Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 4 - 29 febbraio 1904

92 RIVISTA POPOLARE di 16 uomini! .4° Aumento considerevole ddlèl. popolazione. 5° Irrazionale e tumultuaria distribuzione dei lavori pubblici, che in certi momenti richiamano torme di lavoratori dai paesi vicini ; i quali, finiti i lavori, spesso rimangono sul luogo. 6° Assenteismo. Che cosa c'insegna la enumerazione di queste .canse principali della disoccupazione? Le prime tre cause in gran parte si connettono alla politica degli scioperi, - che troppo intempestivamente venne seguita in questa zona del Basso Emiliano. Che cosa valgono gli elevamenti di salario e la riduzione delle ore di lavoro ottenuti cogli scioperi, che terminarono spesso disastrosamente per i lavoratori - lo confessa l' Ufficio del lavoro - di fronte a questo flagello terribile della disoccupazione ? Ecco delle riflessioni che si dovrebbero imporre agli agitatori di mestiere o agli uomini di buona fede, che desiderando elevare la sorte dei lavoratori li hanno lanciati in lotte ammirevolissime per lo spirito di abnegazione di coloro che le hanno combattute, senza tenere conto delle cJndizioni della produzione e del mercato del lavoro? E si potrebbe finire con l'amarezza che deve lasciare negli animi le constatate corn~eguenze della politica degli scioperi, se non cadesse in acconcio di richiamare l'attenzione sul maggiore disastro che i liberisti ed i loro pappagalli del socialismo vorrebbero provocare in Italia coll' abolizione del dazio sul gra:p.o. A chi loro osservò che l'abbandono _di tale coltura aggra\'erebbe terribilmente la disoccupazione liberisti e pappagalli socialisti risposero che non c'era da preoccuparsene : le terre si sarebbero svalutate ed alla cerealicoltura si sarebbero sostituiti i pascoli. A quali conseguenze, però, si perviene con questa sostituzione di colture ce lo dice l'Ufficio del lavoro dell'Umanitaria: a Conselice la_ soppressione di 1200 ettari di risaia ha prodotto la perdita di 200,000 giornate di lavoro, cioè di 70 giorni all'anno per brarciante. Figuriamoci che cosa avverrebbe in Italia se il frumento scendesse a L. 16 all'Ettolitro, come a Londra, costringendo ad abbandonare la. coltura nelle terre di gran parte d'Italia e specialmente del mezzogiorno,. del Lazio, delJa Sicilia , della Sardegna e da trasformarle in pascoli o in game farms, tenute per la caccia, come in Inghilterra! I lavoratori comprerebbòro il pane cinque o sei centesimi meno per ogni chilogramma risparmiando da 20 a 30 centesimi al giorno ..... e in compenso rimarrebbero disoccupati per alcun_i mesi dell'anno. La fame dei disgraziati lavoratori sarebbe cresciuta sinistramente; ma il gr1·1·rande principio del libe1·ismo avrebbe trionfato. IL SOCIALISTOIDE lllll l 1111111111111111111111111111111 lii 1111111111 Il lii 111111111111111I1111111111111111 I Il Agli' abbonati' che non conservano la collezione delle annate ri'vo~IJz'amo la viva preg ftz'era di· favorzrcz· t'l N. · 9 delt' anno IX. Lo contraccamf?z'eremo con uno dei· premi· che diamo a coloro che ci procurano un nuovo abbonato. . · 111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 La lottaanticlericalien Francia e il mercatofinanziarioin Italia ----~---- Le condizioni odierne dell'economia italiana sono assai confortanti. Per quanto alcune branche della produzione nazionale sieno tuttora affiitte da una grande debolezza organica, che richiede cure energiche e ristoratrici; per quanto alcune regioni vi sieno che non conoscono le liete risorse della prosperità economica; pure, guardando· le cose nel loro complesso, si vede che il lavoro italiano attraversa ora una fase intensamente dinamica. .Cresciuto è il traffico internazionale e cresciuta è anche la potenzialità delle industrie nazionali. L'agricoltura, agevolata dalla !Jontà dei raccolti, ha lenito in parte i mali che da tempo l'insidiano e ha trovato sollievo nel!' abbondanza delle vendite all'estero. Il risparmio, come conseguenza diretta di un proficuo lavoro, hrr continuato animoso nel suo moto ascensionale, -e molti capitali vanno ora rn cerca di utili investimenti. Siamo , pero, ancor lungi dalla floridezza ideale. La terra continua a rendei- meno di quanto potrebbe e dovrebbe; l'usura, la povertà e la malaria imperversano sempre nelle desolate campagne del Mezzogiorno; mentre lo stato di abbandono di alcune contrade rivela infermità assai più profonde di quelle che molti scorgono e lamentano. Anche gli sbocchi verso l'estero, per quanto migliorati negli ultimi tempi, sj mostrano inadeguati ai bisogni nostri e le merci esportabili soflrono di tanta strettezza. Il fisco, l' eterno nemico nostro, non ha abbandonato alcuuo dei suoi torn:enti. Le promesse sue di sollievo furono bugiarde , e alle lusingatrici parvenze degli sguardi nessuno più crede. Ad ogni modo, il miglioramento complessivo dell'economia nazionale ha influito benevolmente sulle finanze pubbliche. Il bilancio_ nostro è uno dei pochissimi in Europa che si chiudono in pareggio. Anzi, abbiamo avuto delle e~ceden·ze notevoli dovute soltanto al maggior gettito dei tributi esistenti, In. questo periodo di celere ripresa finanziaria si è potuta preparare la conversione della rendita, e la grande operazione sarà da noi compiuta, se la fortuna saprà scongiurare un conflitto cruento tra il Giappone· e la Russia. (1) Ma il' migEor_amento del mercato finanziario è soltanto il prodotto delle migliorate condizioni economiche nostre ? Su di esso non hanno anche agito, in senso favorevole , altre cause d' h1dole internazionale ; e, sopratutto , la grande immigrazione di capitali avutasi negli ultimi tempi? ♦ Nel cammino percorso dal mercato finanziario negli ultimi mesi, noi trovi:imo alcuni dati di fatto ed alcune coincidenze di tempo, che dinotano quale e quanta influenza abbia esercitato su di esso la politica anticlericale inaugurata in Francia dal· Waldeck-Rousseau e poi arditamente proseguita dal Combes. La legge francese contro le Congregazioni religiose venne approvata dalla Camera il 29 marzo ( 1) Il conflitto, purtroppo, è scoppiato mentre rivedevo le bozze dell' articolo e di conversione non si parla più. (N. d. A).

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==