150 RIVISTA POPOLARE no4.55r Kwligokou 2.ro5.698Shigonk,oue41 653.606 Heimin >>. « E' dunque in realta l'antica nobiltà feudale battagliera, turbolenta e orgogliosa all'eccesso che è divenuta la classe dirigeute giapponese ed è questa classe, che malgrado la_costituzione del I 889che da· al Giappone l'apparenza di una monarchia . costituzionale.- che è la vera. governante e presiede ai destini' del vecch_io Nippon. >> ·« E' essa. che ha voluta la guerra contro la Cina nel r 894; è essa che l'indomani de 1 trattato di -simonasaki sovraecdtò l'opinione pubblica contro la Ru0sia e preparò il famoso progran1ma del I 896 che portera nella storia giapponese il nome di ((programma della rivincita di Simonosaki », è essa in una parola che ha dato alla politica estera del Giappone la forma aggresiva che doveva fatalmente condurre alla guerra colla Russia >). E contro i Giapponesi non si dimenticò in questi giorni di rilevare lo spettacolo di naus~ante servilismo dato òalle classi riù elevate e dagli eletti della nazione, alla riapertura del loro Parlamento, verso il loro Imperatore. E perchè meravigliarsene? Quale popolo di razz1 bianca in poco più di trent'anni è riuscito a trasformare la pwpria ment:1lita e il proprio carattere ? Forse i moujik di razza bianca sono· meno servili e meno compresi di terrore misto 1 venerazione verso il loro gran padre, Io Czar? i X Non seguirò Jean Finot nella dimost;azione spesso non conforme ai dettati della scienza conlemporan~a -della sua giusta tesi sull'uguagliaiìZa umana e contro il pregiudizio fatale che scorge razze superiori da un lato e raz.z.einferiori dall'altro; nè posso riassumere ora qui la dimostrazione antropologica, storica e ·statistica dello errore colossale, che si annida in siffatto pregiudizio e chè ho dato in Latitii e ..Anglosassoni. Con Jean Pinot ripeterò, che per quanto nelle forme esteriori attualmente si con~batta una lotta ài una razza contro un'altra a carattere anatomici diversi, nel fondo, moralmente e socialmente, dobbiamo scorgefC' nella medesima t1na guerra di uomini contro uorrz,ini o se meglio vi piace, come sin dal primo momento fu qui rilevato , di ladroni contro ladroni, che \'ogliono acciuffare la cosa altrui. Chi, come me , non parteggia nè per la Russia nè· per· il Giappone, ma per l'umanità e per la gi usti zia si deve associare alle parole colle quali Charles Richet chiude la _sua apologia della raz..zabianca e che riescono alla più severa smentita della sua pretesa superiorità. << Q_uale sarà la mia conclusione ? >> si domanda l'illustre fisiologo. (< Essa è semplice e può riassumers_i in una pa- (< rola: la giustizia >). « Quando si tr .. tta di un essere umano, che egli ~ ·sia il nostro inferiore o il nostro eguale, abbiamo · (< sempre lo stretto dovere di essere giusti. Mancare « alla fede giurata è. cosa criminosa del pari e di « fronte ad un :1egro e di fronte ad un bianco. (( Essere crudele e barbaro, è sempre essere crudele « e baib:iro. Rubare ad un cinese! Tradire un Giap- (< ponese ! Colpire un Negro! Ingannare un Malese! cr Questi sono ~tti odiosi; e non c'è alcuna scusa (< a questi forti, a questi tradimenti, a queste men - (< zogne. >) (< Io arrivo anche a pretendere che, essendo noi, (< çome l'ho dimostrato prei:edentemente, superiori << ai gialli, dobbiamo fare risplendere questa su pe- << riorita per mezzo di una moralità più alta. Troppo · (< spesso i soldati europei, colle loro armi perfezio- (< nate e con la loro tec.1ibile organizzazione militare, (< si credono t_utto lecito verso gl'indigeni. Essi nçm (< comprendono, i disgraziati, che con le loro esa- (< zioni e· colle loro rapine, scendono al disotto di (< quelli che essi disprezzano. Perchè nulla e:' è di (< così spregevole 1uanto l'abusare della forza. No ! (< mille volte no ! il fatto di appartenere ad una razza « superiore non costituisce alcun diritto all' ini- (< qui ta. >) Sante parole, signor Carlo Richet ! Ma esse sono di una ironia spietata per la razza bianca, i cui rappresentanti, armati o non armati, hao no derubato i Cinesi, tradito i Giapponesi, uccisi i Negri, ingannato i Malesi !.... Tutto ciò che di più scellerato e di più inumano si può pensare ed immaginare gli uomini della razza bianca l'hanno ultimamente messo in pratica con un cinismo superlativo in Cinà; e dapertutto essi hanno -inteso e voluto dimostrare di possedere e di potere esercitare impunemente il diritto all'iniquità. ( r) Sinora la razz..a bianca pare che non abbia avuto di fronte alle razze colorate ~be una sola ambizione : quella di provare la propria superiorita nd male ! Dott NapoleoneColajanni (1) Per la crudeltà ed effera1ezza dei bianchi civilazz.atori si riscontri la n:i;i Politic_,acoloniale; per la superiorità delle varie razze: Latini e .Anglo-sarsoni. LE NOSTRE COLONIE -- Laprotezidoengeleimigraintatilianini New-Yorh New-Yorh 6 roarzo t9')4 In un precedente ·articolo della Rivista Popolare (1) cercai · di dimostrare come il raggiungimento dei fini propostisi dalla legge per la tutela dei risparmi e dei depositi dei nostri emigrati fosse ostacolato principalmente dalla natura psicologica e dalla defi.cienz, di educazione sociale dell'emigrante italiano. Le identiche ragioni che impediscono alla maggioranza dei r·ostri connazionali qui emigrati di avvalersi delle guarentigie che il legislatore italiano ha stabilito per curare il sieuro deposito e la trasmissione dei suoi risparmi, ostacolano lo svolgimento delle mansioni de gli Uffici di Patronato, ai quaii il Commissariato Generale d' E,nig1•azione ha affidata la protezione degli immigranti. La protezione legale, infatti, riçhiedc e presuppone nelle persone che devono esser protette delle condizioni che le predispongano ad usare della protezione stessa. L' analfa beta, colui che non una sola lingua conosce ma di un dialetto si serve per esprimere i suoi desideri ed i suoi bisogni, non può che pér caso e difficilmente aver nozione delle leggi e degli istituti creati a suo vantaggio; ed anche se egli ne viene a conoscenza, lo stato f',ociale nel quale preceJentemente ha vissuto e la deficiente esperienza della vita lo rendono timido, pauroso, diffident~ in tal modo da. impedirgli di servirsi ddla protezione stabilita in suo favore. E gli elementi che sono in cosl bassa condizione, pur troppo ancora costituiscono la 111aggioranza della nostra corrente emigratoria verso gli Stati Uniti, la quale, dolorosamente, ha il 38,49 per cento di assoluti analfabeti (2) ed è com- {l) Vedi f?ivistr,, Popolare n. 17 1903 · (2) Durante l'ultimo anno fiscale (giugno 1902-giugno 1903) • giunsero negli Stati ·uniti 230,262 emigranti italiani: di essi (non tenendo calcolo dei minorenni al disotto dei 14 anni)
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