646 · .RffiSTA. POPOLARE DI POLITICA., LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI all'unisono col suo. Il vecchio precett0 oraziano in Giuseppe Zanardelli trovava un'applicazione completa tanto più efficace in quanto che appari.va spontanea· ~ spoglia di studio: egli commoveva perchè parlava profondamente commosso. · · Non ~tesserò la sua biografia, né dirò dei suoi quarant'anni di vita parlamentare, che si presta.no a critiche ,ed obbiezioni d'indole politica ; ma voglio ricordare soltanto l'uomo nella. sua vita intima, nei suoi rapporti con col0ro che con lui a vevan.o frequenza. Egli era semplice, schietto, talvolta aspro ed impulsivo cogli amici, dei quali si mostrava anche geloso ; egli era disinteressato, generoso, buono - so: pratutto buono nel senso più ampio e più elevato che si può dare aUa parola. E la bontà grande pigliava in lui la forma di una debolezza speciale: c'era un modo solo' di corromperlo, per così dire, e· di farsi perdona.re errori e difetti, lievi o gravi, - mostrare interessamento assiduo alla sua persona, . alle cose sue, provargli cp.e gli si voleva del bene. Ma in ·tutto ·questo non entrava, nemmeno di straforo, la vanità. ' E chiuderò con un ricordo personale. Ero stato nella stampà sin dal 1878 e per qualche tempo. nella. Camera dei Deputati. •Egli rammentava, dolendosene con amarezza, alcuni miei articoli pubblicati nella Lega della Democrazia - specialmente quel1o, che seguì alla condanna di Alberto Mario pe:i;:offese al Papato ; sicché i nostri rapporti furono sempre tesi. Gli strinsi la mano la prima volta nella riunione famosa della Sala Rossa, la cui iniziativa si deve a me. •· Pochi anni dopo in una lite importantissima dalla quale dipendeva il mio avvenire economico e nella quale erano implicati gravi interessi di altri, i cointeressati -vollero ad ogni costo - e me ne fecero un n trattato di comme1·cio provvisorio con l'À'U,- stria Ungheria. - Il compromesso provvisorio firmato tra i due paesi non poteva n'on essere quello che fu, I data la situazione delle cose. La incredibile imprevidenza del passato Ministero di aver rinnovato la triplice senza prendere le opportune cautele per le pattuizioni econo• miche, la impreparazione più completa e il lasciar correre il tempo utile a trattati ve ampie e serene da un lato; dall'altro la inflessibile ostinazione dei viticultori ungheresi ad assicurarsi il monopolio del mercato interno e infine il fatto che il proseguimento della clausola apriva, dal 1° gennaio in poi, il mercato ungherese ancµe ai vini francesi, spagnoli, greci e turchi, rendevano la posizione dei nostri negoziatori oltremodo difficile a trovare una soluzione immediata e soddisfacente• Si aggiunga che ad indebolire forse anche la loro azione concorsero le dichiarazioni troppo remissive fatte dall'on. Rava alla Camera, certo col buonvolere di non ina· sprire la situazione, ma non scevre di pericolo, come ebbe a rilevare l'on. Colajanni in quel momento. Comunque - dato che le trattative, pel t'empo affrettato, erano· circoscritte esclusivamente sulla· clausola ' senza poLersi estendere su tutto il resto del trattato per trovare elementi compensatori all'agricoltura italiana in corrispettivo del diminuito vantaggio che verrà ~ · noì dall'~sportazione del vino in Austria Ungheria~ quale che sia la nuova formola da sostituirsi alla clausola - fti buon consiglio preferire ·ad una soluzione imperfetta un obbligo tassativo - che io fossi assistito e difeso in Corte di Appello da Giuseppe Zanardelli. Non osai presentarmigli e ne parlai vagamente al deputato Silvestro Picardi, di lui intimissimo. Il Picardi prima di tastarlo mi disse : Se dubiti della sua accettazione e del suo vivo interessamento é segno che tu non lo conosci. - E infatti appena l'amico mio gliene fece un ac:.. cenno, Zanardelli si profferì spontaneo e lieto. Subito si mise allo studio della causa e venne a Catania in tarda età, nel mese di Dicembre. La settimana · passata con lui in albergo forma uno dei miei più cari ricordi. Ebbi agio di ammirarne le grandi qualità della mente, del cuore· ed in particolar modo queUa famigliarità schietta ·ed espansiva, che lega ed avvince indissolubilmente, unita con una squisitezza di maniere veramente rara. _Nell'affetto che in quella occasione mi mo_§trò, che fu pari soltanto alla generosità, non trasparì mai l'ombra dell'ostentazione, sicchè si sarebbe detto che noi eravamo stati sempre amici intimi e legati da un'amicizia che non fosse stata mai offuscata da una nube. · · · Ora egli tace. Ma di lui rimarrà il ricordo di una vita tutta spesa, e nobilmente, a servizio d'un iaeale; e negli annali parlamentari rimarranno come rimprovero ai molti che della vita legislativa fanno strum_ento di favori e di affari, la sua grande rettitudine e la sua bontà. A Lui, che della vita modePna italiana fu· tanta parte, va oggi il nostro riverente saluto, il tributo cordiale che è dovuto alle anime integre ed alle rette coscienze. Nap0li, 27 Dicemb1·e 1903. Prof. NAPOLEONE COLA.J.A.NNI Deputato al Parlamento modiis vivendi che, mentre da un lato consente all'Italia per tutto gennaiQ di proseguire a 'in1portare, a dazio ridotto; altro vino su quel mercato, oltre all'ingente quantità già speditavi, le concede il tempo ,li premunirsi e di prepararsi debitamente, prima della nuova vendemmia, a patti plausibili. Giacchè, evitato il danno · imminente che poteva derivare all'esportazione degli 'agrumi e alla nostra pesca nell'Adriatico, i negoziatori · italiani,_ se sorretti da un'azione vigorosa del Go_verno è da un illuminato. ausilio della coscienza pubblica,, potranno prima del settembre negoziare tutto il complesso trattato, in modo da tutela1;e i nostri più importanti interessi senza urtare in ·una guerra di tariffe ; o in casi estremi ed inevit.abili ad. affrontarla temporaneamente senza gravi scosse per l'economia nazionale. Ch·e su questa via di previggente studio e lavoro voglia mettersi il Governo, di _pieno accordo _coi nostri negoziatori, ce ne sono indizio le comqnicazioni ufficiose che hanno· accompagnato l'annunzio del compromesso, le interviste con l' on. Pantano fatte e pubblicate da vari giornali; e la missione data al Pantano stesso di iniziare immediatamente un la\·oro preparatorio pei provvedimenti a prendersi in favore e a tutela, dei nostri maggiori interessi impegnati negli scambi con l'Austria Ungheria. Questa situazione di cose dovrà venire, senza dubbio, a breve scadenza in discussione innanzi alla Camera e allora il problema potrà essere affrontato e discusso ..
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