32 RIVISTA POPOLARE di protestare contro certi giornali dall' atteggiamento buffonescamente eroico che vorrebbero lo sterminio di tutti qnelli che non accettano la civiltà cara '.al loro cuore. In verità i Cinesi che ci chiamano barbari; e gli Indiani che nel loro disprezzo per la nostra civiltà di ferro e di fuoco non trovano parole per s tigmatizzarla, ~ono superiori, molto superiori a noi. ♦ La burladellaTurchiaall'Europa. -Veramente quaudo, quindici giorni fa . scrivemmo che la Turchia non aveva nessuna volontà di applicare la riforma; e che d'altra part.i le popolazioni maeedoni non ne volevano sapere ; quando scrivemmo che ci pareva che l'Italia si prestasse, ingenuamente, ad un gioco dal quale non poteva uscire con molto suo vantaggio e decoro, non credevamo che i fatti verrebbero tanto presto a darci ragione. In una breve nota a proposito della organizzazione della gendarmeria, e della applicazione delle Riforme la Turchia avoca a sè ogni iniziativa, e stabilisce che nulla può essere fatto direttamente dai Commissarii delle Potenze, dal-· l' ispettore Hilmi Pacha , dal generale de Giorgis se prima non è da questi funzionari comunicato alle rispettive ambasciate , le quali a loro volta la comunicano alla Turchia che , a tempo debito , decide. Questo vuol dire paralizzare ogni azione delle potenze e renderla nulla. Così la Turchia ha lasciato che le potenze chiacchierassero , discutessero, proponessero : ha lasciato passare il tempo e intanto si è fortemente preparata ad una seria azione contro la Bulgaria: ed ora , venuto il buon momento, con un tratto di penna ed una breve nota, manda a carte quarantotto tutto il faticoso lavoro delle potenze. Si capisce che i diplomatici europei, tanto per non appadr~ assolutamente degli imbecilli che si fanno turlupinare ne1la più ridicola maniera, hanno fatto blandamente smentire i primi e completi termini della nota turca ; ma per tutti quelli cui è un po' familiare la politica della Turchia, e che sono al coiTente della questione balcanica la smentita è come se non esistesne, ed anche la consolazione, magra, di fare come se quella Nota non fosse mai stata presentata, è uno di quoi puerili sotterfugi che non rimediano niente. In fondo ciò che la Porta vuole è proprio questo. La padronanza assoluta in Macedonia, e la guerra con la Bulgaria. E si può stare sicuri che - a meno che i ribelli macedoo i noll riescano· a spuntarla- la Turchia arnverà a capo doi suoi desideri i. Bisogna, d' altra parte, convenire che la posizione della Turchia non è allegra. In fondo , di fronte alle sue popolazioni, il Sultano ha l' aria di subire le imposizioni dai governi cristiani, e quot.ta diminuzione del suo potere obbliga la Porta a salvaguardare quanto più può, il suo decoro, e la sua autorità. Autorità e decoro tanto sconci , in questi ultimi tempi, eh:, gli Albanesi , fin' ora fedelissimi alla Turchia , cominciano a ribellarsi, per fare per conto loro la guerra ai Macedoni ed all'elemento- bulgaro della Macedonia. È fuor d' ogni dubbio che si prepara nei Balcani una tutt' altro che allegra primavera. La grande divisione ed antipatia dei popoli che costituiscono la popolazione balcanica ; gli antagonismi e le differenze di razza, di religione e di costumi, sono un fomite inesauribile di odii e di lotte. D' altra parte il desiderio d' affrancamento dalla Turchia, spinge molte di quelle popolazioni a cospirare o combattere. Il Sarafoff ha detto chiaramente : a Primavera ricominceremo. - E rieominceranno. Che potrà fare di buono di utile il De Giorgis, l' italiano generale della gendarmeria? Ahimè ; proprio nulla. I Turchi non lo obbodiranno perchè Cristiano;' i Cristiani non lo obbodiranno perchè affiliati alla organizzazione rivoluzionaria obbediscono ai loro capi naturali, prima che a chi si sia altro. E niente, come lui, faranno i Commissari austriaco o russo : il solo che potrà fare qualche cosa è Hilmi Pascia. Egli obbedirà al suo go- , verno , che non vuole riforme , che non vuole autonomia della Macedonia , che non vuole predominio dell' elemento cristiano - anche se superiore numericamente - sull' elemento musulmano; che Yuole la guerra alla Bulgaria, soltanto: e Hilmi Fascia farà di tutto-è logico-perchè questo avvenga e avverrà. La diplomazia europea potrà vantarsi di questo : che durante un anno s' è fatto portare per il naso nella più gioconda maniera , dalla sottile e Fabiana diplomazia Turca. E che questo sarà se ne cominciano già a vedere gli accenni nella agitazione macedone che frequenti allusioni che la Nota della fa a proposito della Bulgaria. ♦ ricomincia , e nelle Porta alle potenze, La nuovarepubblicadel Panama-. Dunque sotto la protezione dello Zio Sam una nuova repubblica è surta rn America: quella di Panama. Naturalmente il Governo degli Stati Uniti non ha fatto le cose col massimo disinteresse possibile; anzi fin d'ora è stabilito che il Governo assumerà per suo conto il traforo del canale interoceani:::o, e pagherà per liberarsi da tutte le seccature che gliene potrebbero arrivare 200 milioni di franchi alla Compagnia francese, ..,, e 20 milioni allo Stato del Panama. Così liberatosi dei due pri nei pali interessati il Governo americano procederà · tranquillamente prima al traforo eppoi allo sfruttamento del1' Istmo. La cosa presentata brutalmente così - son questi del resto i fatti -- sembra antipatica; tuttavia se consideriamo che la Colombia quando era padrona del Panama, accumulava le manovre affaristiche, guadagnando denaro e facendo pasticci senza che-1' istmo fosse tagliato; bisogna {)Onvenire che gli Stati Uniti hanno agito a favore ed a beneficio ... della civiltà. Ciò che provocò la rivolta degli abitanti di Panama e l'intervento degli Stat~ Uniti in loro favore fu il voto del Congresso di Bogota sul trattato con gli Stati Uniti per la costruzione del canale di Panama. Gli abitanti ·si videro menomati nei loro diritti, gli Stati Uniti scorsero· nell' atto del Congresso Colombiano una losca manovra a:tiaristic~.
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