Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 23 - 15 dicembre 1903

\ RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 629 colti vauo sopratutto i frutti e la vigna. La loro sorte, d'altronde, è sempre precaria, perchè essi non possono vendere i loro frutti freschi essendo troppo lontani dai merca~i; essi sono obbligatj di $eccat'li, ciò che ne di- ~1inuisc3 molto il valore. Altre culture sono state tentate I cereali non hanno dato niente; ma i legumi• vengono molto bene, i foraggi artificiali riescono pnre e permettono di allevare alcune vacche. · Altri saggi ùi colonie analoghe sono stati tilntati, per occupare i disoccupati della Nuova Galles e di Qneensland, ma senza riuscire a niente <li durevole. In Vittoria i villaggi comunistici fondati di preferenza JJresso centri agricoli, in cui quegli abitanti possono trovarvi occupazioni nel_le fa~torie, si sviluppano lenta,m~nte e riuniscono, comprendendo le donne e i bambini, circa 10.000 persone. Malgrado il loro titolo, più che delle comunità sono dei letti concessi agli operai (1). Inso;nma, i resulta1i ottenuti dai villaggi cooperativi .dell'Australia del Sud e di Vittoria non autorizzano le conclusioni pessimiste di Pierre Leroy-Beaulieu nel · suo libro Les nouvelles 'societés ar,glo-sa:conncs: ma non è. meno vero che questi resultati sono lungi da essere decisivi e tutti sottoscriveranno a questa conclusione di Retin nel suo coscienzioso studio <lella Législation oiivrière et sociale en Aiistralie et cn Nourclle Zélancle: <e L'esperienza dei villaggi ha mostrato una volta di più, come sia difficile popolare le campagne, gettandovi tutto ad un tratto una masea di operai urbani ». . Come stupirs·i, del resto, che degli uomini abituati ad abitare delle città, non abbiano alcuna esperienza della vita rurale, si ~trovino alle prese con tutti gli osta coli che loro, oppone una natura ostile, s'adattino malamente e delle condizioni d'esistenza assolutamente nuove per loro! Ma è altrimeµti - è la terza categoria dei tentativi di cui noi dobbiamo parlare - nei casi, del resto eçcezionali, iu cui i capi d'industrie, che trasferiscono i loro stabilin1euti in campagn..1, prendouo, nello stesso tempo, le misure necessarie per condurvi il loro persouale urbano. Le due esperienze più caratteristiche che sono state fatte in questo senso, sono quelle dei fratelli Cadburg di Bourneville e dei fratelli Lewer a Port Sunlight. Noi abbiamo già detto che nel 1887, i signori Lewer, fabbricanti del celebre sapone S11nlight, traspOl'tarono la loro officina, che staYa prima a \\'arrington, in una regione pnnuuonte rurale, lungo le- sponde del Merse~,, a circa 7 miglia da Liverpool. A questo scopo compra- . rono 56 acri di terreno, di cui 24 erano destinati alla fabbrica e alle sue dipendenze e 32 atl_un villaggio per la popolazione operaia. A poco a poco, furono fatti nuovi acquisti, e attualmente Port ·su nlight ba una superficie totale di 230 acri, di cui 90 sono destinati alle officine e 140 alle abitazioni degli operai. Le de. pressioni del terreno che erano coperte durante l'alta marea, sono state colmate e con verti te in parchi o in stands pel g_iuoco. Un certo numero di edifici pubblici iouo stati costruiti, per le scuole, per le biblioteche o sale di lettura, per luoghi di riunione, per l'albergo che serve nello stesso tempo da ,yaffè. anLi-alcoolico. Il resto del villaggio si compone di appezzamenti di (I) Vedere snlle colonie operaie in Austrahlsia, oltre il libro di l\fetin, .I.iegislation oiivrière et sociale en Austrcilas-ie et en No1ivelle Zelande. Parigi 1901; dal quale noi abbiauo tolto le precedenti informazioni, a.nelle il rnpporto di L. Vigoureux, nel Bulletin du Musée social del marzo 1900. terreno circondati da giardini, pei quali i proprietari pagano annualmente 3 sh ogni 10 pertiche di terreno. Le spese di fondazione di ·Portù. Sunligbt si bono elevate a 350,000 lire, comprendendo le spese per l'acquisto dei terreni, la costruzione di edifici ed abitazioni, Ja creazione di parchi, il mantenimento , delle strade. Questo capitale, essendo stato dato dai signori Lever, non dà alcun interesse; ! fitti sono. calcolati in modo da.·coprire soltanto le spese di mantenimento, di riparazione e le tasse da pagare allo Stato ; essi erano in principio di 3 scellini per settimana, sono oggi di 5 scellini, e secondo i calcoli che sono stati fatti dovrebbero elevarsi a 8 sceilini e 30 per dare ai fondatori il 3 010 d'inte~esse e il mezzo per 100 per l'ammortamento• II villaggio di Bourneyille è stato creato in condizioni analoghe. Yerso il 1896 i signori Cadburg, · fabbricanti di cioccolata, trasportarono i loro stabilimenti da Birmingham a Bourneville, a quattro miglia dall'agglomerazione industriale. I loro 3400 operai continuarono, durante un certo tempo, ad abitare a Birmingham e ad andare al lavoro a Bourneville; rua i padroni avendo fatto dono ad un corpo di fide-commissi d'una proprietà, che si•è valut~ta 4.500,000 franchi, per edificarvi una. città campestre (Garden City), una serie di stabili sono stati fabbricati su quel terreno. Hourneville comprende presso a poco 132 ettari ::.ui quaJi vi,vono circa 2000 persone, di cui la metà, forse, lavora a.Ila manifattura Cadburg. Circa 400 stabili si sono costruiti ed essi occupano coi servizi pubblici presso a poco il terzo della superfice totale. In ogni casa v'è uno spazio libero che equivale a tre_ volte la superficie fabbricata. Dietro ogni casa si estende un giardino di legumi, cou alberi .da frutti come meli, peri, prugne; sul davanti vi sono giardini di fiori (1). Si vede che -a Bourneville, come a Porth Suniigh t, il ritorno alla campagna è, nello stesso tempo, un ritorno parziale all'agricoltura, o piuttosto all'associazione dei lavori agricoli accessori coi lavori industriali, che restano la sorgente principale dei redditi degli operai. Tanto nell'uno che nell'altro caso, una delle condizioni del successo• dell' èsperimento è stata l'iniziativa dei gr~ndi industriali che hanno prelevato, per la loro politica sociale, alcuni milioni sui profitti che dànno loro imprese eccezionalmente prospere. E' ancora all'intervento capitalista che fanno appello i fondatori della Garden City A.ssociation (?) costituita recentemente, a fjne di provvedere alla creazione di « città campestri » analoghe a Bonmeville e Porth Sunlight, ma su di una scala p:ù vasta e senza il carattere esclusivamente padronale dI queste due istituzioni. Questa associazione propone di compra.re, al prezzo che si paga il suolo arabile, 40 lire per acre per esempio, una vasta estensione di terreno rùrale (6000 acri), e.di fondare su di essa, una città campestre (Garden City) · che conservi i vantaggi della campagna, ma che sia, provveduta dei perfezionamenti tecnici e delle attrat~ tive intellettuali della grande città. Da.l punto di vista :finanziario, il denaro necessario sarà fornito da una emissioue d'azioni e di obbligazioni, portante dividendi e interessi a un tasso fisso e limi- (I) Bourneville. Città campestre. Revue municipale, 25 gennaio 1902. Vedere anclie The British Samitarian, voi. I, n. IO, maggio HJ02. 12) Head Office; 77 Chancery Lavne, London W. C.

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