530 RIVIS1'A. POPOLARE Dl POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIA.Li RIVISTA DELLE RIVISTE ---::eeeru:- rn::-::-7---- I. Bardoux; La crisi inglese e il suo vero significato. - Per apprezzare con esattezza le •conseguenze economiche degli avvenimenti ai quali assistiamo, bisogna rintracciare l'evoluzione e cercare le origini del movimento protezionista. In nessun momento l'opinione brittanica, o per lo meno l'opinione illuminata, ha arp.messo nel XIX secolo ,che i dogmi del liberismo economico formino una verità infallibile e indistruttibile. Accettati da una schiac- · ciante maggioranza, non sono mai stati l'oggetto d'una adesione unanime e entusiasta. Lord Beaconsfi.eld con le audacie delle· sae leggi operaie e il suo sogno di unione imperiale; lord Randolph Churcill con la sua adesione al · socialismo agrario ed i suoi discorsi sul fallimento libero-scambista; lord Salisbury coi suoi stndi giovanili sui problemi sociali e i suoi discorsi ministeriali sul protezionismo, hanno trasportato sul teneno delle realtà politiche la lotta economica contro il liberismo economico. · La loro campagna è stata facilitata dalle disillusioni che hanno seguito i venti anni di incredibile prosperità che sono corsi dal 1854. al 1874. La crisi cominciò nel 1875 con un ribasso, verificatosi. nel 1873, nel valore totale delle vendite brittanich.e e nella quantità di esportazione di ferro e acciaio grt:zzi. L' industrie cotonifere e delle costruzioni navali furono egualmente colpite. Nel 1876 e 1877 la crisi rinforzò, nel 1878 fu al colmo. Dal '1880 al 1883 la crisi si attenuò, ma dal 1884. al 1886 l'attività economica del Regno Unito fu nuovamente colpita. L'opinione pubblica e il governo se ne preoccuparono, e una reale commissione dette in numerosi volumi i resultati della sua inchiesta sulle origini della crisi e sui mezzi di fermarla. e nelle deposizioni raccolte si possono sentire per la prima volta delle rivendicazioni protezioniste. Dal 1886 al 1902 il movimento protezionista ha sviluppato la sua influenza e fortificate le sue posizioni; ma la marea che saliva non è stata nè costante nè regolare. Il primo saggio dell'Unione doganale del mondo anglo-sassone fu tentato dopo la crisi del 1884-86. I delegati delle camere di commercio di Birmingham e di Shie:ffeld furono i primi a reclamare " l'Unione com- .merciale delle colonie ,, con una specie di Zollverein tedesco. L'idea guadagnò palmo a palmo e invase sempre più gli ambienti industriali, e nel 1896 il Congresso delle Camere di commercio dette l'adesione completa e definitiva al progetto dello Zollverein. Questa prima campagna non doveva finire con la realizzazione dell'unità commerciale del mondo anglo-sassone; ma la maggioranza favorevole profittò lo stesso della corrente non contraria per preparare, con disposizioni di dettaglio, la reazione protezionista. Nel 'l 896 il ministero Salisbury, con una legge " sulle malattie · degli animali,, in modo indiretto restrinse le importa·lioni straniere e favorì le produzioni nazionali. I deficit del bill:).ncio verificatisi ·per la gutl1Ta Sud Africana imposero di ristabilire la tassa di 1 scellino sui grani impor, ati e di votare un. diritto sull'esportazione del carbone, premio indiretto all'industria inglese. Pochi mesi or sono il Parlamento accordava alle uffici.ne inglesi delle Antille un s11ssidio, e, giorni or sono, con un accomodamento con la compagnia Cunard, il gabinetto Balfour entrava nella via dei premi alla navigazione. · Giammai l'opinione brittanica non avrebbe acce~t~to che il suo governo si fosse allontanato dalla politica libero-scambista se non fosse stata ripresa, in seguito delle nuove crisi commerciali, dai suoi sogni nostalgici di Unione Imperiale. Ossessionato dalle cifre, e determinato da altri argomenti, Chamberlain propose, alcuni mesi or sono, di aprir~ un'inchiesta sui mezzi per realizzare P,raticamente lo Zollverein, ma questa campagna falli nelle stesse obiezioni di fatto della prima. Non v'è nel mondo anglo-sassone una corrente di opinione così unanime e così intensa per poter realizzare, in poche ore, una trasformazione eèonomica e un'unità commerciale che richiede il lento lavorio di molti anni. Malgrado il loro importante rialzo, nè. le vendite, nè gli ac1uisti delle colouie possono ancora iornire all'industria brittanica le materie prime e le ordinazioni sufficienti per alimentare la sua attività, e di piu il pensiero di colpire gli oggetti di alimentn.zione sollevn. nei centri operai una agitazione politica eh.e può doventare pericolosa. Conviene non precipitare gli avvenimenti e non anticipare l'ora :fissata dal destino. In luogo di creare lo Zollv.erein con un colpo, con una misura rivoluzionaria, l'Inghilterra, secondo le sue tradizioni, s'incammina lentamente verso il sogno di unità imperiale che ha. sedotto le immaginazioni e conquistato i cuori. Tale è il sig;nìficato eh~ bisogna dare alla crisi ministeriale inglese. ' Solo la spinta 'democratica, già segnalata da importanti manifestazioni, nella riorganizzazione delle forze elettorali operaie, solo le audacie legislative dei liberali, la intensità della ripresa degli affari, potrebbero con~rastare il movimento protezionista; altrimenti Balfour sarà il sir Riccardo Peel del secolo che comincia. Questo :filosofo delicato e qnesto fine aristocratico scatenerà sul suo paese una rivoluzione economica così grave, come quella che, dal 1842 al 1846, gettò nell'Inghilterra fino allora verdeggiante, i fondamenti di città industriali e di sobborghi pieni di ofncine. (Revue Bleue 3 ottobre). • E. I. Dillon: Flnis Macedoniae? - La presente insurrezione, che diventa di piu in più locale, non può avere successo; d'altra parte la. decisione dell'~ustria e dell~ Russia di non interve11ire e di non lasciare che altn intervengano tende a risolvere· la questione semplicemente con la strage delli insorti. Quando la cospirazione che diede luogo all'attuale stato di cose fu scoperta l'Austria e la Russia esortarono caldamente la Turchia a non perdere tempo per attuare le riforme. Qaando il console Rosto:ffshy fu assassinato, il governo Russo, malgrado i clamori della stampa, si rifiutò di prendere contro la Turchia dei provvedimenti coercitivi, e si co.ntentò di una apparente espiazione dell' insulto. Aiutata dalla simpatia morale della Cattolica Austria e della Russia Ortodossa, l'Ombra di Dio riuscirà, forse, a debellare questo supremo sforzo delli schiavi crist~an~ per la loro indi:J;>endenza, e a distruggere.le popolaz1om cristiane, e cosi la questione Macedone, e con essa la questione d'Oriente, saranno per parecchio tempo confinate alli archivi. Riaprirla ora condurrebbe certamente a malintesi di·plomatici e anche possibilmente alla auerra. Ma nè la .Russia, nè l'Austria sono preparate ~ correre un tale rischio. La politica russa è piu diretta a raggiungere i suoi scopi su i tavoli verdi della diplomazia che su i costosi campi di battaglia. Ciò che ha compi 1 uto nell'affare della Manchuria può avere un_ e.erto effetto in Macedonia. Fra qualche anno la posizione dell'Austria può essere cambiata, e con que_sta l_a sua abilità nel fare apparire buone le sue esorb1tant1 pretese su una parte della eredità del Sultano. La parte del leone toccherà alla Russia, i cui soli rivali saranno gli sfortunati piccoli Stati a ei Balcani, che essa calmerà con buone parole. Per conseauenza le due Potenze cristiane sono d eterminate al d;'.antenimento della pace e garantiscono al Turco la sua perfetta libertà nel trattare i Cristiani secondo la sua maniera tradizionale. E però che le uccisioni dei consoli moscoviti in Macedonia non riescono a muovere di un capello lo Czar dalla politica che i suoi consialieri hanno tracciata, come i massacri di tutti i Crist~ni non decideranno la cattolic:1 Aust1 ia ad alzare un dito contro l'impero Ottomano. . . La .Russia e l'Austria sono dunque responsab1h del presente spargimento di sangue .. La sola . qll:esti01:e è questa. Come possono es~ere megho g3:ra~ti~1 ~ lor~ mteressi? Questo problema nsoluto, la Cnstiamta e 1 u~anità possono essere lasciate a curare da loro medesime i propri.i interessi. L'Austria si è ora accomodata con la Romania purchè una parte dell'armata di quest' ultima sia tenuta pronta per neutralizzare una considere:vo le porzione delle forze bulgare n~l cas.o che 1~ Bulgaria volesse intervenir?.. In conclus10ne 1 ~onsoh possono essere assàssinati, i Cristiani massa~rati, e possono oro·anizzarsi sol1evazio1ti :finchè le popolazioni cristiane si~no decimate, ma lo statu quo nella penisola Balcanica non cambierà quest'anno. ' / I I I I '1 .i j,._ .. ' J .{ t t l i
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