RIVISTA. POPOLARE _DI POLITICA, LE1:TERE E SCIENZE SOCIALI 655 sbaglio non altera di una infinitesima quantita la sostanza· deila c·ontroversia !. Ma da parte mia ho"'preso il De Viti in fallo come si acchiappa un ladruncolo colla mano nel sacco : ho provato colle sue parole che egli nella quistione del Mezzogiorno dava la massima importanza alla que:-;tione doganale ; ho provato colle sue parole che egli balordamente ritenev~ la riforma doganale del 1887 solamente Ùtile ai borsisti cd ai capitalisti; ho provato prima, e torno a provare ora, sempre colle sue parole, che i prestiti rappre_sentano una iniezione di oro, che spiegano quella famosa differenza tra il periodo liberista "e quello protezionista nella importazione dei metalli preziosi. E poi ho provato che mentiva ignominiosamente attribuendomi molte idee che non mi sono mai sognato di enunciare, che stanqo in opposizio~e stridente con ciò che ho sempre sostenuto. Ma dalla sua correttezza non mi attendevo e non· rrii attendo una onesta con.fessione. Mi attendo invece che egli continui a fare della ironia sulla castigcdezzà della jorma) che tanto si ammira nei miei scritti.. .. Ebbene ·ai lettori della Rivista, che coùoscono, e { . ', . . non da oggi, la ruvidezza della forma mia, e che sanno pure essere stato'.-provocata capricciosamente da una aggressione del Dé Viti fatta in linguaggio, che venne qualificato cajonesè'o, voglio dare un saggio della elegante castigatezza 'della forma del De Viti. Egli eroicamente scrive : - « · llfàjora premunt, << amico mio ! Siamo pochi, come sai, siamo un ma- « nipolo deciso a tutto ; non possiaino 3:ttardarci, « mentre andiamo di corsa alla battaglia, per nòn « pestare la zampa a qualche amico o fratello, che « ha l'imprudenza di attraversarci la via. » Per la parola zampa adoperata in questa occasione, al professore De Viti de Marco non mancheranno le . congratulazioni dei polemisti camme il Jaut che ammireranno l' insulto - fine, elegante, _ corretto. E in quel mondo d'ipocrisia forse ci sarà una qualche curiosità per. sapere se io saprò trovare un insulto equivalente altrettanto fine, elegante e corretto. Màio che non amo il genere, ed a tutto preferisco sempre la sincerità, rispondo tout bonnement che se una recente sventura non avesse reso inservibile ·iri gran parte la mia mano destra avrei risparmiato agli amici della Rivista gues to articolo ed avrei fa'tto provare al De Viti la mia zampa.. Prof. NAPOLEONCEoLAJANNI Deputato al Parlamento L'IGIENE E LA SCUOLA Nessun tema dovrebbe rhlScire alla generalità degli uomini ·più affascinante e irresistibile dell'igiene. La fisica, la chimica e la biologia, queste scienze prodigiose, che han rinnovato il mondo, concorrono, coi loro risultati più sicuri, a plasmare l'arte dell'igiene, conferendol'e saldezza di compagine e dignità · filosofica. Alla serietà teorica, tratta dalle scienze madri, donde nasce, l'igiene accoppia un'importanza pratica enorme, poiché riguarda noi stessi, la nostra persona, a cui vuol conservare la sanità e la vigoria. · Il c~rpo umano non è l'umile e transitorio mvolucro dello spirito immutabile e immortale; come aberrazioni religiose d'altri tempi asserivano, ma è par.te cospicua dell'esser nostro. Dobbiamo esser grati ai filosofi naturalisti, perchè rivendicarono la nobiltà del corpo, proclamandola pari a quella ?ell'intelietto, rilevando anzi l'intima compenetrazione· di e:1trambi ne·l nostro organismo : unità inscindibile di materia e di pensiero. Come lo Spencer gettò vividi sprazzi del suo genio a lumeggiare la concordanza d13lel'tica colla biologia, il consenso fra ciò che è moralmente consigliabile, e ciò che è fisiologicamente utile~ cosi l'anonimo autore degli Elements of soeial science spinge la venerazione del corpo umano fino alle altezze del culto e dalle sue pagine si leva un se~eno inno alla religione fisica, naturale e sessuale. Un corpo squisitamente modelJato, rigoglioso, fiorente e forte, animato dal ritmico flusso della vita è il primo requisito di un'esistenza completa, virtuosa e felice; l_asalute fisica favorisce la sanità intellet-, tuale e l'igiene concorre così per doppia via, diretta e indiretta, al benessere dell'individuo. Non meno che al lègislatore e al filantropo, l'igiene interessa all'economista · e al sociologo, poichè Ja forza muscolare e nervosa rende il lavoro efficiente, e più fulgida di, 80rrisi e di promesse si· schiude dinanzi ai popoli gagliardi e sani la via del trionfo. Se tendenza unanime dei nuovi tempi è l'innalzamento graduale delle classi umili, balza di colpo da~· vanti agli occhi l'importanza dell'igiene sociale. L'igienista cospira col riformatore alla redenzione delle plebi, e dall'attuarsi dei suoi consigli ·dipenderà in parte la formazione dei liberi, coscienti, baldi op8rai del futuro. - * ·Y.- -::_. Orbene rn~ssuna disciplina forse, piu dell'igiene, è trascurata e sistematicamente violata. Molti scendono . nel sepolcro ignorando dell'igiene persino l'esistenza; altri ostentano per le sue norme un signorile disprezzo. Frattanto si moltiplicano nel corpo sociale gli effetti deleteri, che dalla dimenticanza dell'igienn inevitabilmente derivano. L'affollamento nei eentri urbani; l'ammucchiamento di troppe personè in case, uffici e opifici angusti; la poca nettezza -delle persone e degli ambienti, ci costringono a respirare un'aria contaminata, _che lentamente ci corrode, quando non ci inocula i gerin·i di spietate malattie infetti ve. Tan_te industrie e occupazioni generano infermità specifiche; la lunga filza delle .malattie del lavoro. La denutrizione; l~ sofisticazione ingegnosa degli alimenti, gli stravizi, l'astinenza e l'abuso dei godimenti sessuali, e più ancora lo strapazzo mentale dovuto al sopralavor<?, le ansie e le angosce di una concorrenza incessante affievoliscono il corpo e lo espongono a mille morbi. Si aggiunga che la debolezza e la degenerazione organica non si estinguono colla persona ·che ne è col-
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