RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI, 667 Avv. GENNARO MELZI: Si deve ancora tacere? - Milano 1903. Questo opuscolo è estratto dal giornale: L' a1itononiia Comunale e tratta dei diritti dei Comuni al quarto delb rendita proveniente dalle soppresse Corporazioni religiose. La nostra Rivista è stata la prima ad occuparsi di questa quistione che tanto interessa il Mezzogio~-no; rua la stampa meridionale non credette conveniente, -come al -solito, rilevare l'articolo che invece venne notato nel gior1;1.ale di Milano. Speriamo che qualcuno porti la quistione in Parlamento, e costringa il governo a dare ai Comuni ciò che ad essi realmente spetta, e non faccin, servire il Fondo por il culto ad usi ben diversi di quelli ai quali è destinato. * * PA uL LAFARGU~: Les trusts americain - Leur· action écon01nique, sociale,politique. - Paris. Giard et Brière, 1903 L. 1,50. Il punto di vista. ùol. marxismo sùi trusts da ne8suno poteva essere· esposto con tanta chiarezza ed energia quanto da Lafargue_. Il gener9 di Marx scorse nello sviluppo dei trusts, che considera come un fenomeno storico nuovo, la cui potente azione sul mondo capitalistà fa passare al secondo pia:i;io tutti i fatti economici, politici e scientifici di questi ultimi quarant'anni, come conferma delle vedute catastrofiche del grande socialista; espone alcuni dettagli sui medesimi seguendo le pubblicazioni di Moody e di Littlefield; e ritiene che essi non sopprimeranno la crisi, ma serviranno ad indicare la strada da seguire nel senso socialista se si vorrà proporzionare nello interesse collettivo la produzione col - consumo. Lafargue, in fondo, non guarda di cattivo occhio questa ultima e colossale manifestazione del capitalismo, men· tre alcuni politici d~gli Stati Uniti, come il famoso Mark Hauna vi scorgono un grave pericolo di cataclisma so- . ciale. )I. * * ETTORE Socc1 : Umili eroi della patria e dell' umanità. ::- Milano, Libreria Editrice Nazionale, L. 2. Il criterio che ha guidato E. Socci nello scrivere, come egli sa, questo volumetto si rileva da questo brano della Prefazione : « Giuseppe Mazzini, in uno aei suoi scritti in~pirati, espresse il desiderio che nel Pantheon da innalzarsi in futuro, alle più insigni personalità del· n-ostro risorgimento nazionale, si istallasse un'ara dedicata agli ignoti. Quanta filosofia iR questo concetto del grande pensatore! Anclle la storia ha la sua aristocrazia; auohe le rivoluzioni hanno il loro stato maggiore ;... poi vi è la folla ! » - « Di questa folla sono massima pari.e gli ·umili che neila selvaggia loro ingenuità, rifuggono dal dare spettacolo di virtù per· essere applauditi dalle gallerie o dal loggione e finiscono quindi coll'essere dimenticati. Eppure sono questi umili, questi ignoti,questi dimenticati, le sacre legioni che, senza speranza di. compe~so,' sentono l'ineffabile voluttà di sacrificarsi per l'ideale, gelosi del- loro amore e an~lanti, quindi, sempre al segreto. Sono questi umili che, da veri innamora,ti, con balda spensieratezza vanno incontro, quanto più appaiono formidabili, ai pericoli; e nell'impeto sublime di affermare, ad ogni costo, una fede, si dànno in lm1ccio alla morte, sereni, come chi sa di compiere un dovere senza atteggiarsi ad eroi, senza che loro passi nemmeno per Lt mente H pensiero cli conquistarsi la palma del martire. » Iuspirandosi a tali nobili idee, Ettore Socci, in modo semplice ecl elegante, ci fa passare sotto gli occhi gli eroi umili che ltanno consacrata la vita alla patria_ ed all'umanità, da .Lena Spano morto nel Tirolo a.d Ettore Panseri e Guido ·cappelli morti a Domokos (Grecia)· Alcuni norn'i non sono del · tutto oscuri e sono i:l,P.Ch~ popolari, aù ese,n pio: Sottocorno, Gluiia Modena, Ìa famiglia Bensaja, Comandini, Sciesa, Don Giovanni Verità, Riso, Morelli, Giorgio Imbriani. Il libro è stato raccomandato· dal Ministro Nasi con una circolare ai Capi di , Istituto delle s'cuole Secondarie come mia· buona azione e siamo sicuri che avrà fortuna. G. MARCHESINI: Il principio dellit indissolubilità del matrimonio e il divorzio --:-V-eru.n~-Padova, Drucker. In questo breve scritto cbe riassume alcune lezioni dettate n~u• Ateneo padovano, l' A. dichiara modesta11:1-ente di non aYel' esposto idee originali. Ciò nondimeno a noi sembra che nella ricca rifioriturn _recente delle pubblicnzioui concernenti il divorzio, queste lez_ioui del Marchesini possano e debbano occupare un degnissimo posto, per il punto cli vista elevato che l'A ha s~puto prescegliere por sintetizza~·e la vasta compagine dell'argomento. Qnasi tutti gli scritti che ci è accaduto, sinora, di leggere intorno al divorzio, procedono dal punto di -vista strettamente giuridico, o dal sociologico. Il Marchet-1ini ha preferito, invece, salire sulle vette sovràne della filosofia, abbracciando, così, più compiutamente e sicurnmente i molteplici aspetti del com,plesso problema. Dopo un rapido cenno st0rico, l'A. analizz~ il fondamento dell~ istituto matrimonia,le, tratteggia i limibi della legittima azione dello Stato <li.fronte alla libertà individuale, analizza i rapporti fra Stato e Chiesa riguardo alla disciplina etico-civile ~ci cittadini, sviscera le principali obbiezioni sollev~te contro il divorzio, e conchiude protestamlo gim,tameute co'i1tro uno stato di cose che ha costretto qualche nostro connazionale a reca.rsi all' estero per raccattarvi l' nssenso al divorzio, « quasichè un -diritto che, !<ostanzin!mente, è na.turale, si dovesse mendicare., e, iu nltil:na analisi, comprar~ ». Si può dissentire dall'A. riguardo aJla formulazione di alcuni principii fondame11taH; si Ìmò non credere alla possibilità. della contrapposizione di diritti individuali all'autorità dello Stato, si può ammettere l' esistenza di diritti uaturali, in g-ener_e; ma non si può che tributare un,' ammirazione ,;incera per 'lueste pagine elette nelle quali vibra, gaglirtrdo e· nobilissimo, un senso profondo, educatore. altarn.ente civile, della di• gnità umn,na,. M. G. AMAD0RI-Vmc+rr.r: L'istititto famigliare nelle società, priniorcliali - Bari. G. Laterrn e figli, l903. L'autore clisc.nte le ipot(•8i snlla. origine primitiva della faiìtiglia che si riùneono '" due: q nella del matl'iri.rcato, che fa capo a Morgnn c.1<l f- la pitt recente; e l'altra antichis><ima del pa.t1·ia·rcato. L'Amadod-Virgili ritiene che le <lue teorie sono troppo rigide ed assolnte nei loro concetti fonda.mentali, e perciò sempre più in contrasto con i fenomeni so0:ali, che mostrano ·, la coesistenza dei dne fattori della famiglia - il p3:-
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