RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 609 dendo le 1000 lire tra le scuole di chimica, di fisica, di scienze natura.E e di scienze esatte, ognuna d'esse possiede 250 pesetas, e nella ~c_uola per e_s. di chimica, questa grossa somma d1v1sa nelle sei branche che la costituiscono da a ognuna d'esse come sussidio governatjvo 60 pesetas. E questo non è che un esempio di una situazione generale. Le scuole primarie non stanno affatto ·meglio: quest'anno 3200 scude elementari dovranno star chiuse plir mancanza di. maestri o di· danari : parecchie centinaja poi di maestri percepiscono l'incredibile somma di sedici centesimi al giorno. E con tutto ciò. il governo ha •ridotto an·che quest'anno di 800,000 pesetas la cifra di 11 .milioni che, sur un migliardo di spese e con-- tro 72 milioni .pappati dai preti, sono destinati alla ·Pùbblica Istruzione. Tale la condizione materiale della Spagna, senza bisogno di caricar. le tinte già tanto oscure. E i partiti? tutti ricchi di· palliativi ché lasciano il corpo più malato di prima, fin Canalejas che teme di dire intera la verità. I repubblica11i e i socialisti comprendevano ·la situazione, ma troppo profonda era la scissione, specie repubblicana, per poter da essi ottenere una proficua propaganda. Scrisse nel 1902 R. Altamira, prof. all'Università di Oviedo : « Quanto ·ai repubblicani· è un fatto che · ogni giorno sono di •più, e ogni giorno valgono di meno. Ogni volta che discorri. con un liberale-dinastico o con un borghese neutro, finiscono per· confessarti che la repubblica non li spaventa, che anzi la vedono con simpati.a e_ l' appoggerebbero. - Organizzatevi, unitevi - dicono ogni dì .ai repubblicani, ma i repubblicani sono sempre piu divisi e nel maggior numero hanno per ·duta la fede nella loro causa, se non l' amore per essa. ·E cià:·dipende da questo che il programma sto- ·rico ·dei. repubblicani s' è esaurito e non riescono ad - ·accordarsi per formulare un programma nuovo di atfermaziçme _comune che sia come l'agglutinante di elementi dispersi, e riconquisti al partito la simpatia .e l'appoggio della massa operaia. » Ma sotto lo sti- ;molo del dolore nazionale anche la sparsa famiglia repubblicana doveva unirsi, fondersi e con voce eroica dare il grido_ di guerra a:lla monarchia. Ciò accadde il 5 gennaio 1903. * * E' in questo giorno che a Castellon de la Plana si tenne il grande meeting dcli' Unione Repubblicana, dove Salmeron fu proclamato capo del ricostit~ito par.tito re!)ubblicano. Professora di metafisica all'Università di Madrid, dopo la morte di Castclar e di Pi y Maro-ali, era egli 1' unico che potesse imporsi · alla grande massa e riunire le sparse fazioni in un intento comune. Nel suo discorso trR-tteggiò il nuovo .programma: disse che l' ora presente è ora di lotta e che solo nella Repubblic.u potrà la patria rialzarsi. Circa al problema religioso, descritta la situazione dctcrmina,ta in Ispagna dal clero, affermò la sovranita dello Stat0 fino a giungere alla dissoluz.ione delle congregazioni• religiose, senza giacobinismi e instaurando « una r~ligione di verità » che dièhiari sacra e inviolabile la coscicn?:a infantile e giovanilé. Sulla questione del regionalismo e del federalismo, ricordò che l'unità dello Stato ha per attributi indispensabili le unità legislativa, giudiziaria, finanziaria e del sistema di difesa nazionale : nessun attentato dcv~ farsi a queste quattro unità, base d~ll' unità dello Stato in Ispagna. Circa la questione finanziaria, bisogna sopprimere le imposte inique e regolarizzare il si_stema fiscale in modo che il peso dell'imposta graviti sui grandi capitali e sui latifondi. Spariranno le frontiere che dividono in due Stati la penisola iberica e le classi operaie troveranno nella repubblica il i1ecessari0 e doveroso miglioramento intellettuale e materiale. La soluzione del problema sociale è ccmonista » e non deriva che da una sola forza, dal lavoro. E il problema del lavoro non sarà mai rivolto a base di mausers, come vorrebbe Silvcla, ma i lavoratori penetrati dallo spirito di giustizia devono mostrare nella loro condotta il senso del progresso col sacrificio e rendere la proprieLà diritto del lavoro. Il rumore suscitato da questo discorso fu immenso e subito tutte le fazioni repubblicane 1:1,derironoall'Unione, solo non aderirono i pochi repubblicctni cnsi · detti ministeriali, che ammettono possibili le magginri rif~rme anche in monarchia - e pour ca11se - e per il momento i repubblicani federalisti seguaci di Pi y Margall, il cui programma esposto il 22 giugno 189-1 rende impossibile la loro adesione al programma unitario di Salmeron. E in nome loro Juan Pedro, nel Nuovo Regimen del 10 gennaio, dichiara va che « vclere la disparizione del partito repubblicano fédcralist.a è Yolere l' impossibi-Je, perchè i federalisti saranno sempre e dovunque federalisti ». E a questo proposito devo notare come in Italia, come dovunque ali' estero, si confonelono i catalanisti con i repubblicani federalisti, mentre i primi non sono affatto liberali, ma appartengono ai reazionari della tinta più nera. El Pueblo, giornale _federalista e organo òi Blasco Ibanez, osserva va nel 1901 . che « il trionfo .i.leiregionalisti catalani sarebbe un male per la grande patria e per la piccola, pcrch' essi non · riconosconn nè l' autonomia individuale, nè la municipale. Qua.si , tutti sono clericali, il che aliena da loro le simpatie degli operai catalani, dei repubblicani, ·cioè di molli .federalisti. (1) E' vero che alcuni gruppi repubblicani federalisti di Barcellona ccc. sono alleati con uno dei gruppi catalani, ma ciò risiede nclla credenza oinella 'speranza che l'appoggio dei catalanisti renda più possibile il trionfo del federalismo di Pi y Marga]!. Circa ai rapporti coi socialisti, anche qui si manifestarono due tendenze: <la una parte Iglesias, presidente del Comitato del Partito socialista operaio, osteggiava con ogni possa i repubblicani te Altamirl'l, già cit., dice perchè sin allora non aveano saputo dare un carattere sociale alla loro propaganda), con - tro i-quali scrisse parecchio, tentando di disinteressare il proprio partito dalla questione politica, ma d'altra parte più di 80 società operaie socialiste aderirono tosto ali' Unione Repubblicana e poco dopo. ponendosi direttamente contro Iglesias stesso, i so- ' cialisti operai votarono l'alleanza, tanto più che Furnémont prima, e poi recentemente Bcbel, scriveva che « il partito socialista deve aiutare i partiti borghesi quanto si tratta di conquistare un miglioramento politico ed economico » e aggiungeva « esser u tilc ai socialisti spagnuoli, dato il ritardo della situazione politica di Spagna, di prestar ·soccorso ai partiti avanzati )). ÌV1inimosoccorso, del resto, perchè il partito ~ocialista, fuor che in certi centri operai come Bilbao ecc., è affdtto minuscolo. Un grande aiuto, invece, specialmente morale, veniva dai repubblicani portoghesi entusiasti del programma di Salmeron che saùciva la distruzione delle frontiere tra Spagna e Portogallo e la .fusione dei due popoli in un solo popolo iberico. Soltanto le due · monarchie possono desiderare la continuazione dello stato odierno, << ma ciò che noi vogliamo è la fusione delle anime: e il nobile popolo portoghese non avrà nulla da temere dalla Repubblica spagnQla. perché voi dovete la vostra sicurezza personale alla Repubblica portoghese. >> Cosi Salmeron salutava gli studenti portoghesi venuti a Madrid ad applaudirlo (1) Anzi Almirall, dopo aver definito il catalanismo « l' ultima eYolnzione del cadismo -catalano » scrisse (I~02) clic il calalanismo è « uno slrnrncnto di 1·cazionc cont,·o ogni idcn modcr-na cd espnnsiva Laido nell'o1·dinc politico cl1e nel sociale e nel religioso>>. \ ,
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