem esistenti e minacciati. Germania. Esistente Io Gruppo 0.07 o[o 20 )) 0.79 )) ..,o ) )) 3. 35 )) 40 )) 9,34 )) Austria-Ungheria ' Io Gruppo 0.6I 0 (0 20 )) 0.38 )) 30 )) 2·47 )) 40 )) 14.08 )) SviZlera 1° Gruppo 0.77 °[o 2 ° . >> O. I I >> 3° )) 3 .62 )) Nuovo 3•3 2 0 [o 3· 13 )) 5.46 » 33.80 )) 18.62 °[ 0 0.62 )) r3.49 )) I 14.03 )) I.17 o[e o. I 2 >) 6.92 )) 4 o )) 4-7 o )) 2 .::•! 2 5 ;a Da questo confronto risulta : r. che l'inasprimento dei dazi avviene specialmente sui prodotti alimentari; 2. eh' è massimo, davvero, bestiale, in Austria - Ungheria dove diviene quasi proibitivo; 3. chè rimarrebbe minimo in Isvizzera e medio in Germania il dazio sui prodotti alimentari,

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