:ij,IVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 545 tro e può rlesignare nel suo viaggi? la retta. È u~ fium~, che va dalla foce nl mare - tramngendo con gl i111pcd1menti, giiandoli quando non gli vien dato ùi soper• chiarii: devolve, serpeggia; - 1111tnon si nrresta: è 1"n principio perennemente svolgentesi al fine. Fisiolog· a o patologia politica. La batt.aglia, dnnq ne, riformatrice e legi~òttivn. non è in contra<ldizione co' deliberati de' Congressi - 80 questi deliberati (corne notava: anc~e il Barzilai. dopo il Congresso di Ancona, in un'intervista con la Tnbuna, che il Ghisleri pubblicò nell'ltalia del Popolo - a conferma delle dichiarazioni sue sul Congresso di Anconn) volevano - a indicazione dell'opera legislativa - modifiche ad alcuni articoli del Codice PennJe, la rinnovazione de' grandi trattati cli commerci?, l' a~olizione de' .c~- noni del dazio consumo, la trasformaz10ne del servizio forroviario alla scadenza dello Convenzioni: oltre a' quesiti su' probi-viri llell'agricoltnra, su la, P~:sonalità ~it~- ridica delle Ca.mere cli lavoro etc. (lnterruzion.e del Gfnsleri) ... Ma appnnto ! appunto voi stesso, con costnnza mirabile e dialettica vigorosH,, avete tanto battuto su la codificazione della libertà! E non s11ssiste l',rnt,itesi con la conceziono re.publicnna del 1111triòatoparlamentare - perchè si può discutere se abbia ragion <li essere, neH:t sfera par!amentare _del regime monarchico, un gruppo repubhcano: e gh anarchici di fatti o chi si scairlia contro la lne parlamenta- ' ' <J h ·1 resca credono di 110; - ma, se si concede c e 1f vecchio astensionismo appartienf\ oramai alla paleontologia politica, la coneezioue repul>licana del m~n~ato par: ]a.menta.re importa ·che - oltre le affermaz1om s~len01 - delle grandi idealità politiche - si_ deve p~u~t,e?1rare, come diceva il Saffi, 1tgl' incrr.~cnti d~lla_ c_wiltadella Patrin. sotto t-ntte · 1e forme: srn. perche l'1st1tnto repul>licano non è fine a se stesso - e il fine è la grnnflezza e il benessere delb Nazione; sia perchè quest'azione, . essenzinlment.c civile f\ democrntica. - prepa,rnnd◊- i gflrmi della Sovranit.à Popola.re, il nucleo il.ella ~uova società politic·~L- torna, indirettamente, a beneficio del principio o tlella causa republicana. . . . • Nè poi so intendere perchè - varcata la. soglia d_1 Montecitorio - l'azione pnrlame~tar~ debba ,arr~sta;rs_1_: impaludandosi nella sterile predrna:i:101!e de pnnmpll astratti e limitandosi al controllo od al smd1tcato - senza invadere la sfera legislativa. per lit couquist.a di _ri_forme - che sono pop.sibili anche nella presente cond1z1one politica o come <liceva, il Ilovio, si possono spremere dalle isti•:uzioni vigenti, a soJlievo de' pubblici dolori e a beuefizio de' postnhbti democratici. Ma qne~ta s~- rebbe una vera emiplegia ! Patologia - non fis10logrn. politica! E. dunque, - eseguendo un deliherato de' precedenti Congressi - io ho commesso un fallo, presentando un diseO'IJO di lerrge per l' n.brogazione del sequestro pre- -.enti\·o deJJa ;tampa ·1 E macchierò Ja purezza della rni_a coscienza republicana - povera Ve~tale, ?he perderà 11 suo fior ver(J'inale - 80 andrò negli uffici a sostenere l'utilità ci vile, etica e politica. de_lla ~1ia propo_sta leg_islat.iva f Eh, via! Sono aherraz10D1 sohtar1e -. rnconm-: liahili con Je esigenze délla vita moderna- e 1 dettauu della democrazia SC'-ientifica. MarJo e Saffi. Alberto Mario diceva che due cose sono inùul>it;ahili, r.orne punti obietti vi comuni ~ t•i~ta Ja democrazia - _e, cioè che la Camera abolii-;ca 11 gmrn111ento e - rest1tuen\Io il Yoto a chi non l' bn, a' sei rnilio11i che ne sono cselu~i - rcl'ltanri la base t'leJla So,1rnnità Kazionale Ei crede,·a cbe il pa1·tito repnblicauo - comb::i,t: tendo la battaglia per Ja riconquista della SovrHmta Popolare contro il partito mo_narr.hic<_>usurpa~ore abbia rotta nn' aln. all' avversano: ed e mestien, soggiungeva, rompergli I' nitra ala, facendo abolire il gil;1-· rnmellto e aprire Ja porta della Carnera a tutte le opinioni a tut.te le coscienze; e indi sfondargli il cent-ro, o sba~·a"liarli coH la novissi111a riforma elettorale: onde tntt,i J:!l' italiani, alfabeti o uo, · da' 21 anno in su, abbiano la scheòa. Riconquist.at,ila - farà la Nazione come le pare. La µadrona è lei. Ei combattè allora la frazione cosidetta intransigente del Partito mazziniano,•il quale non è che una frazione del Partito rcpublicano - dimostrando che non s' inspirn,, com' ess~ sti~a, a' principii_ p~ù puri_ d~lla demo: crazia, e non s attiene a' precetti d1 Mazzm1 su la cm parolft giura. . Perchè, quale sarà 1~ai-:- egli si d_oma~dava-:-- il treniendo progra1nrna dell anzu7.etta frazione int1·ansigente? La republica? O che i suoi el~tti dovra~no presentnrsi alla Camera per proclamarvi la Repubhca? Farebbc>roridere gl'inquilini di tutti i pollai della penisola! E uotate quest'acutissima osservazione di diritto pubblico, fatta da éhi -· secondo l'epigrafe carducciana - derivò dalla storia d' Italia le tradizioni del Governo a Popolo. Non avrebl>ero gli eletti - disse il Mario - facoltà di farlo, neppure se fossero il maggior numero nella Cfttuera: p~rò che i rappresentanti di due milioni, o poco più, di elettori n~n delibererebbero i~ nome de11a_Nazione. E domma fondamentale della ricordata frazione è la Sonnnità Nazionale. Altro che mettersi in testa, o antico Ghisleri, che Ja republica - se davvero la si deside, a - non la ci verrò. da un pronunciamento di deputati alla Camera! Se possibile - non dovrebbesi: però che Ja base ,lei regime republicano sarebbe - com'è la base del principato sabaudo - illegittim~. . . . Il programma, dunque. delJa frazione mazz1mana mtransigente - SP.con1lo il Mario - non poteva e non può essere che quello dell' intero Partito: la rivendicazione ,lella Sovranità, carpitale da un'oligarchia audace - ri ven <licazione polit.ica e rivendicazione economica. Il ~'fario credeva che i suoi rappresentanti alla Carnera dovessero presentare un disegno di legge (e non pensava punto di comruet~ere_ un crimine di ,leso .r~pt~- bliC'anesimo ! ) per la restituzione del voto a 6 m1ho111, cni fu tolto, per 1' abolizione del giuramento e per l'indennità de' deputati. Niente altro che questo: anche se su 508 deputati, 300 fossero di sua parte. Altrimenti si violerebbe quella sovranità - eh' è il domma del Partito. Se la maggioranza degli eletti si com.J?onesse di republicani, dovre~be - °:on appena ?Omprnta la verificazione de' poteri - deliberare che sia convocata l'Assemblea Costituente a suffragio universale: come hanno promesso indarno Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II. E in questa direttiva illuminata dena dottrina republkana concordava l'antesignano più autorevole della parte mazziniana - il Saffi - che, nel Dovere del 1882, scriveva al Fratti così: cr Il principio della Sovranità Nazionale è il primo fondamento <lel Programma della Parte nostra. La Repnblicn. ò l'ideale politico d~lla s1;1a prop~ga!l~a educatrice e la conseguenza logica d1. t~le prrnc1p1_0. Ma qnnlsia~i forma di governo non è l~g1tt1ma per no~, dove JIOll esca dal libero voto della Nazione e non sm snbonli uata al Diritto costituente della medesima : Diritto per<>.nne, imprescrittibile, supremo. » Questo è l'abici - o amici miei - della dottrina costi tnzi onale de' popoli liberi. E nella realt.à politica odierna, chi può ridare la scb~da agli spo{Z;liati - da cui il diritto a dettare la Jeg-gc fondamentale del Paese 1 Il Parlamento Ma il Pal'Jamento è monarchico - e occhio alla foe p<irlci1ne•t<iresca ! Ecco la grande obiezione! , . . . Leggasi nelle T11scul!me - cos,1 il Mano - ch_e 11 filosofo O'innosofista dall'orto all occaso, fissava 11 sole e- , ,. • l con occhi immobili, 1·itto su le 1erventi arene ~on a · terno piede. Ma i ginnosofisti erano contemplatori senza giudbdo. . E difatti molti non sanno bene che cosa vogliano. O Hlmeno noi ignoriamo. E ci illuminino - dunque. Vogliono Je hanicate ~ (< In opinione nostrn - E!criveva il Mario, che se ne intendeva chi non le farà mai sono coloro che si cristallizzano in una formola, in un dogma, in nn'astrazione. ProTa ne sia C'he non l'hanno mai fatte.» La ·rivoluzione - non copernicana, secondo la celia del no~tro Colajanui -:--è u~a febbre, a ~ui soggiace 1;1npopolo. qun.ndo si appassiona per un'idea_-:-- che b1~o~na additargli. E quest'idea dev eeser~ un d!ntto. O gh v~en ,lat,o orl ei ~e Jo piglia. Ecco la nv0Jnz10ne - la pagma delJ:1. nwiouo costituzionale, che non si scrive! E qual'è il dii-itt~ supremo di un popolo - se n_o~ il di~·itto di rivendicare a tutti la scheda e la franchigia costituente
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==