Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 20 - 30 ottobre 1903

548 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI di recidere i uervi alla gra.n<le e complessa azione de' pnrtiti;-:- ma nessnno sogna più nna falcidfa., mrn delimi· tazione (lualsiasi del mandato pa,rlnlllelltnre rispetto alle batta)!]ie legislative del Pac~e - qnella che io ho chialllat.o la emipìegin. politica nel P:n·lamento nazionale, e l' on. Cola.jan11i il braminismo a scartamento ?'Ìdottn ! Il dibattito su lit pal'tecipaidoue alle elezio1ii <1elln, Dieta prussiana fu l'ulti111a controversia in materia di t,ittica ostensionista; - e :inch'essa, dice K11rt Eisnn·, terminò con la vittoria del laYoro positiv<>, Bebel e Liebknecht. Ricordo la sotWe punta <1i ironia, on de il Ghisleri ha cercato scalfì re ln mia cìtazione del Beb<.,l· - ma, <·aro il mio Ghisleri. io non potevo evocare dalla ·cl'lvenrn, a, pochi passi dal polo australe, il paleontologo Peppantonio del De Meis ! Allegai l'autodtù. del B0uel - percbè <'gli è un gran<le com battente p0litico e, a gindizio del Mommsen, il cervello piÌl forte del rnondo politico terlesco: devoto al postulato n"'p11blicano del pa,rtito socialista iu GPrrnauia, e nn Yecchio e deciso eisenechiano, cioè astensiouista l)Oi, per la forza in com uen te della ragiou politica, costretto a sostenere che l'azione de' partiti, a mezzo de' loro rapprP"enhrnti 11e' Parlamenti, non dev'essere limitata al controllo e alb propaginda., come sno!la l'online del giorno votato nel Congresso di Rimini ; - ma <lev'. essere Pste,;o n, tutto quanto il lavoro politico nf'll'ambito delle ist.ituzioni vigE:-11ti e a tutte qnaute le batta.glie legislatin,. Onde egli-<)trnndo in. Gerrna11i:-1 i _co,-idetti Giovani si staccarono <la lui, allegando che l'attivit:ì. parla111e11taro -J;Jongiova a nulla e che Ri debbono invece prei:>nraro ]e masse, come Ri dice anche tra noi, nuicamente alla rivo)nzione e alla diRt,rnzione dell'or<line attn:lle il Bebel determinò una, correllt-c illnrninata e gnglfar<la uel partito della <lemocr zi,1 f-oci:tle. per sceni.lere, nel. l'a,gou~ clelle lotte 1i:trlamcntari cot,idiane. e pnrtt1cipure con propo,.:,t<', t>,nendnf!1~nti, ecc. al trionfo de' prindpii e degl'istituti liuernli nel carnpo dell'economia e della politkn. · Ed anche l' e,,empfo del Lieblrnecht è tip:c 1. Nel 18W, clinanzi :t<l 1111Circolo operaiO'democrnt.ico di Berlino, egli sostenne che H socialismo non è più nna quistione di scienrn, mci se1nplice11iente itnci qiiistione di .fi1rza, che non pitò essere nsoltda in 11,n Parlamento, mri solta,nto 11.ellastrada) siil cainpo cli ba.ttagliri, come ogni altra qitist1111.J,e diforza - è combattè vigorosamente l'idolatria del su1fi.-agio universale - perclu\ separato dalla libertà civica, senza la libertà della stampa, senza il dritto <li associazione, sotto il <lominio della sciabola <lei poliziotto e del soldato - il wu:ffragio universale non può essere che il giocattolo e l' istrumento dell' assolutismo - pur riconoscendo che è la condizione fondamentale dello Stato democrcitico e dello Stato democratico socialista. E fu allora che egli, contro BebeJ, pronunciò le parolo: - « I principii sono indivisibili: o si profe~sano integralmente o integralmente si sacrificano. La minima concessione del principio è il ripudio del principio. Chi discute co' nemici: parla.menta - chi parlamenta, pat, .._ teggia ! -» Ma per una evoluzione parallela alla pratica reale del partito - come acutamente nota il Milhaud - le idee del Liebknecllt si scostarono progressivamente dalla concezione politica, cui aveva inneggiato ne] 1869; e al Congresso di Erfurt, nel 1891 - quando la direzione del Partito, pur non battendo le mani al vollmarismo, si contrappose alla corrente, che voleva far macchina addietro e tornare alla politica puramente critira e negativa delle origini - difese èontro i Gioi·ani, la tattica del Partito: dimostrando che non bisogna condannl'lre il sistema parlamentaro - eh' è il sistema della rappresentanza popolare - e che, se gli effetti non rispondono, la colpa non è del sistema parlamentare; -- ma è la conseguenza di questo dato òi fatto: che 110i non abbiamo ancora nel paese, nel popolo, la potenza necessaria. E al Congresso di Amburgo - nel J892 -- a chi lorimproverò d'aver mutato opinione, rammentandogli la conferenza di BerJino nel 1869 risposo: - « Ebbene, sì; io mi confesso colpevole: sono oggi, recisamente, un op.:. portunista (Rechnungstraeger) perchè io conformo ]a mia azione alla vita.» E soggiunse: - « Quelli i quali vogliono che noi ci comportiamo altrimenti, che abbandoniamo il terreno pratico e che la nostra attività sia puramente teorica _;_ costoro vogliono che noi riontriamo uel guscio del nostro uovo, da cui siamo ben usciti da gran tempo. >> Qui il Congresso plaudì e il Liebknecht con1inuò: - « Chiunque Hon vuole che noi siamo un partito, che dimora in Nuageville, o guarda dall'alto della luna le cose <1ella terra, chiunque vuole che noi siamo pratici. <leve riconoscere che la nostra tattica à buona Noi J?-0nsiamo un Partito che lJasseµ-gia negli spazi aerei, noi lottiamo su la terra, e combattiamo con le ·n rmi che abbiamo : non com battiamo con ·frasi, con ~eoriche senza vita; ma con le armi della pratica. con argomenti che at.tingiamo al le circostanze Questa è la t-attica necessaria del partit0 - tattica infinitamentepiù rivoluzionaria che ron la tattica deUafrase.» Ed anche qni, dopo vi vissi mi app.lausi e movimenti diversi, l'eminente socialista. proseguì: - « Sì, o compn,gni: chi non fct n1,illa (io F ho già detto in un Congresso precedente) e non ha nella bocca se non frasi rivoluzionarie, come l' olandese Nieuwenhuis, costui è ben a posto per gin- <.licare e condannare. Chi· non fa nulla non commette peccato. Ma clii si muove ..... flÌ, può ben cadere in errore, scagliare un colpo a vuoto, non parare una botta; ma ogli è nella lotta - e questo è qualcosa di più che fare delle frasi. D Il trionfo dell' azione parlame_ntarein Germania. Il Milbaud nota che l'azione parlamentare pratica ed immediata, del partito socialista tedesco - nella sua i,;toria dalle origini sino al nostro tempo -- ba, nell'insieme del movimento, progredito sempre. E questo è nno de' tratti essenziali dell'evoluzione sua_ Ci 'sono state contraddizioni e conflitti: a' Congressi di Erfurt e di Berlino, Bebel e Uebknecht erano rivoluzionari, contro Vollmar - e a Breslau tennero un linguaggio riformist.a., come avrebbe fatto Vollmar: nel 1893 Bebel combnttè la proposta - fatta dal Bernstein - di partecipare alle elezioni per il Landtag Prussiano, poichè questa p~ute,~ipazione implicava la ne~essità. delle alleanze co' partiti borghesi - e nel 1897 lo stesso Bebel fn l'apostolo veemente della cn.usa della partecipazione e delle alleanze. Ma nota bene il Milhaud: un fatto - chA si sprigiona, a tra.verso queste contraddizioni e questi conflitti -- è l'estensione incessante dell'attività pratica del Partito e delle sue preoccupazioni di riforme.L'attcqgia.mento del Partito - essenzialmente CRITICO e NEGA'rIVO alle origini - è divenuto positivo ed attivo. E si deve a ciò, si dev~ a questo contegno pratico -- come disse il Bebel nèl Beichsta.g, senza. pregiu<lizio de' princ1pn avversi all'odierno ordinamento dello Stato e <lella società - il progresso delle classi lavoratrici antbo sul terreno di tale ordinamento: si deve a ciò - se la democrazia socialista in Germania ha conquistato il numero di aderenti che conta oggi, e se il Bebel ed il Vollu1ar hanno potuto, nel recente febbraio, affermare coutro il Biilow che i socialisti sono il partito più forte della Germania. In nn decennio, difatt:, i vòti da 1,727,600 sono saliti ad oltre 3 milioni, e negli ultimi 5 anni, mentre la popolazione tedesca - ba notato in Dresda il Bebel -- è cresciuta dell'8 °[0 , i voti socialisti sono aumentati del 43 °c 0 : non ostante le scalmanate retoriche de' Giovani, i quali indarno tent.nr 0 nn <li.,,trnrre il Par·• ti to dal grande binario_ - F:n ,· 1; t 1uaroiava e marcia alla conquista dell' avYr11 i re il ile bel - strillando, ripeto, che l' attività parlamentare non giova a nulla, etc. Sul binario parlamentare il Partito continua· la sua grande marcia trionfale e - in base alla Relazione dd _deputato Stadthagen, come ha significato testè nel congresso di Dresda: ove il Bebel, pur combatténdo il revisionismo e rivendicando il suo vecchio spirito rivoluzionario, ha ·sostenuto che nel Parlamento bisogna lavorare, far proposte, votare le leggi che rappresentano il meno peggio e magari accettare coneessioni da' partiti ùorr1hesi, il Pa,rtito, con apposito ordine del giorno, firmat,o Bebel-Kautsky-Singer, ha espresso il voto che il Gruppo parlamentare socialista si valga della maggiore potenza acquistata - non solo per continuare uella propaganda su le finalità socialiste, in conformità. del programma; per difendere nel modo più risoluto· gl'interessi della classe operaia, l'allargamento ed il consolidamento <lelle lihntà politiche; per riven<licare l'nguaglianza de' òrit.ti a tutt.i; per prosegnire. in modo più energico di prima. la lotta contro il militarismo, contro la, politica coloniale ed imperialista, contro ogni ingiustizia, asservimento e sfruttamento; - ma, anche

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