52 RIVISTA POPOLARE di. guerre future. Prima si accusava l' ambizione dei principi di provocare le guerre: oggi alcuni politici hanno avuto questa successione , quegli scrittori, cioè, che elaborano teorie sulle razze, che parlano di. nemici ereditari, o che inventano per il loro paese missioni storiche .... Da un paese ali' altro si formano gruppi che sapranno parlare più forte dei teorici della guerra. Non si tratta di abolire l'idea della patria: ma ci avviciniamo ad un tempo in cui la patria, tale come la si concepisce , cioè fondata sulla distruzione o la diminuzione delle. patrie vicine, sembrerà un' idea barbara. H. Duclaux il direttore dell'istituto Pasteur dice : Che cosa penso del patriottismo? È un legato dell'epoca in cui l' insegnamento della storia mirava a seminare la gelosia e l'odio. Ogni nazione aveva il suo patriottismo. Ecco che· ci accorgiamo che vi è un' altra storia , scritta sott? i nostri occhi dalla mano dei sapienti , e questa tutti possono approvarla perché tutt; vi lavorano. Resterei molto stupito se questa non distrugges~e quella. Emile Faguet non crede la quistione troppo complicata. Il patriottismo è la salute dei popoli. I popoli sani ne hanno sotto una forma o un' altra ; i popoli malati non ne hanno. I popoli umanitari sono condannati a morire e ad esser assorbiti dai popoli patrioti. E sarà bene che cosi avvenga perchè i popoli malati sono un peso morto nell'umanità. In Europa l'ultimo popolo patriota assorbirà gli altri e creerà un'Europa analoga all'Impero romano che sarà f.>rte se avrà un nemico e sarà patriottica; debole se non avrà nemici e non sarà patriottica. In tal caso sarà divorata, come r Impero romano, della prima banda incolta che vorrà conquistarla. .Alfredo Fouillé: Bisogna essere per la sua patria, non contro le altre patrie, ma con esse e tutte insieme per l' umanità. Il nazionalismo esclusivo e chauvin è un errore e un'ingiustizia; l'internazionalismo esclusivo e chauvin è non meno falso ed ingiusto. L'apparente umanitarismo di certi socialisti, nasconde troppo spesso sotto formule generose, interessi egoistici di classe. Certe scuole comunistiche o anarchiche vorrebbero ricondurre ogni specie di aggruppamenti tra gli uomini al semplice raggruppamento economico per la produzione ed il consumo. Di tutte le nazioni la più umanitaria è la Francia: il modo di far trionfare l' idea dell' umanità non è quello di compromettere con teorie dissolutrici l'esistenza, la forza, la coesione morale del popolo che lavora di più ad elevare al disopra di sè i diritti dell' umanità. Il prof. L. Havet dice. che l' amor della patria e l' amore pel genere umano sono dei più compatibili, come l'amore della famiglia 'è compatibile con quello. della nazione o con lo spirito di corpo. L' autore della City moderne, Izoulet, conchiude cosi : La natura, !]-elle sue creazioni senza fine, non distrugge mai. Per salire alle creazioni superiori si appoggia sulle sue creazioni anteriori. Sorpassa sè stessa, ma appoggiandosi su sè stessa: la natura oltrepassa involgendo.••. Ora se la natura nelle sue creazioni sociologiche usa gli stessi metodi che le sono riusciti in biologia, non dobbiamo vedere che l'amore dell'umanit:i , lungi dal distruggere l' amore della patria , non potrà stabilirsi appoggiandosi e fondendosi con esso? Vi sarebbero cinque patriottismi: il municipale, il provinciale, il nazionale, il continentale e il globale, o planetario. E per prendere ai finanzieri la loro distinzione tra le imposte di rimpiazzamento e di sovrapposizione, dirò volentieri che l' umanitarismo non mi sembra comprensibile ed ammissibile che inteso nel senso di patriottismo tli sovrapposiz.ione. Leroy-Beaulieu non considera il patriottismo come una superstizione che restringe l' ingegno e il cuore dell'uomo ma come un sentimento dei più elevati, uno de' più adatti a nobilitare l' anima e sollfvare gli uomini al disopra degl'interessi della loro efimera personalità. Del resto, non ammette.che vi sia opposizione tra l'amor di patria e quello dell'umanità. Si può amare la patria senza far torto all' umanità. Se un giorno l'umanità dovrà essere organizzata in un, tutto armonico ed omogeneo, ciò non avverrà colla distruzione delJe nazioni ma avverrà , invece, colla loro alleanza e colla loro collaborazione ragionata e cosciente. Il Presidente Magnaud, il buon giudice, pensa che l'ideale sarebbe che tutte le patrie si fondessero in una sola. Nei principi stabiliti dalla Conferenza dell' Aia egli vede pit.. che una vaga aspirazione e crede che si può. già salutare l' alba del giorno in cui assisteremo se non alla soppressione delle frontiere, almeno alle· prime unioni della fratellanza interna-. zionale. Federico Passy vede nell' amore per l'umanità, professato anche l' amore per la patria. Della sua lunga risposta diamo le conclusioni; ~ Vi sono due politiche: quella della mutua spoliazione e quella della mutua assistenza; due grandezze, la grandezza relativa che consiste nel credersi più in alto per quanto più si sono abbassati gli altri e la grandezza assoluta che consiste nell' elevarsi realmente col lavoro, colla giustizia, colla pace. È questo che deve essere l' ideale del vero patriota. » Gabriele Tarde, l'illustre autore delle Lois de l'Imitation, risponde: Nei primi tempi dell' umanità, il patriottismo era lo spirito di clan, l' ingiustizia organizzata, il privilegio per gli uni, l' oppressione per gli altri. Al di fuori della famiglia non esistevà che un vasto terreno da caccia : l' uomo non era per l'uomo che una selvaggina buona ad uccidere ed a mangiare. Poi, a poco a poco, lo spirito di clan si addolcì e si allargò. Si trasformò divenendo di meno in meno aggressivo e repressivo : l' attacco ingiustificato e la vendetta cominciò a sparire o, per meglio dire la pratica ne fu riportata al di fuori dei limiti sempre più lontani dell' unità sociale che divenne borgo, poi città, poi Stato. Oggidì la primitiva selvatichezza che regnava tra i clans, è stata spinta fino _allefrontiere degli Stati; ma sussiste ancora : essi vivono tra loro senz' alcuna· obbligazione giuridica e non si credoao tenuti ad alcuna giustizia gli uni di fronte agli altri. Frattanto lo sviluppo degl' interessi finanziari e delle relazioni economiche, esercita una salutare influenza. Una nazione, anche sicura della vittoria , esita a dichiarare la guerra. Il trionfo, nel quale io credo , del libero scambio stabilirà un perfetto internazionalismo di scambio che sarà garenzia di pace. Questo internazionalismo economico non farà sparire il patriottismo; l'uno e l'altro, io credo, si manterranno paralleli. Il patriottismo diverrà, su tutto estetico : a vero dire, per6, non è il carattere principale che presenta, oggi, presso le nazioni europee. Anzi per alcune di esse consiste nell'assicurarsi la potenza materiale e l' esclusione degli Stati vicini. Credo, d'altronde che questa crisi d' imperialismo che travaglia l'Inghilterra, la Germania e l'America sia l' ultima forma di una vecchia malattia. E pur tuttavia l'imperialismo esprime ancora una necessità storica. Più d' uno degli Stati attuali d'Eu-
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