640 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E .SCIENZE SOCIALI IJlicato, già da più mesi, un volume del capitano F i naldo Bonatti in torno a IL ROMANZOARTISTmo, che avrebbe meritato più larga attenzione e più cordiale accoglienza dalla critica: e ciò sopratutto ed appunto, perché non si tratta di uno del mestiere, ma di uno che fa parte di quel pubblico colto ch'è ìl vero e legittimo giudice di tutti noi, e che quindi più schiettamente e limpidamente può rivelarcene le complessive i"mpressioni, le tendenze, i gusti, i bisogni. Ed infatti l'Autore, come poc'anzi dicevamo del pubblico, vuole il romanzo oggettivo, il romanzo vissuto, il romanzo, oltre che artistico, quasi scientifico, psicologico e sociologico, morale (mica moralizzante, inten_diamoci: morale, nel senso che tratti e lumeggi qualche problema del sentimento e de11a condotta) cd intellettuale; egli vuole il romanzo d'anima e di ambiente ad un tempo, l'ambiente essendo il maggior fattore dell'anima, e l'anima il piu profondo in- . tcrprete dell'ambiente: insomma il romanzo-storia, il romanzo-documento, come lo fecero e come lo fanno il Balzac e il Manzoni, lo Zola e il Rovetta, il Tolstoi ed il Verga, il Daudet e il Capuana, i De Goncourt ed il De Roberto. Il Bonatti compone cosi un libro molto organico, molto serio, e molto documentato : e le fitte e lqnghe citazioni di cui lo correda, ne fanno una lettura, oltrechè sostanziosa e feconrla di riflessioni, anche piacevolissima e rievocatrice d'antichi e recenti piaceri estetici alti e squisiti. *.,*,. A proposito: ho ricevuta da Luigi Marrocco Diprima la quarta edizione (Palermo, Reber) del sue romanzo LA MOGLIE DI ELIGIO: e, a me che non _lo a·vevo ancor letto, ha fatta un'impressione tremenda:· non lo consiglio, certo, ai lettori di stomaco debole, nè alle_ lettrici di nervi troppo sensibili: lo. consiglio, invece, ai collezionisti di documenti umani, agli stud:osi d'anomalie, di degenerazioni, di brutalità: perchè, da questo punto di vista, è un volume che non lascia nulla a desiderare': ci si sente il vero assoluto, la sincerita senza veli, ed anche, se vogliamo, il be11o, senza del quale siam fuori dell'arte: ma il bello orrido, il bello immane, il bello che_ accappona la pelle. È un Goya della penna, costui : ed j suoi personaggi, cercati e studiati non già nella feccia plebea solamente, ma anche, e sopratutto, anzi, nella feccia borghese, cui la mezza educazione e la mezza coltura imprime carattere ancora più ributtante e piu turpe, son quasi tutti delle vere bestie umane, agitate da istinti atavicamente violenli ed irragionevoli, sfrontate e sguajate Bella parola e nell'atto, trascinate, travolte, spogliate d'ogni gentilezza e <l'ogni. virtù civile, quasi da un fato selvaggio che s'annidi dentro di loro e li~ domini senza reazione. Vinto da una curiosità di naturalista cui nulla deve riuscir ripugnante, ed affascinato dall'evidenza di uno stile che afferra e s'impone, io ho letto .tutto il volume: ma, all'atto di chiuderlo, ho riprovata l'identica sensazione di quando, eterno dilettante d'ogni sorta di studi, ho visitato a lungo ergastoli e manicomi, case di corrigendi e ricoveri cli psicastenici : ali' uscita, sentivo il bisogno d'un grande lavacro del corpo e dell'anima: d' una doccia, d'un bagno, d'un mutamento d'abiti da1la testa ai piedi; e di ritrovarmi subito fra i miei ca,ri, fra i miei amici, fra i miei libri, fra tutto ciò che posseggo e che so di piu bello, di più nobile, di più puro. *.,,. * Sempre a proposito: lo Streglio di Torino mi manda LE MISERIE DI VENERE, del dottor FrHHCf·sco Sturn, in cui sono catalogate, descritte e condannate, non già nel nome vano d'una morale convenzionale e teoretica, ma con la minaccia delle spietate sanzioni della Natura, gl'innumerevoli pervertimènti, le aberrazioni_, le mostruosità, che deturpano, inquinano cd avviliscono la poesia della vita, l'amore. Naturalmente, cd anche e sopratutto perché esso non ha nulla a che fare con la letteratura, io non clarò l'indice di questo libro, scritto « pci soli adulti ))1 nè mi arresterò molto a parlarne : dirò solamente, che è certo dettato da onesta intenzione, e che ben le si attaglia l'epigrafe di sant' Agostino, stampata sul frontispizio: « Se ciò che ho scritto sara occasione di scan<lalo per qualche impudico. costui ac - cusi la sua turpitudine, anzichè le parole di cui fu mestieri servirmi per esprimere il mio pensiero )), Per conto mio, però, devo notare, ed aggiungere, che quattro quinti dei traviamenti e delle viltà di cui questo libro è il triste catalogo, hanno per causa prima e determinante la pessima nostra organizzazione sociale, la miseria e l'abbrutimento da un lato, lo sperpero ozioso e Ja noja corrompitrice dall'altro. *.,,. * E passiamo « in piu spirabil ·aere )) per segnalare, in via eccezionale, una pubblicazione scolastica: eccezione ç.he faccio, appunto ed unicamente perchè, sbolastica nella destinazione, non lo è affatto nelle forme e nel carattere, decisamen~e e simpaticamente artistico: si tratta d'un corso di DISEGNOORNA\1ENTALE in trentadue tavole a con torno e a colori, con ottantasette svariati motivi di decorazione, composte e tracciate dalla professoressa Luigia Roggero, e pubblicate dal Para via: il corso, na turalrnente, è graduato, dalle cosine piu semplici, pur affermandosi nuove, fresche ed originali, fino alle più. complesse, pur conservandosi facili, snelle, e niente farraginose: uno spirito simpaticissimo di modernità, anzi d'attualità, un naturalismo delicatamente stilizzato di forme, tratte con predilezione dalla natura vegetale, presiede àlla scelta dei motivit e dà una bella continuità progressiva a quest'albo elegante; non mancano, naturalm!3nte, tracée residue e reminiscenze abitudinarie di vecchie maniere : rp.a s~ non ci fosse anche questo, sarebbe stato, l'insieme, accolto nelle scuole e premiato nelle mostre, com' esso fu, subito, cordialmente, senza diffirlenze e paure neòfobe? Ma è alle famiglie, che- io vorrei ora raccomandarlo: signore e signorine vi troveranno una guida ai loro gentili lavori: c'é dentro ogni sorta d'inspi- .razioni per ricami, riporti, pirografie, intagli : per copertine, per fasce, per vasi, per cornici, per portafogli, per borse, per sottovasi, per par&.lumi, per ventagli, per cuscini, per tappeti, per pannelli ... *.,,. * Annunzi: DANTe E PIER DAMIANO,di Erm•sto 1\ 11znlonr,, lavoro accurato· ed erudito di ricerche anali tiche; L'IsLAYÌisMo e la LETTERATURAARABAd' I· talo Pizzi ; e la PsrcoLOGIAMUSICALE mia, tre nuovi Manuali Hocpli, ai quali aggiungo, dello stesso editore, un elegante volume di Manfredi l'ol'ena su VITTORIOALFIERI: del Pizzi, è nota la singolare competenza in queste intcreN:ianti materie; del libro mio, élirò soltanto che tratta in altrettanti capitoli successivi, della natura della musica, dei suoi effetti sensoriali, sentimentali, intellettuali e ideali, e del su9 uso pratico, come linguaggio; e rli r1t1ello del Porena, che con poco senti men· o e-,tetico ma con molta dottrina letterarifl, svolge ampiamente il suo tema. Segnalo poi, editi dallo Streglio a Torino, DmcI MoNOLOGllldi Gandolin, tra i quali io preferisco quello « senza parole ))1 per figurazione mimica, del « Signore che pranza in trattoria )> ; e L' U\10RIS:VInO' UN UscmRE, di Lino ]?Hriani, umorismo mesto perchè veramente vissuto, emergente spovtaneo da questa mnnografia psicologico-aneddotica d'una del!~ tante varietà della specie Traoettus italicus: che sfilata di tipi, dal magistrato al. ..la magistratessa, dall'avvocato al cliente, dal giornalista al testimonio, dall'intrigante al curioso ! *...*.Riviste: ho sott'occhio quasi tutta l'annata della quindicinale UNIVERSITÀPOPOLAREdi Mantova, direttore Luigi Moli nari: utile a tutti, utilissima, indispensabile, quasi, oggidì, ai troppi che vivono lontani da ogni ccn tro di cultura, tra volti dal troppo a~sorben te
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