, . . . 656 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI I pita, ma, si perpetua~o nella stirpe, accumulandosi in progressione spavent0sa coll'andar degli anni. Le leggi fisiologiche comminano sanzioni inesorabili a chi le trasgredisce. Fermiamoci in una strada a rimirare i passanti, e vedremo sfilare tanti esseri ripugnanti_ e deformi, gente incurvàta, miope, anemica, precocemente decrepita: facce grinzose, avvizzite, scialbe, corpi sbilenchi, cadenti, sfatti. E se si potessero scorgere tutte le imperfezioni ascose, tutti i mali cronici, che non si svelano agli estranei, tutte le miserie fisiche che -travagliano i nl'Stri simili, lo s·conforto raddoppierebbe. - Quando la conoscenza dell'igiene si sarà diffusa in un popolo, certo i mali, che l'affliggono, non si dilegueranno per- incanto. Non basta trovare un rimedio; occorre poterlo applicare. Il benessere fisico soggiacerà ognora alla tirannide dell'indigenza; la molla economica del tornaconto, rimota d0minatrice dei rapporti sociali continuerà a'svolgere la sua tensione fo.rmidabile, sacrificando i deboli e i poveri all'avidità di lauti profitti; le industrie giganti proseguiranno a ingoiare vittime umane; il cammino della civiltà sarà . ancora per un pezzo disseminato di lacrime. Ma nonostante l'azione di q~este cause avverse, l'igi~ne partorirà sempre una ,larga messe di benefici effetti. In molti casi gli uomini sono liberi nelle loro azioni e. solo l'ignoranza della condotta .r:~zionale assicura il prevalere di quei motivi che_addurranno poi alla rovina. « Nessuno forse interrogato, potrà negare .che nel corso della vita si sia attirate addosso malattie, da.lle quali l'avrebbe preservato una semplicissima cognizione di fisiologia. Qui è il caso d'una malattia di cuore causata da una febbre reumatica presa per, imprudenza; li è un caso di vista perduta per tutta la vita in causa d'un eccesso di studio. Ieri si' parlò d'un tale rimasto zoppo. per aver voluto camminare nonostante il ·dolore causatogli da un ginocchio leggermente contuso; oggi si discorre di un altro, che è stato obbligato al letto per lunghi anni, perché non comprese che le palpitazioni, a cui andava-soggetto, erano cagionate dall'affaticar troppo il cervello. Ora è un male incurabile prodotto da una sciocca prova di forza; ora è una costituzione guasta per sempre, in conseguenza d! un lavoro eccessivo senza necessità: da ogni parte poi :vediamo le continue indisposizioni, che accompagnano la debolezza» (1). Le norme igieniche, lentamente instillate, e maturate a grado a grado fino· a diventar parte organica della coltura, ispireranno un vivo, sincero rispetto per la salute, e addolciranno il costume. Cosi non solo gli uomini cureranno meglio -sè stessi, ma useranno maggiori riguardi anche ai loro dipendenti. La protezione dei sottoposti sarà favorita dal chiaroveggente interesse dei eapi, in quanto una savia applicazione dell'igiene individuale e industriale àumenta la vigoria corporea e la produttività' del lavoro. La stessa igiene, meglio studiata, suggerirà nuovi mezzi, sempre più adatti e più moaici, per allontanare alcuni mali, che oggi stoltamente si sopportano. (1) Spencer - L'Educazione intellettuale morale e .fisica, li07 p. 11-12. Questa disciplina, 0he occupa il primo posto nella gerarchia delle cognizioni utili, dovrebbe esser tenuta in 'alto· onore in un logico ordinamento scolastico. In ogni scuola media dovrebbe esistere una cattedra di igiene, alla quale andrebbero naturalmente aggregati i primissimi elementi della fisiologia e della patolo- . gia. Ma guardando i programmi delle scuole medie ci colpirà subito la mancanza di un corso completo . d'igiene. Poche no ·ioni informi, appiccicate in fondo ·ai corsi di storia naturale e impartite a fin d'anno, se resta tempo, costituiscono l'insegnamento ufficiale dell'igiene. E invece, per una mostrti?sa contr·addizione, si assume come fondamento della coltura lo studio - fra • l'altro - delle lingue morte e della storia, e si costringono gli scolari a buttar via otto anni di giovinezza attorno alle grammatiche e ai dizionari.latini, o attorno a-lla cronologia di lontane_ guerre e alla successione di antiche dinastie. Quale ragione milita ·a favore di tale anomalia? Come prepara?:ione alle battaglie della vita odierna, lo studio delle· lingue morte non serve. Come ginnastica mentale, esso è inferiore allo studio delle- scienze. Come educazione artis.tica, l'insegnamento del latino, nelle proporzioni e coi metodi usati finora; è inefficace. Noi, che sacrifichiamo tanto tempo per farci stimare sagaci intenditori e amministratori legittimi del patrimonio letterario e artistico tramandatoci dalla età classica noi siamo anche in questo sopravanzati dagli stranieri. Così peraiamo l'una cosa e l'altra : la istruzione scientifica e l'educazione artistica e letteraria. · Poiché è doveroso riconoscere che la gente colta è in esiguo numero, e in gran parte autodidatta. La istr~zione concessa dallo Stato è accademica e anacronista. La scuola si dice una fucina di spostati ed I . è tale perché non sa dare altro se non professionisti e impiegati. Essa sembra piuttosto un vecchio e rugginoso congegno gettato in disparte, anzichè un organismo moderno e operoso, ari:ionicamente connesso cogli altri istituti sociali. Non è nost1;0 desiderio d'internarci ora in quistioni comples~e, su cui in opposti sensi, insigni pensatori . han lungamente disputato. Noi sosteniamo però che, se· si vuole davvero una seria riforma scolastica, vi si deve por mano mutando le materie d'insegnamento. Di fianco all'istruzione scientifica, che va proclamata sovrana, si potrà lasciare in alcune scuole meèlie lo insegnamento del latino, ridotto e subordinato allo studio ampio e organico della nostra lingua : la storia della letteratura e la storia dell'arte le faran corona. Fra gl' insegnamenti scientifici, poi,. un posto autonomo dovrà garantirsi all' igiene, diletta compagna alla luminosa schiera delle scienze fisico-chimiche e biologiche, consigliera possente e benevola nelle mille traversie della vita. Ma la scuola media non si limita a toglier di mezzo l'igiene dai programmi ; essa trascura anche di applicarne i dettami: trascuranza dovuta, oltre che a varie difficoltà economicl1c, alla deficiente prepara-
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