Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 19 - 15 ottobre 1903

RIVISTA POPOLARE bi POLITÌCÀ, LETTERE E SClENiÈ SOCÌALt munisti o da sodetà veg·etariane, sia da.lle amministrazioni pnbbliche, sia infine dai capi d'industria sotto forme d'istituzioni padronali. Nella prima categoria noi troviamo per esempio, le due colonie olandesi di Van Eede, a Bussum, e dell'antico ·pastore Kielstra, 1:1, Blaricum, nelle vicinanze di Zuiderzée, oppure le celebri colonie socialist~ dell'America, del Nord, già descritte da Nordhoff. In ttueste associazioni, composte in maggioranza da cittadini ritornati alla campagna, l'agricoltura è quasi se'mpre l'occupazione principale, talora anche, come nella colonia tolstoiana di Blaricum, la sola occupazione. E' il caso stesso delle colonie vegetariane, di· cui parla Graham nel Rural exodus. " E' stupendo, dice, di vedere come della gente - business people - che ha ec momizzato un po' di dena,ro, sia impaziente ·di ritornare in campag·na. I ,vegetariani che hanno stabilito dei piccoli poderi da frutti ({rut-farms) di 2 acri, in diversi distretti (Kent, Norfolk, Northumberland, per esempio) non provano quasi nessuna difficoltà a trovare delle persone che hanno ammassato qualcosa come 40J lire, e ;::he vogliono, per goder la campagna, collocarle ìn terre ,,. Chiunque viaggia, specialmente da Stolke a Methwold, non può a meno di esser colpito dal gran numero di città, di apparenze contadinesche, circondate da frutteti, che contrastano fortemente con le casaccie in rovina, che si trovano nelle vicinanze. Sono le residenze dei vegetariani che hanno aMethwold il loro centro principale (1). (continiiq,) E. V AKDERWELDE. (1) Una colon·a vegetariana è in via di formazione a Bouchoutlez-Anvers (Belgio). I fondatori hanno, fin d'ora, acquistato un terreno di tre ettari che si propongono coltivare nel modo seguente : 1 ettaro in giardino da frutti ; l ettaro in orto moderno; 1 ettaro dedicato a delle specialità (piselli, fave, fagiuoli) aspettando che questa parte di terreno possa esser coperta di serre calde. Queste saranno erette gradatamente e forniranno dei frutti di ·qualit3: eccezionale, e deiie primizie difficili ad ottenersi. LA QUINI A ESPOSIZION·DE'ARTE~ A VENEZIA l ... e sale regionali e la decorazione n1oderna : .I locali della stampa * Le sale venete : Tito * I.... a sala pie1uonte!òòle: Delleani * La sala em_iliana : De Maria )f. l ... a sala e la ,,eranda lombarde: l\'lorbelli -+e La sala tos,•ana: Fattori * La sala e U salotto meridionali : U g.o )f. La sala ro1uana : Sartorio. La maggior novità della mostra veneziana di quest'anno, è senz'altro la decorazione moderna de.Ile sale della stampa e' regionali: con la quale la Presidenza si proponeva di mettere in viva luce. meglio che con le sole e singole opere d'arte pura, il carattere estetico proprio delle varie famiglie dell' « itala gente dalle molte vite )>; e insieme di trasformare in ambienti nuovi, signorili, impressi di calde abitudini umane, le consuete monotone, fredde, astratte sale d'esposizione; ed infine di cominciç1.reda indurre gli artisti d'ogni regione~ non solamente a una vaga solidarietà parentale·fra loro, ma anch~e a una più concreta e diretta armonia di rapporti fra l'opera loro, d'arte granùe e significativa, e l'opera d'arte decorativa e applicata, opera quotidiana d'industria illuminata e geniale, cui ogni paese deve ormai dare la propria imµronta, e fra cui il quadro e la statua son destinati a collocarsi ed a rimanere. . Proposito eccellente, come si veùP.,tentativo simpaticissimo, e in parte senza dubbio anche riuscito, come vedreri10; ma che per la sua indole stessa non potrà raggiungere un'attuazione piena e completa, se non dopo anni ed anni di prove ostinatamente ripetut~. *** Vediamo, infatti: e comiµciamo dalle cinque SALEDÉLLASTANIPAd,al vero piccolo appartamento allestito sotto la direzione di Raffaele Malnella, e che, destinato ad essere effettivamente adibito al suo uso, meglio d'ogni altro locale si prestava alla prova decisiva e spèrimentale ... Ebbene:· qui la prova è del tutto fallita: intanto, perchè la decorazion~ ha assorbito tutto lo spazio, escludendone affatto i quadri e le statue, quasi che la presenza dell'arte pura fosse incompatibile col lavoro del· giornalista, e più precisamente con quello del critico; poi, perchè, neanche a farlo apposta, non e è qui nulla che praticamente convenga a chi scrive per dovere, per professione, per vocazione, dalla mattina alla sera; tavole, seggiole, calamariere, cartelle, leggii, lampade, librerie, tutto è elegantissi'mo, anzi sfarzoso, ma nulla è comodo, nulla è adatto, nulla è fatto davvero per il lavoro quoti...: diano allo scrittoio, per l'opera affrettata, faticosa, improba, del pubblicista autentico. Infatti, nemmeno uno ve n' ho mai veduto intento al lavoro:. bensì, molti buoni borghesi, molte graziose donnine, tutti occupati a fare indirizzi di cartoline illustrate, e a ciarlare ad alta voce dei funerali del papa, dei maneggi del con- ~lave, dell'elezione di Pio decimo. E, francamente: chi mai potrebbe lavorare sul serio, in mezzo ad un simile andirivieni d'estranei, senza che almeno un cordone separi dall'invasioni degli oziosi ~ degl'indiscreti la « sede decorosa » che <' per fare atto di deferente ospitalità verso i pubblicisti e i critici 'd'arte che si' recano a studiare la mostra », la Presidenza ha per essi prescelta e riccamente arredata? * La SALETTAD'INGRESSo,graziosissima,astucchi bianchi ed a mobili d'acero . snelli e gentili, coli pisce invero subito· simpaticissimamente, con le ·.pareti a pannelli marinareschi, a onde stilizzate, ·a vele, a pali, ad alberelli sottili e flessuosi ; ma i mobili, squisiti di forma, sono la negazione d'ogni . praticità: le seggioline, à.lte e strette, veri sgabelli di .tortura; così la cassapanca, dove chi siede, $e non è un granatiere di Pomerania, resta con le gambe penzoloni; gli armadi a muro, poi, hanno degli attaccapanni in rame, sgradevole stonatura anche estetica, infissi sugli sportelli, così da coprirne, servendosene, tutto il lavoro, e da impedire d'aprirli! Bellissimi, invece, e realmente adatti all'ufficio, gli snelli supporti di piccole statue decorative, nonchè le vetrate a colori. con le nuvole bianche sul cielo azzurro ed i grigi colombi, gentile animato leit-motiv veneziano. · * La SALA DI RICEVIMENTcOhe segue,,decorata a riquadri sfumati d'oltremare,di topazio e d'ametista, e ricamata a meduse, a pesci, a testuggini in rilievo, di ottimo gusto giapponese, ma mobiliata a divani, poltrone e seggiole affatto volgari e inadorne, quasi da parer non finite, ha d'assai bello il lampadario in vetro di Murano, fatto a cerchio, con molte lampade elettriche in giro, e con or:nati di squa,me? ... )

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