Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 24 - 30 dicembre 1903

660 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI Almeno il sacrificio prodotto dal soprala ·mro mentale fosse c0rnpensàto con un accrescimento di coltur,a ! Ma no·,· perché la pedagogia soffre delle violazioni arrecate all'igiene, a cui è legata da tanti vincoli; e se ]a p~dagogia, o la zootecnia umana, come la chiama il fy[ossor fosse apprezzata quanto la tecnica dell'allevamento degli animali, essa agirebbe come un novello freno alle intemperanze scolastiche. Che cosa s'insegna nelle nostre scuole? Una congerie di defini'lioni e di teorie, spesso rancide, che i professori espongono di malavoglia, e gli alunni non ascoltano o non capiscono o non ricordano. Ben altra è la scuola vaghèggiata da.I moderno pedagogista .. Egli vorrebbe diminuite le ore ~i studio e alternate con quelle di riposo; scelte le materie più utili eridotte ai fondamenti certi ; ampliata la parte sperim,-mtale. Al professore toccherebbe il non facile compito "di svolgere quei fondamenti col metodo intuitivo, abituando gli alunni all'indagine; di coordinare i prin- - cipii della sua scienza èo·n quelli delle altre, gettando i primi. germi della filosofia; di rendere divertente la sua materia per vincolare l'attenzione e la simpatia degli scolari: il pròfessore dev'essere l'amico, ·non il - tiranno de' suoi dis,.!epoli; l'apostolo, non l'impi~gato. L'e.ducazione i;norale si de.vè mescolare all'educa- • t . zione intellettuale, e di pari passo a entrambe deve procedere l'educazione fisica cogli esercizi sportivi fatti in comune, colla ginnastica libera e 'spontanea. Quando la primavera, superba di seduzioni e d'incanti. torna ad affacciarsi,, le scolaresche dovrebbero spesso abbandonare l'aria impura delle città e riversarsi in campagna o nei parchi. L'istruzione se ne avvant&,ggerebbe direttamente, giacché la sanità fisica re{ide assimilabile il nutrimento inte1lcttivo. Ne sarebbero poi favorit,i taluni insegnamenti speciali oggi del tutto inefficaci. La botanica, per citare un esempio, nop s'impara sulle ·aride pagine dei manuali ma nel multiforme libro dei campi e delle selve, in_ mezzo alla vegetaziòne germoliante. Quivi si può sezionare un fiore; sorvegliare una gemma; ammirare una foglia; cogliere il misterioso dlito di vita, che freme nella terra. E l'agraria, introdotta nelle scuole normali, come si studia? Sugli appunti dettati dal professore. ·Le gracili fét.nciulle, che si lasciano appassire nei convitti, potrebbero invece anch'esse correre in campagna. Lì, dove ogni zolla è irrorata di sudore umano e ogni spica è nutrita di c_ure vigilanti, esse imparerebbero la feconda disciplina del lavoro. Carezzate dall'aria balsamica degli alberi fiorenti ; baciate dai tepori del benigno -sole, esse crescerebbero belle e rigogliose: gentili arbusti nella grande famiglia umana. Qu~ndo la scuola sarà così riordinàta, essa riuscirà davvero benefica. Negli adulti il suo nome non desterà più _un'onda di rimpianto amaro per gli anni della giovinezza tr.ascorsi senza diletto e senza profitto, ma susciterà un tumulto di. giocondi ricordi. La· coltura profonda sostituirà l'intonaco di cognizioni futili e ornament~li, oggi prevalenti. E invece di adolescenti, che recano già le· stimmate della vecchiezza, deboli, esangui e ingobbiti sui libri, avremmo una generazione di arditi e robusti _giovani. La scuola sarebbe la provvida genitrice di forti e sapienti uomm1. UMBERTO R1cc1. 00:,<NOOO<N 00 U? 00 ":J <N o:, o <N ..... "SI' o o:, "Sl'"Sl''<:!'00"'::l'"SI' <N '; '00 l!"5 -::il ~ t-: t--: 00 <N e-:' ...... e,-:, - ..... C':>C:Ol',,......OOl'--. o:, <N r-- O U? ::; 00 e,-:, 1.0 CO e,':) o:, 0 ..... 0:,000:,1.0 C: CO 00 ,....:co~ooz--.:~ ,...... ci ,...... ,...... -.;li o:, MO:,"S!'<:OOt- o:, CN -~ ·e,':) "SI' -:,:i 00 c:o cr:, c:o o ~ C"Sl'<Nc-JCOC':> C: o 00 C'i,....: e,-;; O) co e.è ,...... cx:ì ....... ~ ,...... ...... 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