RIVISTA POPOLARE in lui la persona adatta all'alto ufficio e cosi il contratto fu presto stipulato e l' 8 dicembre dello stesso anno il prof. Paternostro partiva per '1 1okyo con la carica di consulente del Ministro di Grazia e Giustizia. Ma i servizii e1ormi che egli cominciò a rendere finirono per farlo divenire il consulente di tutto il Gabinetto. Nello spazio di pochi anni ne' quali coprì l'alta carica passarono nelle mani di lui tutti gli affari interni ed internazionali più importanti. Il progetto di revisione de' çodici fu effetto del suo studio accurato e molte modificazioni furono intro-• dotte per consiglio di lui; gli fu anche atl.idato più di un'importante quesito a 1:isolv.re circa il bilanci<> e le finanze dello Stato nonchè i trattati internazio-• nali ohe si conclusl:'rOdurante la sua permanenza al Giappone. , Più d'un discorso della Corona egli fu chiamato a compilare in occasione di apertura di sessione della Dieta ed in genere a lui si volgeva il governo pe1· ausilio e pareri in tutte le più diITicili l1ui:,tioni dell'amministrazione dello Stato. Ma oltre alla sua opera di funzionario, importanti servizi rese il prof. Paternostro al Giappone insegnando per più anni filosofia del diritto e Dl'itto ln-• ternazionale sia aU 'Uni vel'si tà che alla Scuola Supe riore del Dritto a Tokyo. Le sue lezioni raccolte e pubblicate nella loro versione giapponese cor ero l'ra le Università dell' lmpero lasciando traccia luminosa di un tanto intelletto. Particolare stima ripose sul prof. Paternostro l'Imperatore che all'udienza di congedo gli offri in segno di benevolenza la commenda del Sole Lenante esprimernlogli tutto il suo rammarico con la pal'tenza di lui. Ma il pensiero della patria lont-ana, il pensiero delle lotte parlamentari che lo a peLtavano furo110 più forti dell'interesse personale. Alessandro Paternostro ritornato dopo una plebiscitJria votazione venIJe a prendei é il suo vosto alla Camera posto che pochi anni dopo si viùe costretto ad abbandonare per le violenze e le prnssio, i del governo e lui che tanto alto aveYa pol'tato in lontana nazione il nome del giure politico italiano si vide tagliato fuori da quella Came1·a in GU i pochi invero gli erano pari per dottrina e per c::iratte1·e. Ma l'opera di Alessandro Paternostl'o se climenticata da molti in Italia non può es::-erlo nella storia giapponese del secolo scors0 poichè al ~uo senno ecl alla sua scienza i giapponesi sanno di dovere lJiù di una pagina del 101·0l'innovamento politico. Felice Pule io LA FILOSOFIA -MONISTA rielle recenti teorie fi.sico-c.nimicne I. La filosofia monista Il mondo è un perenne divenire, insegnò l'Ileget: la scienza diventa anch'essa, come ogni altro prodotto umano, e procede nel suo cammino senza termine e senza requie. Ma p:ace talora al filo~of'o cl i soffermarsi un momento, ill mezzo a questo carnmino, e abbracciare con l'ampio sgua1·do l'ol'i:,:zonte. che la scienùl gli schiuse, e meditare colla mente vigile sulla profonda ragion delle cose. Troppo volume racchi udono le cognizioni di oggi per capire iu un solo cervello, ma non è vana impresa voler acquistare le idee madri dello cibile e coglierne la sintesi , che costruita sul fo11damento delr anali 'i, le additerà poi nuovi com.piti ria 1·:1.ggiungere e nuove vie da battere: le ricapitolazioni son nece sat·io ristol'o e dànno il conforto e la fiducia per proseguire. La scienza dunque dà il sub trato alla fllosofia e ne riceve lume e vita: scienziato e filosofo non si scompagnano « e il mondo contemporaneo-scriveva recer.temente Pio Fuà (nella Nuova antologia del 15 novembre 1903 p. 208) é 4,Ja più brillante . conferma di questo concetto, perchè da Lyett a Darwin, da Lamarh a Huxley e a vVeismann, da Helmotz a Van't .1Ioff e a Ostu:ald, esso ci porge l'esempio dei più p:-ol'ondi ricercatori di fatti concreti i quali sono ad un tempo le più alte forze direttrici del pens ero speculativo contemporaneo >>. Spe so il filosofo è pure poeta, e, guadagnati gli inebbrianti culmini del sapere, non si arresterà inerte, ma spiccherà il volo, col:a fantasia alata, nel regno delle profezie, e questi voli audaci servono anch'essi: quante volte il lampo fu divinazione e l'intuizione improvvisa si trasformò in previsione sicura! Anche il matematico e lo sperimentatore austero previene e an ti vede: il calcolo presagisce a Le.verrier l'esistenza di 1\ettuno e il sistema periodico di 1.v.Iendeleeff preannunzia la scoperta dello scandio, del gallio e del germanio. Così l'analisi operata dalle scienze particolari e la sinte~i compiuta dalla filosofia vanno riempiendo le~- tamen te le lacune, che ancora interrompono la storia fisico-chimica dell'universo e bio-psichica dell'uomo. L'ignorabimus che Du Bois-Reymond lanciaya come una sfida audace alla scienza, prefissando m un~ conferenza celebre i limiti delle conoscenze naturali, comincia a cedere e sarà in gran parte smentito in avvenire. Ogni generazione di studiosi colma una . soluzione , di continuità nel sapere, allarga le frontiere della scienza, ricaccia indietro l' ignoto. All' inconosci~ile spenceriano l'ingegno aristotelico del nostro Ard~gò sostituisce quello più profondo e consolatore dell'mòistin to. X Come la realtà cosmica è una, uno dev' essere lo scibile , che la rispecchia. Le scienze di transizione cementano l'unità delle scienze fondamentali e le riuniscono in una catena indissolubile. Tra la matematica e la fisica si stendono la meccanica razionale e la fisica matematica , queste gigante~che creazioni dell'ingegno umano, che col sussidio dell'analisi infinitesimale, geometrica e algebrica studiano quantitativamente il movimento dei corpi e le varie forme di energie fisiche. La fisica ·chimica si asside sovrana nelle provinc.;iedi confine tra la fisica e la chimica e indaga i rapporti tra i feno · eni termici , elettrici e ottici da una parte e le in time dicomposizioni della matet'ia., che quelli accompagnano, dall'altra. La chimica fisiologica getta un ponte fra la chimica dei corpi nor1 organizzati e quella degli esseri viventi, e la· sociologia biologica segna il passaggio tra la vita degli organismi umani e quella degli organismi sociali. Avviene così una compenetrazione delle scienze particolari, di poste nell'ordine genetico del Comte: esf'e fluiscono l'una nell'altra dalle più semplici alle più complesse: la fisica nella chimica, e per mezzo suo nella biologia. E la matematica, il più saldo edificio teoretico, che noi possediamo , tutto accoglie e sorregge: i procedimenti infinitesimali. le figurazioni geometriche, ì calcoli di probabilità si avanzano vittoriosi e invadono tutte le leggi: dall'equilibrio di un punto materiale al moto degli astri; dalla termorlina-· mica all'elettrostatica, dalla stereochimica all' evoluzione organica: dalla fìsiologia alla psicofisica, dalla economia edonistica alla demografia. X La p:ù superba sintesi filosoOca odiehia ci è data dalle scienze della natura. Quando Joule e .1Iirn calcolavauo l'equivalente meccanico del calore, essi non supponevano forse che la legge della conservazione dell'energia, a cui anche Nleyer ed .1Iet?not:, legavano il nome, dovesse diventare la più grandio ·a scoperta
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