Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 16 - 31 agosto 1903

428 HIVISTA POPOLARE Dl POLI11CA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI La riforma doganale, infatti, non va giudicata nella sua· efficienza gal punto di vi.sta esclusivo dei singoli individui, ma dall'altro più largo dell'interesse collettivo, sociale. Ora, sotto qnesto a - spetto è innegabile che molte delle industrie, elle ricevettero protezione dalla tariffa dell'87, vivevano tisicuzze; e della loro anem ,a si avevano i segni sicuri: 1 ° nel poco nume~·o di fabbriche e di opèrai che vi trovavano impiego;' 2° nella scarsa impo1~tazione delle materie grezze· o semilavorate, che servono alle industrie; 3° nella mancante esportazione di manufatti, e dalla corrispondente loro larga importazione. , Che cosa avvenne dopo la riforma doganale del 18871 La situazione mutò cle toto. In sostituzione delle lunghe serie di cifre, a provare ciò che dico riescono elegantemente e chiaramente i diagrammi che il Sabbatini, segretario della Camera di· Commercio di Milano, ha messo nel suo interessante libro sulle Nostre esportazioni. Ma il Sabbatini è sospetto perchè impegolato alquanto nella lue maledetta del protezionismo. Ebbene soccorrono bene i dati statistici che fornisce la Direzione delle gabelle, e che sono stati bene agguppati e commentati da due giovani settentrionali, che militano nel campo liberista, e che aEa causa del liberismo llanno apportato un contributo notevole, e che - 'degnissimo d'i nota nella presente discussione -- verso l'agricoltura e verso il Mezzogiorno hanno spiegato simpatia e interessament_o, tanto da ammettere d1e negli stessi trattati del 1891-92 la facile coalizzazione dei forti, gl'ind ustriali, fece a se la parte del leone a danno. dei deboli, gli agricoltori (1). Orbene Attilio Cabiati' e Luigi Einaudi, i due , giovani in discorso, nel loro studio : L'Italia e i trattati di comml'Jrcio (2) benchè sincerissimi liberisti ed avversari della tariffa dal 1887,ne riconoscono l'efficacia. Non mi è consentit 1 ) dall'indole di questa Rivista indugiarmi in molte dfre; riferisco, perciò, soltanto questo loro giudizio comple::;- sivo. e, Sotto il punto di vista industriale o del « consumo alimentare, cÒme ci dimostrano le tac belle del Raunig e i dati della Direzione gene- « rale della gabelle, bisogna dividere la vita ita- << liana in due periodi nettamente distinti: quello « anteriore e quello posteriore al 1887. Nella pri- « ma epoca la nostra esportazione è costituita « quasi unicamente di prodotti alimentari, scar « sissima è quella di materie prime greggie e di , prodotti lavorati. Le importazioni più importanti « erano costituite da generi alimentari e da pro- « dotti fabbricati ». (1) Il Miraglia e il Monzilli (La quistione dei trattati di commel'cio - Nell'Italia Moderna. 1. Luglio 1903), entrambi meridionali, che furono magna pars nella conclusione di quei trattati assicurano che in favore dell'agt·icoltura non fu assolutamente possibile ottenere di più, e che le trattative furono spesso ad un pelo di andare a monte. Alèune mie particolari informazioni mi autorizvmo a ritenere che essi siano nel vero; e la riscossa generale degli agrari in Germania, in Austria Ungheria in !svizzera cprrobora tali informazioni. (2) Milano. Uffici della Critica Sociale, 1903. << ~el 1888 tutto questo movimento varia com- « vletamente. Le importazioni di prodotti fabbri · « cati discendono rapidamente e notevolmente, cc mentre quelle di materie prime greggie e semi- (( lavorate assumono un movimento di deciso uu- « mento. Le esportazioni a loro volta si costituì- « scorro di prodotti alimen'tari e (li prodotti fab- « bricati ». Tutto ciò che Cabiati ed Einaudi soggiungono sulle singole industrie - specialmente su quelle tessili -- con esame diligente, e che in sostanza nella espo.sizione dei dati collima colle monografie interessanti ad esse consacrate da Ugo Tombesi, conferma analiticamente il giudizio sintetico. La protezione, in ciò anche di accordo col Tombesi, riconoscono il Cabiati e l'Einauçl.i ch'è fallita nelle industrie siderurgiche e meccaniche. Ma su ciò convennero anche gl'interessati sin dal primo giorno proclamandosi poco o male protetti. E poco e male protette sono le industrie chimiche come ammette il ]fontana-Russo, che ha molta corripetenza, e ch'è un avversario della tariffa del 1887 (1). Ha torto, però, il Fontana Russo deplorando che l'agricoltura nell'incremento d~lle esportazioni ita~ liane non abbia preso una notevole parte. Il fenomeno è confortante; indica aumento di consumi all'interno derivato alla sua vulta da aumento della sua popolazione e dall'essersi industrializzata: tutti i paesi elle han no visto aumentare Ja .J:lOpolazionee si sono industrializzati, migliorando o la loro situazione economica, hanno presentato tale fenomeno. A ciò s1 deve il mutamento completo nelle vedute degli agrari tedeschi, che furono liberisti sino a quando esportarono e divennero protezionisti a misura che la produzione locale di venne insufficiente per gli aumentati consumi. Con ciò non si esclude affatto l'azione della concorrenza svoltasi contro di noi, come ammette lo stesso Fon tana Russo, indipendentemente dalle tariffe degli altri Stati. V. Risulta, dunque,. all'evidenza da questa seconda parte dello esame in questione: -1° che aumentarono le importazioni di materie greggie e lavorate da servire per l'inclustri2. e di sostanze alimentari; 2° che aumentò, o meglio s'iniziò ex novo per alcune industrie l'esportazione di nostri prodotti lavorati; 3° che fu benefica, quindi, l'influenza esercitata dalla tariffa del 1887_avendo prodotto aumento di lavoro ed aumento di consumi. (2). (1) Luigi Fonb1na Russo: I trattati di commercio e l'Economia nazionale con prefazione dell'on. Prof. Luigi Luzzatti. Roma. Società Ed. Dante Alighieri, 1903. (:l) L · aumento di consumi risulta statisticamente provato dalla Relazione sull'amministrazione delle gabelle per l'esercizio 1901-902. Roma 1903. Gli stranieri meglio e più imparzialmente hanno messo in evidenza il grande progresso economico e sociale avvenuto in Italia negli ultimi anni. Si veggano i dati e le prooorzioni presentate da Bolton King alla Società reale di statistica di Londra (Statistics of Jtaly) nella seduta del 17 Mar• zo 1903. Il King da buon inglese non mostra alcuna. simpatia per la protezione. I suoi confronti riuscirebbero piu eloquenti se inve• ce che tra il 1892-94 e 1901 fossero stati posti tra gli anni anteriori al 1887 e il "901.

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