RIVISTA POPOLARE bI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOO1At1 557 grave, ed a differenza di quanto egli crede, invece di. diminuire avreble aumentato le difficoltà, perchè tutti i ban::hieri grossi e piccoli sì sarebbero colle• gati contro l'agenzia. D'altronde un'agenzia, .comunque costituita, ttvrebhe avuto sempre maggiori. difficoltà di penetra~ione che una banca esistente e gia funzionante. La legge consente lo impianto di agenzie quando ne. fo.sse dimostrato il bisogno, e se ciò si verifì- · casse non mancherebbe il Banco di avvalersi di questa facoltà. . Nell'articolo si dichiara di nessuna importanza e di ness.un pratico .bei;ieficio iI serv_izio che il Banco rende agli emigrati col rilasciar ch,ques in dollari. A parte la ragione di affezionare al Banco fin dalla partenza gli emigranti e di dar loro le norme e gli· indirizzi per la trasmissione dei rispttrmi in patria, sta il fatto che con questo metodo si sottrae l'emigrante da ogni abuso e da· ogui angheria nel cambio della moneta allo sbarco in A meri ca, dove profittando della ignoranza dei nostri .emigranti si imponevano loro alte ragioni di cambio. Lo si garantisce infine contro il furto e _la perdita del giuoco a bordo. Persona autorevole in cose di emigrazione e che ha assistito più voi te allo sbarco dei nostri emigrati a New York, è prima e dopo l'adozione del rilascio degli chèques, osserva che il. Banco con questo rilascio ha reso µn' importantissimo servizio agli emigrati; in poco più di un anno sono stati rilasciati agli emigrati in partenza dal solo porto di Néip~li ben 36,000 chèques per una somma complessiva rli oltre lire due milioni. · Il Di Palma vuole sollecitudine nelle trasmissioni ed esorta il Banco a seguire il sistema di altri banchieri che rimettono, egli dice, il danaro agli emigranti con piena soddisfazione loro e dei loro clienti. Se con ciò ha voluto alludere al modo di trasmissi·one del danaro in lettere raccomandate, dobbiamo rilevare che la legge· fissa un mezzo anche più semplice, oltre più sicuro, quello di un vaglia per gli emigrati che il cot·rispondente rilascia all'emigrato e che questi invia ai parenti che àllo arrivo può essere esatto presso tutti gli uffici del Banco, presso quelli della Banca d'Italia e del Banco di Sicilia, presso tutti i corri~pondenli del Banco e presso tutti gli uffici postali. Uemigrato invia al parente il vaglia che è un titolo di credito verso il Banco mentre gli altri banchieri non danno ali' emigrato che un semplice avviso. · Il vaglia può, appena ricevuto, essere presentato per l'e!'3azione, mentre nel primo caso il parente deve attendere l'invio della moueta dal Banchiere incaricato in Napoli. E questo; a parte ogni considerazione di sicurezza. · Opportuna è la. osservazione suUa pubblicità da dare alle disposizioni di legge; su questo punto non è possibile .entrare in particolari, e molti desideri manifestati dall'articolista sono già soddisfatti, ma non bisogna dimenticare che bisogna distruggere tm passato, mettersi al po8to che già altri occupano e lavorar, sopra persone che nella grande maggioranza non possono essere persuasi a mezzo di lettura. Quindi, il lavoro, per riuscire deve essere necessariamente non bre·:e; parlar;j di insuccessi è ;:Ìnticipare un giudizio per ora almeno non esatto. L UiGI MIR.A.GLIA. Rivista delle Riviste MAGGWHINO ~"ERRARIS: La situazione finanziaria col bilancio 1902-903.- L'esercizio 1902-903 chiuso il 30 giugno fu il più brillante che la storia finanziaria del Regno ct>ltalia ricordi. Esso ha non solo raggiunte, ma anche superate le nostre previsioni esposte iu quE>sta Rivist<i il 16 geun. e il 16 febb. L'avanzo contabile sarebbe di 107 milioni. Le entrate principali crebbero di 4ì,561,000 lire, così distinte: en t.rate di verse i3,319,00 J; prodotto de dazio sul grano 24,242.000. L'aumento di oltre 2J milion nelle entrate diverse - escluso il grano - prova 1.! vera potenzialità della nostra finanza, e dimostra q uan t'i siano infondate le affermazioni dei soliti critici e pes 0 simisti, second0 i quali il migliorainento della fì.uan~ait:dkna di1Jeutk t}U:.tsisolo dal. grano. Tu1to sornmato 1 ad11nqne. o 1ledotte le minori entrate, pagate le costruzioni ferroviarie tol movirn....,nto dei capitali, l'avanzo effettivo di circa 100 milioni lascia a disposizione del Tesoro circa 70 milioni. I risultati brillanti, che si sono ottenuti dimostrano cli.f', indipendentemente dal grano, il uostro bilancio presenta ora una disponibilità. reale di una trentina di milioni, dopo pagati gli ammortamenti e le ferrovie! Questa disponibilità tende a ere~ scere di anno in anno, alla sola condizione di frenare le spese. Ponendo a riscontro dal 1896-97 al 1902-90'.i l'aumeuto delle entrate e delle spese, si. trova che il primo uel totale fan di 176 milioni e il secondo di 105. Escluso il gra,no l'aumento delle entrate si ridusse a 115 milioni; perciò una media annua di aumento. di 19 milioni con mia media di aumento delle spese di 17 milioni e mezzo Da ciò si vede che l'aumento della spesa corre dietro continuamente· all'aumento dell'ent.rata, as sottigliaudo il margine delle risorse necessarie a grandi riforme economiche e finauziarie L'aumento totale della spesa di circa un centinaio di milioni in cifra tondain sei anni ...,..r.appresenta due volte il beneficio che si può ricavare dalla convershme della rendita, senza che ]a somma, inge11te sia stata li volta alla soluzione di qualche importante problema della vita nazionale. · I risultati otteu uti sinora conf'er111auo e superano le nostre previsio11i, cl.ie furono derLse come ottimistiche, e autorizzano a ritenere che i :{o milioni all'anno di eccedenza aumenteranno grazie al continuo avanzo <lelle entrate sulle spese e della conversione dtlla rendita, che, senza fretta e senza combinazioni artificiali e costose, gioverà pure compiere a tempo debito. Le risorse derivanti da queste due grandi sorgenti - avanzi <li bilancio e conversione della rendita - devono essenzialmente condurci alla soluzione dei problemi più urgenti, quali : 1° La riduzione graduale· delle imposte più gnffose 1':opra i consumi popolari e sul movimento economico del paese -· come il· sale, il petrolio, le tariffo postali e telegraficbe ecc. secondo il programma da noi svolto in Popolo smunto. 2° La dotazione -di servizi pnhblici del tutto deficienti, come le ferrovie, i telefoni, la pubblica sicurezza, la via,bilità, fa navigazione inter1iu, i serbatoi d'irrigazione per le camp.1gn·e del Mezzo~ giorno ecc. 3° L'attna,zione di una seria politica di lavoro mediante Ja riforma agraria, la riforma ipotecaria e l'organizzazione del credito produttivo, a benefizio sopratutto delle provincie meridionali. 4° Il miglioramento dell'istruzione popolare e professionale,che versa in condizioni vergognose, indegne di un'Italia libera e civile. (Nuova Antologia - :16 ottobre). ~ Victor Berard: Roma intangibile. - Senza Roma, non v'ha Italia una e indivisibile: vi sono delle Italie, dei regni italiani·; non v'è unità italiana. Senza il ponte di. Roma, la gente del Nord e del Sud non potrebbero comunicare, ed essere in contatto. . Nou è soltanto il vago ricordo dei secoli trascorsi e delle glorie disparse, che fa di Roma la testa della na · zione: è la chiara coscienza dei bisogni presenti, la pressione delle necessità eterne, gl'interessi più urgenti della vita quotidiana. ~ Prendete la carta geo_grafì.ca, e seguite le vie che da 1 n~d e dal sud convergono, e in ogni tempo hanno converso, verso questo ponte di Roma. A tutte queste vie transital-iane la traversata di Roma fu serupre in- -
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