Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 19 - 15 ottobre 1903

Rf \'fST.-l P0!'0L.-1UE DI POLITICA, LET.fERE E SCll:."SZE SOCJ.,1Ll ma che sorprende sempre, e mostra come il Cinese tragga dalla forte influenza straniera delle qualità di borghe,sia e di progresso, che la sua classica immobilità non faceva prevedere. I vi i popoli e le razze s'incrociano 'come in una Babele. 3000 Inglesi sono i padroni politici di questa città di 220,000 abitanti e vi mantengono l'ordine. 150,000 Ùinesi profittano di quest'ordine e si arricchiscono sotto il Governo degli altri. Se ]a bandi~ra inglese vi simboleggia il dominio poli-. tico, è la bandiera cinese che accanto, e forse al disopra della prima, dovrebbe reppresentarvi il dominio economico. La scienza coloniale inglese ha fatto sì che gli uomini di diversi ~aesi credono di avere la loro patria in Singapore. I Cinesi vi arrivano poveri e vi divengono uomini di affari espertissimi; straordinari quando gradamente dal piccolo passano al grand,e commercio. Con tutta la loro iniziativa e con tutta la loro individualita. essi comprendono profondamente la solidarietà. Le mille forme dell'associazione che le nostre società moderne hanno visto nascere o rinascere, sono classiche a Singapore ed a Canton; e gli Euro- :}?eJ spesso l' apprendono a loro ,spese. Il sindacato fiorisce in mezzo agli operai Cinesi; e in Europa non si ha idea del rigore con cui essi organizzano il boicottaggio di un padrone o di un intraprenditore, cui hanno dichiarato la guerra. Le loro società secrete completano l'opera dei sindacati. , I Cinesi conoscono l'importanza economica, che hanno a Singapore; ma con sa.ggezza fanno tutte le possibili concessioni e si occidentalizzano con buona volontà .. Una razza nuova di Celesti,. ché parla inglese, sta per costituirsi, ed è talmente soddisfatta dalle istituzioni dell'Inghilterra, che i suoi membri parlano della iniziativa inglese colla stessa ammirazione sapiente 8 dottrina~e di Taine e dei suoi discepoli. Il Cinese classico è il Cinese commerciante di Canton o il Cinese amministrativo di Pekino. ,. Ma c'è ora il tipo del Cinese di Singapore che bisogna conoscere per comprendere quali piaghe nascoste e quali latenti possibilità possiede questa razza, che vi dà oramai numerosi individui dalla elevata coltura e dalle attitudini politiche e ammininistrative occidentali. La vita dei ricchi Cinesi di Singapore è certamente uno degli spettacoli più interessanti e più pittoreschi de11'Estremo Oriente, se ne avrà un'idea andando alla passeggiata all'Esplanade o assistendo ad uno spettacolo del tout Singapore chinois des premiéres. Si ha l'idea del toiit Paris delle premiéres. r saloni accoppiano il lusso orientale a quello occidentale e gli eleganti vi hanno i -vizi e le debolezze degli occidentali. A chi appartiene, adunque, Singapore: ai Cinesi o agli Inglesi? 'Non .sarebbe un paradosso il rispondere: ai Cinesi. . Senza di essi la città non sarebbe la perla degli Stretti. Questa razza è il fermento economico dell'Asia orientale. Può essere vera la profonda decadenza della Cina; ma si deve riconoscere che dappertutto dove i Cinesi arrivano, dovunque si stabiliscono portano la vita con loro, e che dap1>ertutto guadagnano più degli europei. ~ questo un segno della decadenza di una razza? Le conquiste politiche li interessano poco; ed è perciò che noi abbiamo l'impressione che la Cina si disgrega e che essa non conta più nell'Estremo Oriente. Infatti la Cina si disgrega. Ma sulle sue rovine il Cinese rimane più vivo e più attivo che mai. E di anno in anno la storia si ripete: noi vinciamo in guerra la Cina ; ma i Cinesi ci riprendono pacificamente tutto ciò che noi abbiamo lor preso per mezzo delle armi. Noi c'impradroniamo di Hong-Koug, di Shang-Hai, di Pekino Essi si riprendono Sa'igon, Bangkok e Singapore. Insinuanti ~ infaticabili. essi sono dappertutto; invece di rinculare si estendono come mm macchia di olio. Pergiudicare la Cina bisogna astenersi' dello studiare i Cinesi. in pratica. Bisogua gnurditre ai Cinesi colonizzatori. e ai. loro su~cessi. Dopo non si crederà più alla decadenza della loro razza. (RevHe des Revues. 1 ottobre 1903) • H. G. Wells: la prote-,.ionedegii sr.rittor;. - Da circa tremila anni ed anche più i libri sono stati di più in più la salute dell'uomo. L'unica permanenza imperfetta raggiuntn. ancora dall'uomo è quella del_la Cina che si basa :fin dal principio su la letteratura. La letteratura ora è lo strumento trionfante delb cultura invincihile delli Ebrei; dunque lo scopo s-µ.premo, in una nnova società. dovrebbe essere quello di migliorare le condizioni della.. letteratura e dei letterati. Oggi giorno la principale energia del più grande numero fra i letterati è spesa. da loro per guadagnarsi di che vivere; bisogna dunque ristabilire la Facoltà di critica letteraria, e questo sarebbeil primo passo per migliorare la produzione letteraria;. sarebbe bello vedere tutti gli scrittori di un qualche valore riuniti in una società dalla quale potI"ebbe uscire in seguito ad elezione unit accademia di lettere ; tuttavia c' è ancora un' idea più pratica ed è che si fondi una rivista i cui duemila azionisti ne garantis·cano la vita. con la loro sottoscrizione a condizione che i migliori critici d'Inghilterra, vi scrivano ,dentro le loro critiche più belle e sincere a proposito dei libri novellamente pubblicati. Gli scrittori dovrebbero essere pagati moltù bene sempre; in modo che la _loro produzionepotesse sempre essere di carattere superiore. Le· università dovrebbero essere dotate di conferenze e letture su la critica contemporanea nelle · quali le q uestioni di metodo e di stile potrebbero essere suffragateda citazioni, non necessariamente lodative, d~ i lavori contemporanei. Ci sarebbero diverse cattedre e alcuni corsi liberi istituiti col medesimo scopo. Bisognerebbe poi impedire all'autore di vendere persem_pre i suoi diritti d'autore, nè dovrebbe mai fare un patto che gli impedisse di abbrevia-re, correggere, ampliare o ritirare il suo manoscritto o la pubblicazione,. ed ogni contratto non dovrebbe a.;ere ·una durata superiore ai sette anni, a meno che il pubblico non volesse onorare un autore comprandogli i suoi diritti d'autore per una somma •vistosa _ed annullando cçisì tutti i contratti su la proprietà letteraria concernenti il lavoroacquistato dal pubblico. . Con una somma variante dalle 800 alle 2100 sterlineall'anno ilovrebbe essere dotato un autore ogni 100.000 abitanti ciò che vorrebbe· dire circa 400 autori sus~idiati per tutta la Grande Brettagna. Da questo numerosarebbero eletti 4 o 5 membri destinati a formare un'Accademia. di circa un 100 mem·bri; ognuno dei quali riceverebbe circa 2000 sterline l'annQ. Questo progetto potrebbe essere attuato con una spesa massima di 500.000 sterline l'anno ; una grande parte delle quali sarebbe ricavata dai dfritti d'autore che gli autori sussidiati dovrebbero cedere alla nazione. Ogni anno 18 o20 autori sarebbero scelti per essere sussidiati, e alla scelta concorrerebb~ro le Universita, le Società degli Autori, la Società Reale, l'Accademia di storia e :fi.loso- :fi.a, e il Consiglio dei Ministri. Sapere tutto ciò che si _può sapere di sè in rapporto al mondo esterno, pensare tutto ciò che si può e più che si può; non accettare niente per detto e sicuro, altro che per le proprie inevitabili limitazioni; essere rapido senza essere frettoloso ; forte senza essere violento ; essere tanto osservante di sè quanto è possibile esserlo, deve essere il principale scopo e.dovere di tutti i cittadini di una nuova società. Il nuovo citta.dino, iI nuovo repubblicano deve essere guidato dalla coscienza e dalla disciplina, deve mettere da parte ogni giorno, ogni settimana tempo per leggere, per pensare e per con versare cogli altri ; e deve essere geloso della sua forza e della sua salute quanto lo erano i leviti antichi. Se in questa generazione, possiamo cercare qualche migliaio di simili uomini e donne che non temono di vivere e che hanno una fede comune e una comune intesa, avremo compiuto ~l nostro lavoro. Essi, venuta l'ora, prenderanno il nostro mondo come lo scultore pfonde il suo marmo, e lo formeranno meglio di· ciò che possiamo fare noi nei nostri i:;ogni. (Forthnightly Rei·iew ). ON. DoTT. NAPOLEONE COLAJANNI IL DIVORZIO Prezzo: Cent. 30 SECONDA E.DIZIONE Dirigere c-:1mmissioni e importo aUa nostra Amministr. - Dott. NapoleoneColajannl, oroprietario, direttore-r0spor1sabile. .. ,,...,.,.. --"""'"""""'rr ... crma. ~1CJU ca lbiF ijnma - Ti;v),~1·ath, ~iazza S. Àp0llin~r~, 46

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