· 10 RIVISTA POPOLARE fatti , che esse sono composte in generale di elementi che superano la me4ia degli uomini per le loro qualità morali e intellettuali e che dai risultati ottenuti da una élite, quindi, non si può trarre alcuna seria induzione su quelli che si otterrebbero dalla massa. I socialisti alla loro volta osservano che tali tentativi sono destinati a fallire inesorabilmente a causa dell'azione esercitata dall'ambiente generale , che li circonda, che ne intristisce la vita e ne impedisce lo sviluppo e il normale funzionamento. Gli uni e gli altri indubbiamente hanno ragione. .Come studiare, perciò , i rapporti tra socialismo . e propaganda socialista da un lato e criminalità dall'altro ? Il socialismo non esiste come organizzazione a sè; la propaganda socialista non è esattamente misurabile nei suoi efl:etti. Forse si potrebbe riuscire a qualche risultato se avessimo la scheda individuale colle opinioni politiche di ogni singolo delinquente. Ed anche in questo caso si dovrebbe essere sicuri che la designazione della opinione politica di un delinquente non sia dovuta al capriccio o alla malignita delle autorità di polizia o giudiziarie e dovrebbe essere anche conosciuto il numero dei socialisti onesti per fare le necessarie proporzioni. Stabilire i rapporti fra i fenomeni sociali in guisa da indurre tra. loro i rapporti causali è stato sempre l'operazione più difficile delle indagini statistiche. Le difficoltà che sorgono per le innumerevoli interferenze dei fenomeni , che alterano o perturbano o modificano l'azione di quello di cui si vuole studiare per lo appunto l'efficienza sembrano addirittura insormontabili. Queste difficoltà crescono ancora di più quando il fenomeno stesso che si vuole studiare come causa di un altro fenomeno è ad un tempo complessissimo e molto indeterminato. È questo il caso per lo appunto .del socialismo -. considerato come fattore di criminalità. Infatti per la indeterminatezza del fenomeno si può e si d~ve chiedere: cos'è il socialismo? dove comincia e dove finisce? Bàsta guardare alle numerose definizioni che se ne sono date ; basta riflettere come le finalità sue si siano mutate in un secolo per averne un'idea lontanamente approssimativ1. La indeterminatezza, d'altronde, scaturisce dal positivismo dei più autorevoli· socialisti : essi rifuggono dal predeterminare le forme future. E per la complessità si ricordi che chi dice, ad esempio, collettivismo - la forma più popolare, più ac~ettata - del socialismo contemporaneo - intende non solo trasformazione della proprietà e dei mezzi di produzione; ma anche trasformazione delle istituzioni politiche, della famiglia, _delle condizioni intellettuali, di tutti i rapporti sociali. Ma possiamo studiare i rapporti causali tra collettivismo e criminalità, se lo insieme di fattori com- . preso nel primo non è mai esistito e non esiste ? Chi può riuscire ad immaginare ciò che esso ci darà nel campo della moralità se un giorno se ne avrà la realizzazione ? È stato lo Spencer che ha dimostrato bellamente ed esaurientemente non potersi dal presente e da ciò che si suppone e si desidera o si teme che sia il futuro, argomentare ciò che realmente sarà. Una frammentaria ricerca pure non è del tutto impossibile. Si può ad esempio fare qualche previsione •di ciò che sarà la criminalità in un regime cç,llettivista pensando che i collt!ttivisti sperano che in esso si abbia il massimo di benessere economico, di sviluppo intellettuale , di libertà politica e di eguaglianza sociale ; ora esaminando l' evoluzione reale della delinquenza in rapporto all'evoluzione delle condizioni fondamentali del collettivismo studiandole in alcuni paesi, che si presentano da molti anni in evoluzione progressiva, massimizzando idealmente le medesime condizioni potremo immaginare ciò che diverrà la criminalità in un regime collettivista. Questo studio è possibile - s'intende entro i limiti ristrettissimi che accordiamo al valore delle previsioni sociali. C'è un altro modo per tentare l'indagine sui rapporti tra collettivismo e criminalità : vedere quali essi sono stati nei paesi che hanno goduto e godono della forma di collettivismo agrario che ha vissuto e vige tuttavia sotto il nome di :Mir in Russia, di Madrouga tra gli Slavi Meridionali, di 7Jessa nell'isola di Giava, di Allmend in Germania e in !svizzera ecc. Ma avvertiamo, però, che quest~ seconda forma d'indagine é meno conclusiva e meno probante della prima perchè tutto l'insieme delle istituzioni e della vita dei paesi a collettivismo agrario è talmente primitivo, patriarcale, semplice, che non si avvicina e non si può paragonare menomamente alt' ideale compli~atissimo dei socialisti collettivisti contemporanei. Di fronte a queste difficoltà si deve rinunziare ad ogni ricerca? Non si deve; si può ricorrere a quei metodi, che vengono adoperati in altri studi analoghi e che valgono indirettamente a stabilire con una cena approssimazione l'influenza di un fenomeno su di un altro. Seguiremo il parallelismo o l'inversione tra delinquenza e propaganda socialista. Seguiremo, d'altronde, il metodo di cui si sono valsi, con minore esattezza, gli accusatori della propaganda socialista e che giudicando per impressioni troppo fugaci e dalla semplice cronaca malfida dei giornali interessati le hanno attribuito conseguenze gravi dal punto di vista morale. Applicheremo, qnindi, il metodo congetturale, ricercando qual'è la criminalità degli ambienti saturi di propaganda so- ~ialista. e quale quella degli ambienti, che ne sono 1111mum. Ma stabiliti i termini da paragonare per isviscerarne i rapporti causali sorge una obbiezione preliminare: possiamo misurare con uguale precisione i due fenomeni propaganda e delinquenza? C' è una misura relativamente esatta della delinquenza - misura statica e dinamica - : quella che ci viene dalle statistiche criminali, quali vengono raccolte dai funzionari dello Stato e che hanno, perciò, il carattere della maggiore autenticità ed esattezza possibili. Manca una misura di corrispondente autencità ed esattezza per la propaganda socialista. Perchè vi fosse s,1rebbe necessario conoscere : il numero dei giornali, degli opuscoli e dei libri socialisti che si .vendono o si distribuiscono a qualunque titolo, delle conferenze e delle persone che vi assistono. Sarebbe il minimum necessario per avere una misura meno incompleta e più autentica della prima. Abbiamo, però,
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