48 RIVISTA POPOLARE E questo inno serpeggia, angue lunghissimo d'oro, entro tutte le «Laudi», che noi vediamo prepararsi ad essere nell'avvenire nostro e del mondo il segno stupendo del la nostra presente grandezza, della· nostra vivente bontù, il documento del nostro cuore dai palpiti misurati ma possenti. E per questo tesoro di grandezza , di bellezza e di bontà, io sento verso Gabriele d' Annunzio una aflettuosa riconoscenza umana. Egli è per noi italiani una delle più alte benedizioni della vita. PAOLO 0HANO li I li 1111111111111111111111111111111 Il li li li li I lii li I li 11111111111111111111111111111111111 _.. Per sovrabbondanza di materia. rimandiamo al prossimo numero La co1ttinuazione della novella: Il matrimoniodi Saro. lii li 11111111111111111111 lr 'I 11111111111 I I I I I I I I I I I I I I I I 111111111111111111111111111111111 ! I " carusi ,, dellezolfaredi Sicilia l recenti articol l dell' on. ùolaJanui - li contratto di carusato - La efficienza degenerativa del lavoro minet·ario - La istruzione elementare - La nuova leg·µ:e sul lavoro cle1 fauc1ulli. (cont. vedi num. precedente). Il vroposito di liberare', redimere la popolazione zolfataia da un preteso avanzo di schiavitù, da una ;nfa• m,ia non è la sola ragion.e, per cni il•·nostro legislatore ha elevato il minimo di et2>.per l'ammissione dei fan ci ulli al lavoro minerario. Corn,iderando quanto si è detto e scritto circa l'alta efficienza degenerativa del lavoro zolfifero, e preoccupato del fatto che gli zolfatai alla leva militare dànno una pe.rcentuale di riformati assai superiore a quella dei contadini degli ste8:::;idi8tretti, il legislatore italiano intende escludere dal lavoro i fanciulli fino a che non abbiano forti i muscoli, robuste le membra., compiuto il primo e più importante periodo di formazione e di crescenza organica, sì che non abbiano a soffrire molto gli effetti nocivi del grave lavoro di trasporto nelle solfare. Come e quanto il lavoro minerario noccia alla salute e allo sviluppo fisico dei giovanetti, è stato larga-- mente dimostrato dal Giordano. Ultimamente il Giardina nel capitolo IV delle sue diligenti e interessanti note su l'igiene degli zolfatai ( 1), fermandosi a lungo a studiare il lavoro dei cantsi, ha confermato pienamente i risultati degli studi del Giordano. Egli, condividendo la comune opinione, aff.einia, senza terna di esagerm·e, durante il lavo1'o di frasporto . d' Ol'dinm·io il carico viene spinto sino all' est-rernolimite di tolle,ranza cli cui sia capace il carusoj e notando che le deformità fisiche e lo arresto di sviluppo fra gli zolfatari sono assai frequenti, riporta e fa propria la eselamazione pronunziata dal Colajanni nel 18~3 e .... Se perdurasse, questo stato di cose ridurrebbe le provincie di Caltanisetta e Girgenti ad un vero semenzaio di gobbi e di nani ! ». La· prova indiscutibile portata da tutti a sostegno e conferma di tali opinioni è. il risultato della leva militare, che dà fra zolfatari nn numero di riformati quasi doppio di quello degli agricoltori. Diversi autori .hanno pubblica lo sul pro1Josit,, 1 seg11e11tidati statistici: AUTOH~..: l,OC,\ !.l'l'À 1'1"HlODO ------ I 11.rnIJI A doi riformati su 100 coseritt i I agri-1 zolfacol tori tari CJiurdano Com. Lorcara '1856-'75 20,06 3U,50 I l'olajanni Cir. Piaz. Armcriua 187'.>.-'73 81,3!> 42,40 M:in.di .A.gric. Distretti zolfifori 188l- '84 44,5:::l Giardina Prov. di Caltanisotta 1890 -900 25,48 43,80 I Qui le risultanze statistiche sono limpide e concordi; e se non è vero che l'aritmetica; è una opinione e la stati:;tica una Sibilla che risponde a piacimento del- ]'interrogante, bisogna ammettere che il lavoro di trasporto è addirittura disastroso per il popolo di Sicilia, ininaccioso per la conservazione della specie 11mana nella zona ::;o]fifera. Io ho fede nel contenuto e nella virtù :::icientifica dell'aritmetica e della statistica; ma . ciò nonostante, non credo affatto che le cifre sovra riporta te ci diano l' imagine di nn vero stato di fatto, e possano valere come indici assai attendibili per la mi~ surazione della efficienza deo·enerati va del lavoro mi- n . nerano . .Faccio alcune osservazioni. L'alimentazione della classe zolfataia è più abbon• dante e anche un po' migliore di quella degli agricoltori. Però si può ritenere per certo che la mancanza di stimoli luminosi nel!' interno dei sotterranei, la corruzione dell'aria inspirata, l'altezza della temperatnrn interna per prolungato lavoro e per fatica diminuiscono il potere di assorbimento e di assimilazione nell' individuo, e perciò possono neutralizzare i benefici effetti della differenza di alimentazione sulla sanità e sullo :::;viluppo dell'organismo del solfataro. Fra zolfatai la mortalità è minore che in tutto il resto della popolazione maschile adulta della Sidlia. E, volendo trascurare il fenomeno nel suo risnltato complessivo, merita speciale considerazione il fatto •che ne·, comuni agricoli della Sicilia la- vudovilit~ della donna da 15 a 20 anni è di 19 su 1000 coniugate , ed è di 17 °[00 nei circondari agricoli, mentre é rispettiVPmente 11,12 °[00 e 11,43 °1 00 quelli dei comuni e dei circondari solfiferi ; il che ci dice cha 1~ mortalità degli uomini da 18 a 25 anni nei centri solfiferi è minore che nei centri agricoli. La natalità, la fecondità matrimoniale e la composizione numerica media della famiglia nei centri solfiferi sono più elevate che nei centri agricoli. Or_ questi importanti fenomeni biologici e sociali depongono concordemente per una resisten~a organica della classe zolfataia maggiore di ·quella della classe agricola della ::;tessa zona. Essi ci fanno presumere che se i risultati della leva, degli zolfatai non possono es :::ieremigliori di quelli della leva degli agricoltori a cagione della vita sotterranea,, del trasporto sul dorso e degl' infortuni gravi , a cui "anno soggetti i canisi, non dovrebbero essere gran fatto peggiori. Il contrasto fra i risultati indicati dalle superiori n-
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