RIVISTA POPOLARE 67 La diminuzione nelle esportazioni e l' aumento nelle importazioni di prodotti industriali, nei quali altra volta l'Inghilterra aveva la supremazia incontrastata costituiscono la prova più evidente della sua decadenza, in contrasto spiccato col ·progresso delle altre nazioni. E intanto i libero-scambisti inglesi , esclama il Rothstein, da veri struzzi ripetono che l'Inghilterra è aòcora alla testa degli altri paesi ! Se sono struzzi che chiudono gli occhi dinanzi alla realtà, i libero scambisti inglesi, non si possono considerare come pappagalli i libero-scambisti italiani, che giurano nel vederlo devitesco ? Il Rothstein, che da socialista logico negli ordinamenti attuali non trova da lodare per non conser• vare, passa a dimostrare che non sono le tarifte protezioniste, che pongono ostacolo alle esportaz'ioni inglesi, poichè egli dice , le stesse tariffe vigono anche contro le altre nazioni; eppure le loro esportazioni crescono in misura maggiore delle prime. E qui il socialista straniero fa una dimostrazione esauriente, che sentiamo il rammarico di non potere riprodurre per ragione di spazio. Alcuni di quei mutamenti sono caratteristici e devono assolutamente essere rilevati. Proporzionenel totale delle importazioni dal RegnoUnito, dalla Germaniadagli Stati Uniti 1893-95 1898-900 1893-95 1898-900 1893:95 1898-900 ,.......,-., ,.......,-., ,.......,-., ,.......,-., ,.......,-., ,.......,-., Europa 16°/o 15°/0 16% 18% 9°/o 13°/o Gfappone 33 » 21 J> 7 » 8 8 ,> 15 >> Cina 18 >> 17 » 4 » 8 » Austrialia 41 » 38 » 1,7 >>3,2 » 3,1» 6,9» Natal 72 » 67 » 2,2 » 3,1 » 4,8» 9 » Capo 81 >>68 » 3,5 » 3,7 » 4,5» 10,9» America inglese 35 » 25 >> 3,9 » 4,4 » 45,9» 59,3>> Possed. Britann. 52 » 45 » 2,1 » 2,8 » 8.5» 11,8» Che cosa diranno gli struzzi libero-scambisti di fronte a questa lezione? In Italia siamo sicuri di ciò che faranno: ripeteranno un assioma devitesco ! Non possiamo, però , non deplorare che il partigianismo politico e scientifico impedisca loro di vedere l' efficacia del protezionismo , che ha saputo creare le condizioni per la vittoriosa concorrenza in Germania e negli Stati. Uniti. E i fatti dicono che .le tariffe elevate non arrestarono le esportazioni degli Stati protezionisti; arrecarono invece il maggior danno al solo grande Stato liberista ! D'onde la differenza nei risultati dell'azione esercitata dalle- tariffe protettive di uno Stato verso gli altri Stati liberisti e protezionisti? Il Rothstein consacra circa altre 40 pagine del suo studio per dimostrare con una esuberanza di cifre e di giudizi <li politici , di consoli , di scienziati, d'industriali inglesi che la decadenza dell' Inghilterra si deve: al disprezzodello spirito scientifico, all'invecchiataorganizzazionedellaproduzione,alla deficienteorganizzazioneindustrialee interindustriale,ai metodi eomm.ercialidifettosi, al misoneis·mo,alla mancanza di buonaeducazioneistruzione ed educazione tecnica.... Come! come! Tutto questo bene di Dio manca ali' Inghilterra? E tutto questo abbonda in Germania e negli Stati Uniti? Ma il protezionismo non rappresenta il sopore letargico che si avvicina alla morte? E invece il liberismo non rappresenta lo stimolo, l'ossigeno, la vita? I nostri pappagalli liberisti - e assai ci duole che ce ne siano moltissimi tra i repubblicani capeggianti _:_si fregano gli occhi .... per non vedere, contentandosi di biascicare i giudizi emessi da Cavour 50 anni or sono , rifritti con olio disonesto ed insolente da un De Viti. Ma gl' inglesi , che guardano in fa 1a alla realtù, che apprezzano i ·fatti più delle formule sacramentali, si allarmano e con Williams gridano: Made in Gerrnany I ; con Chamberlain domandano tariffe preferenziali; con Balfour consigliano rappresaglie; con William Stead cercano svegliare John Bull: Wake up! fohn Bull. Lo Zorrco li lii llll'l 11111111111111111111 li li I lii li lii 111111111111 ,li li 1111111111111111! 1111111111111 La ricostituzionedei vigneti ungheresi Secondo dati ufficiali si rileva che ucll' anno 1896, quando per decreto ministeriale fu incominciato l' onorrno lavoro della ricostituzione, la filossera aveva già causato un danno annuale di circa 60 milioni di corone nei vigneti dell'Unghèria, che formano tanta cospicua parte della ricchezza nazionale di quel paese. L'introito del Fisco dimi nni va per questa terribile devastazione di 2 milioni di corone annue. Le perdite della rie• chezza nazionale per tale devastnzi-one si possono stimare quasi mezzo miliardo di corone. Nel 1896 ilministro · d'agricoltura Darànzi comunicava alla Camera, che in Ungheria (esclusa la Croazia e la Slavonia) vi erano vigneti por 622,254 ettari ; 482,254 ettari dei qnali sui monti , però di questi ultimi se ne possono calcolare solamente 300,000 ettari come di prima qualità. Ma fin d' allora di quest! 300,000 etL non è restato nulla. La malattia si progagò con una rapidità sorprendente da un Comitato (Comune) all' altro; nessuna contrada vinicola è stata risparmiata. Ricche provincie (come Tokay, Eger, Neszmèly, Szegzàrd) impoverirono completamente; ricche famiglie furono gettate nolla più sq nallida miseria , e ciò senza parlare della miseria enorme della massa dei nostri piccoli possidenti , lavoranti e negozianti. A poco a poco, porò, gli antichi proprietari presero a ricostituire i loro vigneti devastati. Le statistiche ci dicòno coso molto interessanti sull'ardua lotta che fu combattuta in Ungheria come si può rilevare dal seguente prospetto : Anno 1881-85 1886-90 1891 1892 1893 1894 1896 1896 1897 1898 1899' 1900 1901 I Cl) ·a....... o I . - . V~loretota~editutti ·e:; 9) ~ ~ Vmo prodotto 1 prodotti d'uva ~ ;-<-+" ~ ........ .µ o · a· Cl) ..S Cl) .JJ in media su m me .1a f;...... ~-P- in l?O~ peretta- migliaia perettaro r:n ~ ..... c.s ettolitri re, etto1.jdi corone corone(l) 367.360 I 4563 I 12.43 I 84.792 I 231 340.696 4154 12.19 86.278 253 254.207 1231 4.80 79.09G 193 248.831 797 3.20 30.794 123 22G.100 940 4.16 39.812 176 219.842 1387 6.31 48.384 220 202.865 1929 9.51 63.690 314 206.897 1446 6.99 47.048 227 205.468 1131 5.50 42.816 208 208.477 1138 5.46 45.990 220 214.484 1726 8.05 61.000 284 1 221.838 1643 7.40 58.078 262 227.047 2615 11.52 81.968 361 (1) Tra il prodotto totale dei vigneti e il prodotto per ogni ettaro c' è qualche piccola differenza; ma noi noi ci siamo permesso di correggerla. N. d. R.
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