R I V I S~T A P O P O L A R E ancora il suo equivalente termico o meccamico, ma sappiamo che il pensiero non si può intendere distaccato dai centri nervosi, ossia da quelle particolari aggregazioni molecolari, in cui ri iede; e sappiamo che l'ontogenesi e la Ologenesi mentale sono indi.'- solubili tlall'ontogenesi e filogenesi morfologica. E così la vita e il pensiero si dimo ·trano energia cosmica e la biologia come la psicoloo·ia non so o che pura e semplice energetica. . 0 Caddero da lungo tempo i pregiudizi antropocentrico, antropomorfico, antropolatrico. L"uomo non è il re e il ceqtro dell'universo, fatto a 5 immao·i e di dio, e nume. immortal esso stesso. L'uomo, ~questa ruga appena visibile sulla i:mperficie dell'oceano universale, come il Tyndall si esprime, è anch'esso un semplice prodotto di quel trasferimen~o di energia cosmica, che ha luogo nel nostro sistema planetario sotto la forma di luce e di cr1.loresolare. « Di tutti i sentimenti adunque che ci commuovono ranimo - così conchiude liricamente il J.Yiorsèlli la quinta lezione della sua meravigliosa Antropologia - quello in noi provocato dal gran centro di energia del nostro sistema planetario, quando maesto o soro-e sull' orizzonte a riscaldarci, o quando, cinto di° rosE.e nubi, sembra immergersi nell'azzurro seno dell'oceano, è il più giusto e il più naturale, poichè noi siamo veramente le creature del sole ». Riassumendo, diremo dunque col grande filosofo che la materia e la forza si identificano nell'enerO'ia; che questa è costante ed eterna, e soggetta sempre e ovunque alle stesse leggi, e che tutti gli eRseri non sono che modi e forme del]'energia unitaria. Umberto Ricci. Di pross11na pubblicazione Pei tipi dei F.lli 73occa - Torino - uscirtÌ frrt breve nella Piccola 73ibliotecadi Sc-z.enze :Moderne il libro del nostro collaboratore A. A~ r• i-;ti : La filosofia nella letteratura moderna IL ·MOVIMENTOOPERAIO Le sue leggl. « Il movimento operah> costituisce un evento af fatto nuovo nella storia dell'umanità, nell:l quale introduce un elemento dapprima ignorato - l'elemento volontario e cosciente». Così l'illustre professore Loria, il valoroso econo- · · mista di P.adova, che ha saputo abbattere tanti mostruosi feticci agitati dagli ortodossi; a scongiuro di ogni innovazione sociale. Achille Loria non è un socialista; e non può , invero, esserlo chi vive entro il sacro recinto della , scienza vera: non può esserlo perchè il socialismo non ha saputo, non ha potuto ancora erigersi a disciplina scientifica; ma non può non essere. un simpatizzante, perchè se da una parte è ben verb che manca· al socialismo la rigida costituzione di scienza, non è men vero, dall' altra che esso attinge forza e rigoglio alla realtà delle cose, e quindi se scienza non è, scienza, però, fa intuire. Il Loria, in quest.o volume (1), studia con acume e con larga veduta, da sociologo più che da economista, quel movimento nel quale oggi si sintetizzano tutte le odierne manifestazioni economiche: il movimento operaio. Egli, come è noto, ha sempre voluto dimostrare con una congerie sterminata di fatti, la fondamentalità del fattore economico nell'evoluzione sociale, dando luogo al processo storico della S(?p- (l) ACHILLE LoRIA: Il movimento ope1·aio - o,•igini, forrne, sviluppo - R. Sandron, Palermo 1903. pre sione della terra libera. on è questo il caso di criticare tale teoria. Ora, in tall tudi, Loria apre una parentesi e studia il m0Yime11toopeeaio, analizzando le sne leggi. . 'l'l'c formo principali tale movimento, oggi presenta: u11ionismo,cooperazione e sociali ·mo. Di carattere economico i primi due, di carattere essenzialmente politico l'ultimo. Certamente la classe operaia , spinta da bi~ogni nuovi, quando la coscienza della sua forza e della sua depressa condizione è al suo primo barlume, non può concepire u11aradicale trasrorrnazione dello assetto sociale; ed allora essa .3i limita acl introdurre nella di~tribuzione della ricchezza una mutazione puramente quantib1tiva, senrn colpire l'ordinamento generale rlella produzio11e. E sorge cosi l'unionismo, la coalizzazione delle sparse forze, d10 si mettono in lotta col capitalismo, ora addivenuto a patti nuovi priYati e enza l'intervento dello Stato, ora facendo appello allo Stato mede. imo. perchè i p~tti esistenti modifichi, rendendoli meno a~pl'i, meno oppressi vi, più umani. . E rlell'u ionismo delle sue fa'>i un lungo esamè fa il Lo1·ia, partendo dalle origini di esso, indagando i fini, studiando i metodi, analizzando l'efficacia sua, esponendo tutto lo sviluppo rlel movimento unionista nei principali Stati del mondo. E ne inferi-,ce, così, le sue leggi, la sua evoluzione nello spazio e nel tempo. Kel tempo, dimostrando che l'atteggiamento suo è tutto dovuto ed è essenzialmente determinato dal processo con. cui presso ciascun popolo si è formato l'assetto economico odierno, o dalla partecipazione più o me o diretta e decisa che vi ebbe la classe operaia. Co ì in Inghilterra ove l' economia a salariati è dovuta esclusivamente alla iniziati va della classe capi tal i tica, potentemente organizzata contro la nobiltà, senza aggregarsi per nulla la classe lavoratrice, si ha un movimento' unionista apolitico e costituzionale, mentre, per ragioni parzialmente contrarie, detto movimento è politico e riv0lu:.iona-rio in Germania, politico e costituzionale in Francia. Per riguardo poi. ·all' evoluzione, del movimento operaio nel tempo, il Loria 1·iv_elatre periodi: il periodo di formazione c1elle unioni, il periodo in cui vi ha aumento straordinario di profitto, e quello in cui il profitto è in declivio. el periodo di formazione delle unioni , come in quello di elevazio::e del saggio dei profitti, gli scioperi sono generalmente il prodotto della cocciutaggine dei capitalisti, in quanto che le richieste dei la-. voratori sono compatibili perfettamente col normale sviluppo dell'industria capitalistica e di regola, accanto all'aumento generale degli scioperi , si ha un aumento degli scioperi riusciti. Inversamente, -ne1. periodo di declivio del saggio dei profitti, la elevazione del salario è impossibile e quindi gli scioperi falliscono. Ma un'altra notevole evoluzione avverte il Loria, circa i rapporti del movimento unionista con le diverse scuole economiche, rilevando che e liberisti e socialisti di ·Stato e socialisti veri e proprii, tutti, allo esordio del movimento unionista, lo accolgono con diffidenza e magari con ostilità dichiarata; mentre poi, quando esso si è organizzato accentuato ed afforzato , tutte e tre le varie scuole economiche si sforzano ad attrarre il nuovo istituto, l'assetto unionista, nel loro sistema. · Col movimento unionista la classe operaia tende a ottenere un incremento della sua mercede; a misura però, che la sua psiche si sviluppa e si eleva, essa acquista coscienza della sua condizione avvilente, del suo asservimento al capitale ed un nuovo ideale comincia a rifulgere nella sua mente: assurgere al lavoro indipendente. A raggiungere tale intento, si offre
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