RIVISTA POPOLARE E DI POLITICA, LETTERE SCIENZE SOCIALI 607 finora infierire colà un anticlericalismo feroce che brucia i frati e i conventi, fa sparare su le processioni religiose e insultare gl'idoli cristiani: pure, come dovunque, il dimostrante non sa spesso colpire il male alla sua radice e volgere le sue armi contro le istituzioni dinastiche che permettono il dominio gesuitico, ma s'arresta alla superficie e batte il prete perché lo vede prirno e immediato autore della sua miseria. E infatti noi lo vediamo despota ovunque: nell'esercito ogni primo v~nerdi del me-;e gli ufficiali della guarnigione di Madrid assistono alia comunione in uniforme nella cappella dei gesuiti e, benchè i regolamenti lo vietino, molti d'essi depongono in segno di rispetto le armi all'entrata. Un gesuita, Fra Riel, detto lo Sparviere del Perù, percorreva le vie di Madrid· scortato da guardie reali, suoi adepti : $Otto il suo impulso i soldati frequentavano il convento di Via Isabella e si davano a lavori certo non mili- . tari, come il far da portieri, aj utare in _cucina, far da buffoni ai frati dopo il pranzo. E la voce pubblica disse che questi soldati ricevessero pure nel convento la visita dì dame devote che venivano a consolarsi delle pratiche troppo uniformement~ {llistiche dei loro mariti. Un colonnello d'un reggimento a Madrid, parlò in una allocuzione ai soldati, ricordando loro il giorno della prim·a comunione, ·« quando ricevettero ginocchioni nel pane degli angeli, la carne adorabile e il sangue prezioso del Salvatore ». « Abbiate della fede: Dio vi colmerà di allegrezze e vi ricompenserà di esservi avvicinati ai suoi àltari, come cristiani, all'altare della patria come soldati, giurando di restar fedeli al divino Gesù e al vessillo della patria >>. Guai se dovessi continuare nell'esposizione di simili fatti che raggiungono - quando non ci si voglia permettere il lusso d'una santa indignazione - il grottesco: vediamo d'altra· parte le sedi vacanti esser concesse ai monaci cacciati dalle Filippine e da Cuba; v.ediamo gli Assunzionisti espulsi di Francia installarsi .a Barce1Iona, i Certosini a Tarragona, altri altr,we; li vediamo ottenere la destituzione di un colonnello colpevole d'aver desiderato che il re segua le tradizioni liberali del padre; ignoranti (1) e retori tengono in loro mano la gioventù nelle poche scuole che frequenta. Il bilancio di Spagna considera le spese a circa un miliardo di pesetas: di queste tra i 41 milioni ingcritti al bilancio di culti e i 31 milioni sparsi negli_altri bilanci sempre per spese religiose, sono 72 milioni di peseias che la Spagna paga per aver la gloria d'essere un paese cattolico e di guadagnarsi le gioie del paradiso. E dalle statistiche ufficiali si ha come nel 1886 i religiosi e le religiose sommassero a 19,900, e nel 1900 a 55,000: tutta questa enorme congerie di frati .,, e monache insegna per lo più alla gioventù spagnola! E il governo stesso ne patisce: ne sia a capo Sagasta lo scettico, o Villaverde o Silvela 0 altri, è sempre il gesuita che domina untuoso e sucido, spingendo sempre più la nazione a rovina. E le cagioni? Varie: prima di tutto la pressione della monarchia abbandonata ai clericali o per convinzione o per timore, poi il dominio privato che nelle famiglie borghesi ha il prete, poi l'abbondanza degli elementi aerivati dal carlismo e dall'antico modecatismo che esercitano una forte influenza sia per le alte cariche che continuano ad occupare, sia per il nepotismo che .. (I) È recentissimo il seguente fatto scandalosamenLe piacevole, narralo dall'Européen: ad un allievo liceale, proveniente da una scuola di gesuiti fu chiesLo dalla commisBione esaminatrice: Che cosa è un decimetro f - senza poter ottenere risposta alcuna. I gesuiti protestarono affermando che tali domande non sono comprese nei programmi e inolLrarono reclamo al min'slro. eser.citano, giovandosi spesso delle armi di quella monarchia che ostentano di combattere. E altra ragion~ dell'assoluto dominio clericale è che coloro che fanno parata di radicalismo nei discorsi, nei loro atti vanno con la maggiore sommessione e allevano , i figli negli istituti clericali: vuoi per paura dello scandalo, vuoi per paura delle ciarle accarezzano il clero, lo rispettano e lo temono; fanno il giuramento religioso negli atti g"iudiziari, non si sposano civilmente, non rifiutano l'introdursi_ nelle loro case di religione, non si fanno seppellire civilmente, ascoltano la messa. Sanno che la prima educazione deve farsi nell'àmbito delle famiglie, ma lo dicono fuori della propria e permettono alle loro donne una sornmessione fanatica al clero che incatena le co<:cienze e la ·volontà ai dogmi chiesastici, le asserviscE} al prete che fa sparire gl'interessi rli ciuesto mondo, _spezza i legami, oscura le virtù. E le· maggiori- vittorie del clero sono appunto presso il focolare domestico e nel feroce antagonismo che il prete con arte gesuitica suscita nelle famiglie: sparisce la sposa, sparisce la madre e si ha solo una creatura suggestionata e odiç,sa. E H povero marito, se pure esso non cede al prete, lascia correre per la sua tranqui11ita.e per la pace domestica. Tale divisione scoppiò più acuta all'epoca delle ultime elezioni legislative; a Bilbao, p. es., fu eletto un deputato clericale, ma fu quivi che·un gesuita eccitava il popolaccio a uccidere uno che avea gridato - Viva la Repubblica! - che predicava lo sterminio dei liberali e spargeva un opuscolo tra le donne ingiungendo loro di tutto fare per il trionfo del clericale Miquijo. E si vide, tra mille casi consimili, un borghese liberale dare 500 franchi per la candidatura liberale e sua moglie, all'insaputa del marito, versarne 10,000 nella cassa dei gesuiti. E a Bilbao la Cassa di propaganda delle società cattoliche femminili conta un milione di lire che servono per la lotta contro i liberali. Dinanzi a questa onnipotenza che cosa sono e che cosa fanno gli altri partiti? Esistono i cosidetti partiti liberali dalle innumerevoli gradazioni e ·dalle svariate divisioni che li indeboliscono e li riducono di potenza di fronte alla compattezza clericale. Ma bisogna notar anche questo, prima, come ho già ac~ennato, sembra quasi che essi abbiano paura 'di fare una decisa lotta alla chiesa, perché alle loro parole di fuoco non corrispondono quasi mai gli atti clella vita; avviene poi che mentre i partiti liberali hanno la maggioranza nella massa politica spagnola, i cl-ericali possono movimentare tutto l'enorme numero di spagnoli che non s'inquietano e non. si occupano espressamente di politica, sia giovandosi di danari che ad essi non mancano, sia sfruttante il sentimento d'autorità che in menti piccine fa ognora grande presa, sia spaventando coi castighi celesti e colorando neramente la situazione, dopo una probabile vittoria liberale, per cui il popolo ancora si scuote alla minaccia <livina, perché non per nulla sono passati venti secoli di cristianesimo sui cervelli e sulle coscienze umane. Aggiungi che la mancanza. di compattezza nei partiti liberali viene a detrimento della propaganda anticlericale che potrebbe fare; cosi il partito liberale dinastico che fino alla sua morte fu capitanato da Sagasta e ora dal senat0re MonteroRios non fa affatto paura alla chiesa. 1· suoi adepti, anche se non credono ai dogmi e se non praticano i riti, hanno il rispetto del prete se non come potenza di verita, almeno come forza politica· e come mezzo di governo e favoriscono i monaci e i preti secolari, indifferenti, se non compiacenti, a1Ie loro intraprese. Cosi Silvcla, cosi Villaverde, cosi Montero-Rios, il cui ideale sarebbe di accordare l' indipendenza dello Stato e la libertà politica del cittadino con i saeri di-ritti della religione cattolica e l'indipendenza della
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