RIVISTA POPOLARE mini, ma quando si vuole es~er degni di accusare, di giudicare, di condannare bisogna essere più che uomini e non avere, o averle in grado minimo le debolezze degli uomini. Invee~, ahimè ! se ci sono uo mini che riescono a rivela1·si piccini è nei tribunali. E nient' altro che perchè abusano della parola. I pubblici accusatori s'innamorano delle loro· frasi, ascoltano se stessi parlando e si compiacciono dei loro begli effotti ; che importa poi se la logica e la giustizia ne soffrono? Tanto peggio per chi si mise nel caso di subirne le conseguenze. E cosi sarebbe accaduto a Caterina De Francesco se i !tiurati non avessero avuto il buon senso di lasciar ì5erdere nel mare magno della bella vacuità i pistolotti del Pro- · curatore generale , Avv. Pagliarulo. Non sempre però i giurati riescono a liberarsi dalla suggestione delle belle frasi sonore , del retoricume adoperate con garbo, e allora spesso l'innocente è condannato, o. il reo appare più colpevole di quello che veramente fosse. Ora noi vorremmo che la smentita data dai giu-- · rati alla requi~itoria dell'avv. Pagliarulo non rimanesse senza effetto; che i pubblici accusatori la meditàssero , facessero loro pro· della leÌione toccata ad uno dei loro, imparassero che l' accusatore deve dir cose e non parole , e allora penseremmo che il De Francesco è stato, almeno una volta a questo mondo , utile a qualche cosa; ma·~ è tanto invalso fra noi e specialmente nel mondo giudiziario, l' uso e l'abuso della retorica che noi temiamo non abbiano - nessun effetto pratico-sotto questo punto di vistar assoluzione delle sorelle De Francesco, e le nostre parole. · X Per Anton;oLabriola. -- La Rivista consacrò uno stelloncino non breve di Del Vecchio a questo nostro eminente pensatore da recente scomparso. Ora in via eccezionale sentiamo il dovere di fare speciale menzione di uno studio completo riboccante di affetto e di ammirazione che il nostro Paolo Orano ha dedicato al Labriola nella nuova, originale e simpatica Rivist:1 che da recente ha cominciato a pubblicare in Roma - Libri ed Autori - ed a cui auguriamo molta fortuna; più di quan( o 8ogliono incontrarne in Italia le buone pubblicazioni. Nor. Per i trattati di Commercicoolle potenzecentrali Corrono voci discordi sulle trattative colla Germania, co11'Austria-Ungheria e colla Svizzera. Si dice che si sia arrivati all'accordo colla prima; dalla partenza del comm. _Miraglia per Vienna si argomenta che non si possa essere molto vicini al1' intesa colla seconda; ~1 si assicura, infine che si mostrano molto arcigni i negoziat0ri della Svizzera. Di certo, però, nulla si sa ; e noi senza mostrarci inclini nè all'ottimismo nè al pessimismo v9gliamo IMPORTAZIONJ IN ITALIA mettere i nostri lettori in condizioni di giudicare quali benefizi arrecarono i Trattati del 1892 all'Italia; e ciò che c' è ~a temere o da sperare, se ci dovessimo allontanare dalla base dei ·Trattati scaduti. Rimonteremo anche all'anno 1887 e 1888 dando le cifre per la Francia a:ffinchè chiaramente si avverta quale fu. la profonda modificazione che in seguito all' adozione della Tariffa generale del 1887 verificossi nella corrente dei nostrtscambi (1). ESPORTAZTONI DALL'ITALIA (a) I . 887 r 888 r 890-92 r 898-900 r 887 r .888 1 890-92 r 898-900 I I . I I I I I I. I 406.838.000 218.37 4.000, 161.719.000 159.800.000 498.980.000 224.258.000 136.389.0001159.800.0001 I I I I Germania . 165.776.oooi145.416.000l l 43.900.000 154.121.000 115.235.oooJ 85.632.000 145 400.000 215.896.21 Francia . A ~siria- U ngh. 250.824.000l 138.764.000 129.400.000 151.177.0001 95.332.000I 88.606.000: 94. 100.000 89.989.900 Svizzera . 69 .611.0001 46.274.000154. 910.000 39.385.000ll00.517.000l 223.828.000 1 127.500.000l 165.082.354 , . (a) Si avverta che pe1· la Francia i dati del 1890-92 si riferiscono al 1895; per la Svizzera quelli del 1889-91 si riferiscono al 1889-91 e quelli del 18\:J8-900 invece riguardano gli altri del 1899-901. Per le importazioni in Italia le cifre sono quelle date dalla st()tistica italiana.; pet· le espot'taziooi italiane sono quelle delle rispettivo statistiche dei paesi d'impol'tazione. Le esportazioni italiane in Germania pel 1890-92 sono quelle del solo anno 1892. La média dell'intero periodo 18~~-91 fu di 108.200.000. Da questo prospetto si traggono le seguenti conclusioni : • r.0 Il movimento commerciale dell'Italia colla Germania • coll' Austria Ungheria e coHa Svizzera ... nel 1898-900 restò interiore a quello colla sola Francia nel 1887. Quest'ultimo fu un anno di eccezionale movimento in vista della guerra di tariffa che doveva iniziarsi nel I 888 ; ma anche negli anni immediatamente precedenti gli scambi tra la Fran · eia e l' Italia di poco rimasero al disotto della somma di quelli recenti colle tre cennate potenze centrali. Ciò prova che il danno subito dall'Italia colla guerra di t;,riffe colla Fran.:ia fu enormi.! ; e non fu minore quello della Repubblica, che ci mandava manufatti. Però si sbaglierebbe cl.i grosso chi ne volesse · 11 Avver~iamo che le cifre oer gli anni 1887, 1888 e 1895 ~ono tolte dal libro di E. Tbery: Situation economique de l'ltalie (Pari~; 1903); quelle del 1886 a 1892 dal FontanaRusso; e le ultime del 1898-900 o 1899-901 da uno studio interessante- del Deputato Rubini: Scambi e dazi colle potenze centrali ('Bollettino della Società degli agricoltori ital 1ani - 15 febbraio 1904), Il Thery n0n avverte Sé nelle esportazioni sono compresi mccalli preziosi; da.lle altre cifre sono esclusi.
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