RIVISTA POPOLARE',DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI e scuole superiori di ogni genere pel semestre di inverno 1899-900 oltre gli uditori 8traordinari di cui in diritto filosofia e lettere 45695; cioè: 1 per 1225 ab. medicina e chirurgia Scienze agricole e ammin. Scienze .fisiche, matemati9259 » 1 » 6048 » 4550 > f > 12308 » W'34 > 1 > 7241 » 1736 » 1 » 32260 » che e naturali 4395 > 1 » 12970 » 1 > 48993 » farmacia 1143 > Austria. (1900-P0l) Iscritti nelle Università e scuole superiori oltre gli uditori straordinari, in tutto 22776; cioè 1 per 1148 ab. di cui in diritto e scienze politiche Medicina e levatrici. 9119 > 1 >> 2747 » 264L » 1 ,, 9901 » Scienze fisiche, naturali, matemat., fìlllsofia e filologia 3372 » · 1 » 7746 ,, Veterinaria. 371 » 1 » 70487 » Agricoltura 360 > 1 » 72640 ,, Miniere, ingegnerj, costruzioni, macchine 4862 » 1 » 5380 ,, Chimica 569 >> 1 > 45959 > Nel numero degli studenti in Francia, in Germania e in Austria non so.no compresi gli stranieri, e mancano' le proporzioni degli studenti , in teologia, perchè non trovano riscontro in Italia. Italia (1902-903). Iscritti nelle Università e scuole superiori 26401; cioè 1 per 12:10 ab. di cui in giurisprudenza senzanotaieprocuratori 7177 » l > 4525 » Medicina e chirurgia 5872 » 1 • 5530 » Scienze mat., fisiche e naturali, compresa ingegneria Lettere e filosofia Chimica e farmacia Veterinaria Agraria 4167 » 1 » 7793 » 1541 » 1 » 21074 » 3620 » 1 » 8971 » 1173 » 1 » 28538 » 531 > 1 » 61158 » Il modo diverso come sono aggruppate le materie d'insegnamento nnn permette esatti paragoni; in ogni modo ~fallecifre sopraccennate si rileva elle l'Austria ha il maggior numero di studenti iscritti in ragione di popolazione ; segue la Germania; viene terza la Francia ed ultima l'Italia. È enorme il numero degli iscritti in diritto e scienze po litiche in Austria: quasi doppio di quello - del1'Itàlia, mentre è quasi la metà dell'Italia quello in medicina e chirurgia. Il lJiù elevato numero d'iscritti in Austria certamente dipende dalle iscrizioni in costruzioni, macchine ecc. che non hanno equivalenti altrove. Sono compresi tra gli studenti della ra·coltà cli scienze fisiche, matematirhe ecc. quelli di filosofia e filologia in Austria. La Francia ha il minor numero degli inscritti in diritto e in medicina e chi- , rurgia. Per la Francia si osservi cl1e mentre nel modello A I-a del Ferraris sono notati tutti gli studenti, in quello A-Ir.~asono notati gli studenti per i gradi accademici. Per ogni grado accademie<' · un numero determinato cl'iscrizioni trimestrali è obbligatorio. \ Tutto sommato si deve riconoscere che il proletariato intellettuale non è affatto più numeroso in Italia che in Francia, in Austria e in Germania; almeno in cifre assolute. Potrà trovarsi e più numeroso tenendo conto delle sue condizioni economi che e sociali. Lo ZoTrco. • • crisi della scuola (A p1•oposito del recente congresso cli Cremona) Che la scuola in tutti i suoi gradi debba essere fattore efficace di progresso sociale è un'esigenza legittima di una evidenza assiomatica. E che, per esser tale, la scuola debba, anzitutto, essa stessa innovarsi e progredire nella sua struttura e nelle sue funzioni non è verità meno evidente quantunque nella pratica sia stata fin qui disconosciuta dalla cosidetta classe dirigente, sovratutto in Italia. Senonchè da un po' di tempo in qua, una delle questioni più ardentemente di~cusse è certo quella di una riforma della scuola e dell' educazione nazionale. E q_uel che per assai lungo tempo parve voto sterile e infecondo di pochi, è ormai sentimento vivo di molti. Non più poche e solitarie voci si elevano inascoltate in difesa della scuola, ma frequenti ad1,1nanze· d'insegnanti deJle scuole primarie e secondarie, stretti, i primi, nell' Unione magistr·ale e gli altri nella. Federazione delle scuole medie, vanno ridestando da un capo all'a!tro d'I- , talia il senso della necessità di una riforma nell'ordinamento scolastico, elle, tal qual'è, non risponde alle condizioni della vita moderna. Già tre congressi dell'Unione e due della Feder·aziorie hanno chiamato a raccolta le forze della scuola; e si può ben dire che non sian passati senza lasciare un vitale fermento nella stampa e nell'opinione pubblica. I due tenutisi recentemente, quello dell' Unione a Napoli (24-27 settembre) e quello della Federa- ~ione a Cremona (25-28 sett.) sono stati, sovratutto quest'ultimo, di una importanza elle non può essere sfuggita neanche ad una fr~ttolosa lettura delle notizie che i _giornali quotidiani ne han d~to. Ed assai importante per le considerazioni a cui può dar luogo sarà il raffronto tra le vicende della discussione nei due congressi, di quella che fu certamente la principale e preliminare delle questioni trattate; quella, <.;ioèd, el carattere politico o apolitico da darsi alle due grandi organizzazioni di insegnanti, le quali, già accennando a stringersi mediante alleanza in un sol fas'cio, potranno indubbiamente esercitare non piccola efficacia nelle :vicende so(:iàli e politiche del nostro paese. Attendendo, per un tal raffronto, quelle più
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