Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 24 - 30 dicembre 1903

.. 648 RiViS'.tA POP_OLARE DI POLiTICA, LETTERE E SCIENZE SOC!Att cessario un grande periodo di educazione, una ele..: vazione morale delle coscienze umane che fin' ora non abbiamo raggiunta che in parte, per via de' grandi sforzi e attraverso le constatazioni dolorose dei mali che la violenza arreca alle collettività umane, e dei pochissimi bep.i che dalla violenza· sono fin'ora resultatL Poichè vi sono stati periodi nella vita dei popoli e nella costituzione delle patrie che la violenza è stata un male nécessario.· Or dunque questo tentativo di derimere le ra.gioni più prevedibili della, violenza è notevole, è bello e sarà fecondo di buoni resultati quantunque .noi crediamo che non si è fatto ancora quanto si potrebbe perchè non ci si debbA. trovare un giorno o l'altro di fronte alla dolorosa necessità della violenza. Già parecchie nazioni Europee considerano di poco buon occhio questa iniziativa della Fran_cia e il trattato che ne è resultato, e fra queste, il governo stesso di quella nazione che prima di tutte parlò di . - pace. Naturalmente desideriamo vivamente che, p'resto, anche l' Italia stringa- di simili trattati di, arbitrato con l' Inghilterra; così i1 passo verso la stabile pace Europea sarà fatto anche più_ lungo. Questo possiamo pre- , vedere; cioè che per lungo tempo ancora le guerre _non scompariranno dal desolare la faccia- della terra; ma ci sono molte ragioni per ritene-re che non saranno più guerre ché si combatteranno in Europa, nè fra popoli Europei ; ma saranno guerre di conquista di altri continenti, combattute fuori d'Europa, fra Europei e popoli Asiatici e Africani; e anche qnestor ancorchè poco per le complicazioni che ne potrebbero derivare, è tuttavia meglio che niente. A conforto delle superiori considerazioni, intanto, giova la conoscenuL ·ai queste cifre che segnano i passi della grande idea. Dal 1814 al 1840 il numero di casi di arbitrnto tra nazioni fu di 24, ossia di circa 9 per ogni dieci anni. -Dopo il 1840 l'aumento è stato continuo: 1841- 1850 casi di arbitrato G 1851-1860 » » 15 1861- 1870 )) )) 23 187L-1880 )) >) 26 "\ 188L-J890 » )) 45 1891-1900 )) » 62 1901-1903 )) I) 63 -- Il manuale del pePfetto democratico cristiano.' - Così si può chiamare quelle specie di sillabo, o il Motu-proprio di Pio X, pubblicato testè dall' Osservat01·e Romano e che ha scombussolati molti calcoli e distrutte ·molte speranze. Il nuovo pontefice ha preso occasione· del Congresso di Bologna per dire Jcome la pensava ... Leone XIII, 1}as- ' sumendo tutto ciò che nelle encicliche del predecessore c'era di più re,azionario esponendolo in forma tanto chiara quanto assoluta e dogmatica. Da questa solenne manifestazione si <:,apisce come e perchè il cardinale Sarto in Venezia sia stato l'alleato di 1?erruccio Macola! I lavoratori apprenderanno da qnesto motu proprio di Pfo X che essi non hanno diritti, ma soltanto doveri verso le autorità, verso i proprietari, verso i ·sup~riori di ogni genere. Viceversa a questi ultimi verso i primi non viene inculcato che un solo dovere: quello della carità, rimanep.do in possesso di tutti i diritti di cui hanno godtito sinora. Nulla di strano l.lhe con un altro ukase venga consigliato il ritorno all'antico - al fen• dalismo con- il suo jus cosciancli. ,La parola del pontefice riuscirà amarissima a_isinceri cattolici, che accettavano lo spirito sociale dei te~pi nuovi e che col trionfo ottenuto a Bologna speravano di essere divenuti maggioranza, in seno alla parte com-. battiva dei fedeli. E l'amarezza traspare dalle intervis-te pubblicate dal Giornale d'Italia con due illu,;;tri cattolici benemeriti della democrazia cristiana: Monsignor Talamo e il prof. Touiolo. E vorremmo leggere nell'animo di Don Murri per iscorgervi la tempesta che vi avrà suscitato il 1notu-proprio, assai più grave della scomunica che può colpire un singolo individuo - sia anche il dotto e mite abate francese, il Loisy, di cui è stato messo a.ll' Indice il libro pubblicato in risposta all'Harnack, e che si è sottomesso. E profondamente addolorati saranno rimasti pure alla lettura dell'importante documento i conservatori italiani che ·speravano nel concorso dei cattolici alle urne nei quali scorgevano dei sinceri alleati. Il non expedit è stato solennemente riconfermato. Noi rimaniamo completamente indifferenti. Pensiamo che il mot-u proprio arrecherà danno al cattolicismo. I lavoratori che conoscono quanto Yalga la carità dei riccld, per migliorare le proprie condizioni si volgerauuo altrove. Il paradiso è troppo lontano ... e troppo incerto. ---- Un p'rocesso che p'recipita. - È quello FerriBettolo. Sia o non sia condannato il direttore dell'Avanti I gl' Italiani si saranno convinti: 1° che esso non era in malafede e che aveva tanto in mano da crede1si autorizzato ad accnsare il Bettolo ·e i succhioni della Ma• rina; 2° che fu errore gravissimo avere respinto l' inchiesta. Noi non crediamo che sia stata provata la disonestà del Bettolo; ma è stato provato. che l'ambiente suo era detestabile. / Non accordiamo molta importanza ·alla testimonianza dell' on. Prinetti per motivi eh' è inutile esporre. , Ma chi oserebbe attenuare quella dell'on. ammiraglio senatore Canevaro, dell' on.· ing. l\ficheli, llel Dattilo, del Sost. Procuratore Generale· Regazzoni e di tanti altri che dimostrano incontestabile il marcio nel Minist.ero della Marina 1 Se dopo quelle testimonianze venisse la condanna materiale del FE1rri i giudici gli procurerebbero un'apoteosi morale. vv La critdeltà in Spagna. - Alfonso XIII verrà . <licono - a visitare il re d'Italia e più ancora a prostrarsi al Papa. · Questo non è un fatto che ci può sorprendere. Ma se dessimo nn po' un'occhiuta alle cose di Spagna i E per cominciare ecco una lettera che cinque rifugiati spagnoli seri vono al direttore del Reynold's New paper di L,mdra a proposito del loro paes!:I, Riproduciamo FI-Oltanto, lasciando. i commenti ai lettori. Noi, al prossimo numero parleremo di Spagna più diffusamente. Ecco la lettera : o: Nell'interesse dei diritti della umanità, il vostro giornale ha più d'una volta stigmatizzato gli atti di barbarie che aMadono periodicamente in Spagna. Il governo è stato complice di questi deplorevoli fatti malgrado le proteste di quelli che hanno cura della giustizia o della buona fama della Spagna. << I lettori del vostro giornale ricorderanno le ripugnanti scene di Xerez, Barcellona e ~ontjuic, luoghi dove sono· stati applicati con grande raffinatezza tutti i sistemi di .tortura dell'antica Inquisizione. I

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