' ~ RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 517 458 3162 593 1173 531 · « Il compito di sviluppare l'industria può incombere alto Stato - da noi è ancora il governo che deve dirigere il movimento - o allo spirico d'intrapresa dei particòlari; ma in tutti i due casi bisognerà creare la base sulla quale si potrà camminare con conoscenza di causa e di un passo skuro verso lo scopo cui si mira, affinchè l'industria nazionale possa .s,·ilupparsi in vista dell'emancipazione economica del paese. » « L'azione non può avere che un solo punto di partenza: la constatazione fatta della situazione attuale, la rilevazione della produzione e del consumo. È questo il punto di partenza che ci permetterà d'impegnarci in una via pratica nettamente tracciata. » E perchè il punto di vartenza, - la constata- ~ione esatta della situazione attuale,· la rilevazione clella produzione e del conswno - fosse bene assodato, l'Ungheria ha fatto un apposito censimento industriale, di cui ancora non c'è nemmeno il più lontano sentore in Italia! Tutto questo mi è sembrato opportuno di ricordare oggi che tra noi si agita - ahimè quanto fiaccamente! - il problema della industrializzazione ,del Mezzogiorno; dovrebbero tenerlo presente i governanti e devono apprenderlo coloro che negano la possibilità della nostra trasformazione economica. PROF. NAPOLEONE COLAJANNI Dept1tato al Parlamento. IL PROLETARIATO INTELLETTUALE Il Prof. C. F. Ferraris ha fatto testè una delle sue accurate comunicazioni al Reale Istituto cli sctenze, lettere ed arti di Venezia sugH Iscritti nelle Università e n·egli Istituti superiori italiani I nel decennio scolastico d'é!.l 1893-94 al 1902-903; di più ha presentato un Prog,·amme pour une Statistique internationale de l'enseignenient superieur· all' Jnstitut International de Statistique, riunitosi testè a Berlino, nel la quale ci sono notizie analoghe e sicure per l'estero. :!:{,iassumiamo gl'interessanti dati, cui faremo seguire poche considerazioni sue e nostre. Gl'inscritti negli Instituti superiori italiani erano 21,870 nel 1893-94 e dopo varie oscillazioni, con tendenza all'aumento, ascesero a 2o,401 nel 1902-903. Fra i termini estremi flel periorlo ci furono i seguenti aumenti nelle diverse· facoltà: ]893-94 19112-903 Giurisprudenza 5690 7177 Notai e procuratori 57L 792 Scienze matematiche ~~66 485 Scienze fisiche 70 100 Scienze chimiche 69 563 Scienze· naturali 226 382 Lettere e filosofia 1325 1541 . ( Chimica e farmacia Farmacia Ingegneria industriale Veterinaria Agraria 181 1707 253 536 228 Invece vi furono diminuzioni in: Medicina e Chirurgia Ostetricia per le levatrici Mate~atica per ingegneria Ingegneria civi~ Architettura • 6521 1608 1466 1052 41 5872 1555 1412 61Ì 17 Guardiamo alla distribuzione regionale, Sénza scendere a maggiori dettagli sulle iscrizioni nelle singole Università del Regno. limitiamoci a dire che le iscizioni più numerose avvennero nel 1902-903 a Napoli 5953; Torino 3264; Roma 2532; Bologna 1800. In quanto alla prevalenza delle singole facoltà per ogni 100,000 abitanti nel quinquennio 1898-903 si ebbero: 1.G Italia settentrionale (Piemonle, Ligur1a, Lombardia, Veneto) 2.0 Italiacentrale (Emilia, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo) 3.0 Italia meridionale (Molise, Campania, Puglie, Basilicata, Calabria) 4.0 Sicilia 5. ò Sardegna 14,99 24,36 ·21,83 25,47 21,72 21,24 26,72 16,03 16,04 10,52 10,78 3,99 7,39 2,40 4,53 7,0.43,81 5,07 Il primato assoluto in giurisprudenza spetterebbe alla Siçilia; in medicina al Mezzogiorno; nelle scienze :fisiche, matematiche e naturali al.: l'Italia ·centrale; e pure all'Italia centrale nella facoltà di lettere e filosofia. Guardando, però. all'insieme, il massimo spetterebbe all'Italia centrale; il minimo alla settentrionale. E questi due estremi si spiegano facilmente : nell'Italia centrale col numero veramente straordinario delle Universit{i - dieci! - ; nell'Italia settentrionale col grandè sviluppo industriale e commerciale, che dà occupazioni più remunerative nelle officine e nelle case bancarie e commerciali ai giovani. Infatti la sola facolta che si avvicina al maximum nel Settentrione 'è quella di scienze fisiche matematiche e naturalf, che dà i laureati nell'Ingegneria industriale e'- nella Chimica. E adesso alla ricerca più importante: questo aumento nelle iscrizioni universitàrie corrisponde a bisogni ed utilità sociali~ questi laureati hanno mod0 di occuparsi utilmente? o cadono nella condizione di disoccupati e costituiscono il cosidetto proletariato intellettuale W·
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