RIVISTA POPOLARE 55 parare forse una _guerra di rivincita o per raggiungere altrimenti le condizioni di una pace durevole. Intanto il governo potrebbe sanare in buona parte le piaghe morali ed economiche aperte dalla lotta di Crimmitschau :-rin ·una pronta legge instituente la giornata di dieci ore per le domi.::. Ciò che glì o_i.,:~<inion conseguirono; ciò che gli imprenditori s' impuntarono a no,~ .roncedere in parte anche per evitare l' apparenza di una fiacca arrencit::vv~.:..;;;,:;: tlnvrehhe venir instaurato per legge. La questione è matura da un pezzo. In un gran numero di fabbriche ove il lavoro è più intenso questa misura è già introdotta. Ch '. essa possa venir resa genera le per le donne , risulta anche dalle inchieste ufficiali degli ispettori di fabbrica. Al Reichstag la maggioranza c' è. Se a questo si verrà, la lotta· di Crimmitschau non sarà stata vana. (Die .Nation, 2 3 gennaio). ♦ RowBoTHAM: L'adorazione clel ta1nburo. - Il tamburo fu il primo strumento musicale del genere umano. Sono notevolissimi i Lapponi che riescono a manifestare tutta la loro espressione di gioia e di dolore con questo strumento. Gli Sciamani ipnotizzano con questo strumento se stessi ed i loro ascoltatori ; nelle isole Marchesi i tamburi hanno quindici piedi di altezza e fanno un rumore simile al tuono. Una leggenda della Guiana racconta che fu il suono del tamburo che trasse fuori dal Caos l'Universo. Ci fu anche una religione nella quale si adorava un tamburo come un Dio. I frutti della terra e le prede della caccia furono offerte al Dio che dava ricchezza e coronava con successo le intraprese dei fedeli. Perfino sacrifici umani gli furono offerti e uomini e donne furono sacrificati e martirizzati per calmare le ire, o attenuare la severità d' un tamburo offeso. Un clero organizzato era preposto alla custodia della persona del Dio , e prelevava delle imposte dal popolo per sopperire alle spe:;c del culto. ( Good.world. Dicembre 1903). ♦ SIGNORA· ARCHIBALD L1TTLE: Uu uotevole vlcerè U1nese. - A Centu capitale di una delle più grandi provincie occidentali, vive il vicerè Tsen-Chun-Ksiian, uno dei più temuti vicerè della Cina, benchè non abbia che soli quarantatre anni di età. Arrivò al suo vicereame con una terribile riputazione di severità. Lé teste son cadute numerosissime dopo il suo arrivo , la provincia è terrorizzata, i forestieri godono ·della perfetta sicurezza, ed innumerevoli guardie in uniformé mantengono l' ordine nelle strade di Ceutu. Ha contribuito largamente al fondo per la esposizione della scienza cristiana e generale nella Cina; ha fatto un proclama contro la storpiatura dei · piedi delle donne che a Centu è più in voga che altrove. Sta per aprire un collegio viceregale dove introdurrà istitutori Europei, ma questo forse non gli riuscirà , perchè ha rimesso in vigore un vecchio editto che ordina agli scolari di riverire le tavolette di Confucio. Ha già costruito un enorme collegio militare dove ufficiali Giapponesi istruiscono nella scienza degli eserciti più di 250 mandarini Cinesi. Ha fatto costruire un grandioso ginnasio per i civili e questo aoçhe è diretto da istitutori Giapponesi. Ed anche ufficiali Giapponesi sono stati chiamati da lui ad istruire l' eserdto; malgrado però tutta questa sua apparente modernità, questo vicerè ha dei lati che per noi sono incomprensibili. Da quattro mesi nel paese non piove. Dodicimila poveri sono nutriti a spese dell' erario e la miseria è grande. Il vicerè ha pregato ferventemente per la pioggia, ed egli dice con passione, che ha pregato tanto quanto è possibile per la pioggia, ma non è stato ascoltato. Per tre settimane ordinò un digiuno cosi "P"""" ::!-;.;: ;.:..;::::::::~0 poteva vendere pollame o uova senza esporsi ad avere mozze i~ orecchie. Oltre a ciò mise un soldato su gli spalti, vicino alla porta settentrionale , il quale con una pompa a mano come si ~,sa per gli incendi, schizzava acqua verso il cielo nella speraL:a:adi ottenerne la pioggia, _ma invano. Andò a piedi nelle vie, quantunque un vicerè Cinese non faccia mai questo , vestito a lutto come confessione di peccato. Ordinò di nuovo un digiuno , e comandò ad ognuno di mettere un ramo di salice in un po' d' acqua davanti alla sua casa, e _appiccicare uno scritto in carta nera sopra- la sua porta , e più strano ancora ordinò ad ogni più piccolo gruppo di case di provvedersi d'un porco, e. di farlo strillare al cielo per averne acqua , e quelli che son troppo poveri per avere un porco hanno ordine di procurarsene uno di carta, e di battere i gong e suonare le trombe per rjchiamare l' attenzione dei celesti. Si dice anche che vicino alla porta settentrioual-e dalla quale, di questa stagione, la pioggia o piuttosto la neve dovrebbe entrare , è stato posto un porco, e che ogni giorno per ordine del vicerè, viene scottato, affinchè i suoi urli arrivino al cielo; e si dice perfino che nel tempio, vicino a questa porta, un porco vivo fu intriso di petrolio eppoi bruciato, in sacrificio al cielo. Tutte queste sono vecchie usanze cinesi, ma tutti i Cinesi anche i più vecchi scrollano le spalle vedendo che il vicerè le ha ora r.imesse in vigore. (Cornhill Magazine. Gennaio 1904). 111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 RECENSIONI CARLO A. CoNIGLIANI - Saggi di economia politica e di scienza f},elle finanze con pi·efazione del prof. Augusto 0-'raziani - Torino, 1903. La raccolta degli articoli numerosi che scrisse il prof. Conigliani è un degno omaggio alla memoria del valoroso economista, co8Ì irnmaturarnontu strnppato alla famiglia où alla sci oz.a,. è documento cli doti squisito d'ingegno rinvigorito da soda o svariata cultura. Anche in (!Uesti studii minori, taluni dei (llH1.lia8sumono le proporzioni e l'importauza di memorie suientificho originali , sì. manifesta <]_uell' aoumo o quella larghezza di indagini , per cui rifulgono le opere di più luuga lena del compianto autore. Sia che egli di8curra delle origiui della teorica del vaìore subbiettivo o che rintracci i concetti sulla moneta di Scipione de Gramont e di alrri scrittori francesi, sia ehe discut(del ~ sensibilismo 80ciahi del sig. Solvay », sia che tratti dell' impronta progressiva o dello riforme del nostro sistema tributario, sia che imprenda le disa1~1ine dei]_ principi i generali delle finanze o ehe si elevi all' investigazione dei rapporti di di8tribuziono, sia che uonsicleri . u11 µroblema di tariffe ferroviarie o le condizioni cconomi<;ho delle diverso classi sociali, apporta sempre un contributo gagliardo alla dt-iolu-
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