RIVISTA POPOLARE 153 Prezzi in New-York In \Iaccheroni Dollari 0,06 a lib. Pane 0,04 » » Lardo 0,04 » » Fag-iuoli 0,04 » » Caffè , 0,20 » » .Zucchero 0,05 » » Tabacco 0,05 » » vendita nello sh0 nty Dollari 0,08 0,08 0,06 0,06 0,30 0,00 0,10 Si noti che il pane che il sig. March dà ai propri uom101 è fatto dai rimasugli del pane usato dagli abitanti di NewYork che viene raccolto nei rifiuti delle case, ripo1·tato nelle panetterie, sfarinato e ricotto; che il caffé non è che polvere di ghianda abbrustolita e che gli altri viveri sono più o meno della stessa qnalità. E come il March cosl agiscono tutti i suoi colleghi che in pochi anni hanno fatto e fanno fortuna sfruttando a sangue i loro connazionali (l). Da questo pallido accenno alla odissea del nostro emigrato al lavoro si rileva quale beneficio farebbe la Società di Protezione se riuscisse a sviluppare il suo ufficio di collocamento cosa che, sebbene difficile, non è impossibile ove venga migliorata l'attuale organizza:.done di quel sel'- vizio , che dovrebbe essere affidato a persona che , per la sua età e per conoscenza del problema , desse g-aren:1.ia di serietà e che inoltre dovrebbe avere a propria disposizione larghi mezzi finanziari. La seconda. Società priqta alla quale il CommisRariato rlell'Emigrazione ha fissato un sussidio flire 20,000. annue) è I' Itali'an Benevolent Institute, che è erede e restaurat re di un'antica. Società di B1:meficf'nza italiana , la quale nP.l fe])braio del 190 l cessò di esistere per mancanza di mezzi. L'Istituto fu allora. fondato arl iniziativa di alcuni filantropi italiani , primo fra i quali il comm. Piva. E!rli è I' 1:nico g-rande inòustriaie che abbia. la colon a di New-York, è ricco proprietario di parecchi Rtabilimenti d1 tessitura rli Refo nel limitrofo Stato del New-Jersey e ne possierle anche in Ita.li;:i.. Assistito da altri benestanti italiani eg-li dettn vita all'Italian Benevolent Institute, il quale ha principal- <l Questo March è uno dei più spudorati sfruttatori dei nostri emigranti. F;gli ha contratti con diverse Compagnie ferroviarie alle quali si e- ohbligato a fornire i;rrande quantiti di lavoratori. Alle sue vittime fa fìrma1·e un libretto di lavo1·0 nel quale vi è un regolamento che è una raccolta di infamie. Scelg_o. per i lettori gli articoli più importanti in esso contenut1 : Art. Vll. - « Non si dovrà pagare alcun denaro da nessun « operaio ed a. nessuna persona nel mio servizio eccetto che « nel mio ufficio: soltanto si lascerà al mio ufficio una pie- « cola somma onde coprire le spese della trasferta di bagaçrlio « e le spese dei miei rappresentanti le quali spese sono ne- « cessa.rie per aver cura delle squadre dei lavoranti dopo « che egli ha già esatto il compenso dalla Compaiznia e il « diritto di b ·s~atii•·a dall'operaio!! Questa somma sarà co- << nosciuta con il nome di spesa per l'Assistente ed impiegato « del sopraintendente. « Nnl caso che qualche operaio od impicQ:ato avesse da « morire per accidente sul lavoro dei binari della Compa- « gaia sic m· accordo di pagare agli eredi o ad un rappre- « sentante le{!:ale la somma di dollari 100 purché la morte sia « stata ra~ìonata dal treno etc .. » ed egli così intasca la differenza fra i dollari 100 che passa alla famiglia del disgraziato e la somma che la Compa~nia gli dà per conto degli eredi del morto a titolo di rivalsa dei 'danni . « Art. XII. - 11 lavorante che lascia il iavoro di sua vo- « lontà dovrà aspettare la propria paga oel 11:iorno fissato « dalla Compagnia, ammesso che tale lavorante ottenga dal « suo foreman /sorvegliante il biglietto dichiarante il tempo « del lavoro ed il lavoro fatto e lo consegnerà ·a me affine « di farlo approvare e certificare dal sop1·aintendente. Il I.a- « vorante od impiegato, fatto ciò. avrà il diritto di ricevere « la sua paga ciò che sarà fatto da me immediatamente o a « m.ia d•sr:,·eiione <si.e). « Art. XIV. - La Compagnia non è obbliirata a trasportare « gratuitamente, essa fa ciò pel com •do dei lavoranti e questo « privilegio sarà loro accordato soltanto in casi pressanti od << a~tre difficoltà.: ed anche allora soltanto quando io ritengo « ciò nenessario e -mi riservo il diriuo di sospendere il paii· • SfJ,Qgio in qun.lunque tempo S"·nza darne a.v·viso. Il sig. Marsh invece , più saggiamente . si fa pagare in. tutto o in parte il p1·ezzo del passaggio che dalla Compagnia è concesso gratu itaruente. « Art. XXI. - E' espressamente convenuto col lavorante il « cui nome è segnato in quest) libro, che qc1alsiasi sborso « in denan fatto per conto di ess'.) lavorante speso per suo « conto dal sig. James E. March sarà. dedotto dal denaro « dovuto al laverante stesso. « Art. XXII. - E' convenuto che la valuta della provvigione « ed altra roba fornita al lavorante dal sig. James E, March « sia ritenuta dal ruolo della paga della Compagnia. mente carattere di beneficenza , proponendosi per scopo principale di sovvenire finanziariamente e materialmente gli ltaliaui poveri della città di New York.L'Istituto ritrae i mezzi necessari all'e:-plicamento dei suoi fini da oblazioni di privati, da rìcavati di feste di beneficenza, da elemosine raccolte in cassette esposte nei neg-ozi e negli uffici italiani, dall'incasso delle persone alloggiate nella sua casa le quali sieno in grado di pagare, e.infine ~al sussidio del Governo Italiano. Secondo l'ultimo bilancio questa istituzione ha raccolto in tal mudo nel 1903 dollari 27,103,83. Essa po siede una casa propria a quattro piani, nella quale vi sono vasti dormitori, capaci di 120 letti, una larga sala da pranzo ed uu locale di trattenimento. In questa casa l' ltalian Benevolent Instìtute ricovera gratuitamente gli ltaliam poveri, e fornisce alloggio e vitto a pagamento (50 soldi al giorno) agli immigranti, che devono, prima òi internarsi negli Stati Uniti trattenersi per qualche giorno in New York, ed agli emigrati di ritorno in patria i quali devono attendere in New York il giorno della partenza. Per l'alloggio degli immigranti e dei passeggìeri e per il ricovero dei pove1·i l'Istituto si serve anche di alberghi italia11i di sua fiducia. Durante il 1903 esso ha ricoverato gratuitamente 201 po. veri , ha dato alloggio e vitto a pagamento a 4554 i mmi• granti in arrivo ed a 12:.'.2 passeggieri in partenza per l'Italia. Dippiù ha distribuiti dollari 1207,33 in soccorsi, parte in denaro, parte in natura. Ed ha curato a sue spese il rimpatrio a 148 bisognosi incapaci a restare in Ameri 1ia. Occasiona.lmente questa istituzione compie anche l'ufficio di c:ollocamento ·al lavoro e durante l'anno passato ha )H'ocu rato lavoro a 540 persone. L'Ilalian Benovolent lustitute è attualmente in floride condizioni avendo anche un deposito sulle banche cittadine <li dollari 9881,50 e tutto laseia p evedere un sempre maggior<.• sviluppo del servizio da esso organizzato di alloggio e vittp a pagamento. Le sue località sono ben riscaldate ed arèatf', fornite òi tut1i i più moderni apparecchi indispensabili alla vita di casa: essi s no arnmirevolment.e tenuti sotto la direzione e la guida di un giovane meridionale, il sig. Filomarino, che li ha resi un modello del genere per pulizia, accuratezza ed ordine. L' associazio1,c di San Raffaele è la terza Società alla quale il Commissariato ha affidato il Patronato degli Immigranti Italiani. Essa è una. organizzazione religiosa alla dipendenza immediata della Congregazione di S. Carlo Bo1·- romeo , diretta da l\fonsignor Scalabrìni, vescovo di Piacenza. L'opera di questa Società è nominalmente rivolta alla assistenza delle donne e dei fanciulli immigranti rna realmente essa non trascura neppure gli uomini. L:i So cietà ha, pur molti anni prima dell'entrata in vigore della legge italiana sull'emigrazione, inviato un proprio raµprc senta:-ite ad Ellis Island. Dal 1900 ha stabilita una casa di rico,·ero, capace di 20 letti, nella quale alloggia gratui tarnente gli immigranti che si trova.no in condizione misera e che essa rileva da Ellis lsland, assumendo di fronte a.Ile autorità americane la responsabilità delia ricerca dei loro parenti, del loro collo<lamento al lavoro o del loro rimpatrio. Vi é un certo numero d'immigranti i quali , pur essendo fisicamente e moralmente ammissibili nella Repubblica, v<Jngono trattenuti d'alle autorità americane o per inesattezza negli indirizzi delle persone alle quali sono diretti, o per rita1·do nell'arrivo del denaro loro spedito dai parenti residenti nel!' interno o per altre cause rimovibili con il tempo. E siccome le autorità americane non consentono agli immigranti trattenuti allo sbarco , una permanenza nel!' isola superiore ai quattro cinque giorni dopo 1 qua.li esse d~spongono il loro rimpatrio , cosl la San Raffaele cerca di evitare i precipitati rinvii in patria degli immigranti appartenenti a questa categoria. Giova notare, d'altra parte , che questo ufficio speciale è compiuto anche dalla Society for the P1·otection of ltalian Immigmnts, cosicché lo scopo principale della San Raffaele è l'assistenza r,,orale agli immigranti italiani. Questa istituzione è sostenuta da soccorsi della Congrega1.ione di S. Cado e dei cattolici degli Stati Uniti (il vesco,·o di New York è presidente del s110Comitato Direttivo) e da una sovvenzione di seimila lire annue stanz ata a suo fa:vore nel bilancio del Commissariato del l'Emigrazione. Durante l'anno 1903 la San Raffa.de ha alloo-giati 693 immigranti dei quali 31.2 adulti e 381 mmorenntOei primi 337 erano uomini e 356 donne, gli u:1mini rappresentando quindi più del 48 per cento sul totale .dei soli adulti da essa ricoverati. Questo istituto ha anche eollocati al lavoro 95 persone. La mansione del rappresentantè ad Ellis Island oltre quella di ritirare e condurre sotto la sua scorta gli
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