RIVISTA POPOL4..RE DI POLITICA., LETTERE E SCIENZE SOCJA.Ll 437 gione d'inverno, che obbliga gli abitanti - come i contacliui russi -- a combinare il lavoro agricolo con un'alt.ra occupn.zione. D'altra parte, ciò che rende qneste industrie prospere, è la possibilità, per le più piccole di esse, di avere tutti i va.ntaggi delle macchine, grazie alla forz,t motrice fornita da.i torrenti. Dappertutto ove condizioni analoghe mancano, ove non esiste un motivo speciale per l'introduzione delle ma.cchine, le industrie rurali a domicilio non esistono, oppure sono in decadenza, oppure ancora non riescono a.d impiantarsi e a mantenersi che con lo sfruttamento dei lavoratori, i quali il loro sesso, la loro disorganizzazione, l'ignoranza dello stato del mercato, abbandonano, senza difesa, a tutte le volontà dei padroni. Ma accanto a queste industrie che cercano dei compensi alla loro inferiorità tecnica reclutando nelle campagne lavoratori a basso prezzo, ve ne sono altre che si sforzano di aggiungere ai vantaggi delle macchine e della concentrazione dei capitali., quelle che i capi d'impresa sperano trarre dalla debolezza dei salari rurali e dalla modicità delle pigioni. . • È principalmente per questi motivi, per esempio, che la grande industria tessile, dopo aver emigrato dalle campagne verso le città, ritorna ora dalle città verso le campagne. A partire da questo momento in cui il costo della mano d'opera diventa un fattore più importante che il costo dei trasporti, questo esodo industriale comincia. Alcuni anni or sono, alla Commissione dei filati di cotone che si riunì a Bruxelles, nel 1885, uno dei principali industriali di Gand, De Hemptinne, spiegava, in questi termini, il trasferimento delle fabbriche di tessuti nei comuni rivali: " La situazione è tale, a Gand, che noi non siamo più padroni· dei nostri operai; noi abbiamo dinanzi una formidabile organizzazione benissimo intesa, in mano dei socialisti... " Ci siamo domandati: è possibile, è ragionevole, a meno di mettere la città a ferro e fuoco, di ridurre tutti i salari dal 40 al 50 010? Noi ci siamo detti: no, ciò non ò possibile. Io sfido chiunque, qui presente, a tentare di osare una simile avventura. " Vcrhech:c: Soli, non è possibile, evidentemente. " Dc llcmpUnnc: Lo sarà forsP- col vostro concorso? " ,·c1·hcckc: No, ma con quello di tutti. La libera entrata dei fili di cotone ve lo assicurerà. " Dc Ilcmptinnc: Qualunque cosa sia, il nostro Consiglio d'amministrazione ha indietreggiato dinanzi a questa eventualità. Sapete voi quel che ha fatto? Ha seguito l'esempio che ci hanno dato a Manchester, 0ve si trovavano in una situazione assolutamente simile alla nostra,. I salari erano alzati, io non dirò in un modo ridicolo, ma eccessivo. Da noi hanno più che raddoppiato dal 1853. Manchester oggi non ha quasi più fabbriche di tessuti e di fìlat.i. Le fabbriche di tessuti hanno emigrato in campagna. Si sono prima trasferite a Stockport p1·esso Manchester, ove ~i son fatte nel le alte terr<1 rlella Turingia, la chincaglieria e la fahbricazione di altri oggetti di metallo, <li balocchi e di canestri. All'estremità occidentale della <'atena v'è la fabbrica dei berretti, e oell'Eichsfellt", fino alla regioue clell'Hnri, la tessitura a domicilio. Anche nei distretti montag11osi, si trova, la scolt.ura in legno, la labbrica di canesll'i. di balocchi, rli oggetti di acciaio, <li scatole da orologi, la tessi tut'il c.lel cotone e della seta, la labbricazione dei sis-ari e delle scarpe, oper.1zioni. di riduzione considerevoli sui salari.· 8tokport essendo diventato un gran centro, si sono trasportate le fabbriche di tessuti più lontano e i .salari sono ancora diminuiti.. '' Il più semplice essendo di seguire quest'esempio, io trasporto la mia fab½rica di tessuti a \Vaerschoot/. Vi ho oggi 400 mesti ed e vi monto una macchina d · 400 cava.Ili. Ciò vuol dire, che da quì a un tempo più o meno lungo, vi porterò tutto ... ,, Dal 1885, questo movimento d1 decentra.lizzn,ziono non ha fatto che accentuarsi. Nel solo comune di 'vVaerschoot, vi era alla data dell'ultimo censiment0 (3 l ottobre 1896) cinque tessitorie a macchina che occupavano 624: oper9,i. Altre sono state stabilite .i Gentbrugge, Sleydinge, Somerghern, Zole, vVetteren, Calcken. Basta, d'altronde, percorrere le campagne del Brabante, d'Anversa, e, in generale, i dintorni di tutte le principali città, per convincersi che l'abitudine di trasferire o di. stabilire le fabbriche nelle località rurali, si spande sempre più. · La medesima tendenza, del resto, sì m}tnifesta in tutti i paesi industriali. Negli Sfati Uniti, per esempio, un.a quantità d'inclustrie sono state spostate in questi ultimi anni, per sfuggire all'aumento delle imposte, delle rèndite, e dei salari. Weber cita specialmente questo fatto, che su 65 fonderie di ferro, che erano stabilite nella città di New Y orck, quattordici anni or sono, quindici soltanto sussistevano ancora, verso il 1888. Alcune avevano cessa to cli esistere, ma la maggior parte delle altre erano state installate a Brooklyn o in località suburbane situate sull'Hudson o nella New Yersey (1). In Inghilterra Ebenezer Howard, in una comunic~tzione fatta alla conferenza della garden City Association (Birmingham 20 settembre 1901) enumerava una serie di casi ann.loghi, di cui i più conosciuti sono 'il trasferimento della grnnde .fabbrica di cioccolata dei fratelli Cadbury di Birmingham a Bournville e della fabbrica di saponi Siinli,qlit di Warrington, presso Liverpool, a Port Sunlingt, fondata a cinque miglia di distanza, in piena campagna, sulle rive del Mersey. D'altra parte, molte nuove imprese, le offi.cirrn della Compagnia Kodak, per esempio, per gli apparecchi" di fotografia, e quella. della Compagnia Westing·house sono state stabi lite direttamente nelle località, rurali. (2) Ma è sopratutto in Germn,nia che l' industrializ1;1;rzione del paese ha preso, da alcuni anni, una consiclerevole estensione. Così risulta, che in molte localit~t, tra le quali Colonia; Aix la Chapelle, Dusseldorf, la popola.zionc aumenta più rapidamente nei sobborghi, che alle barriere della città. In "\Vestfalia, questo accrescimento della popolazione, nei comuni rurali, in seguito ai progressi dell'industria, è stato così considerevole che l'Ufficio di Statistica della Russia, commenta n~i seguenti termini i resultati dell'ultimo censimento : " Queste cifre mostrano che una popolazione essenzialmente industriale abita di preferenza la campagna, fatto che non s'era. mai verificato sin oggi in Russia. Accanto alla popolazione industriale dello città si mostra dunque, come nuovo stato sociale, una popola::'ione (1) Weber. The r;rowtp qf cit,·is in tlw nineteenth Centur.'J. pag. 202. The l\1acmillan Company - New York. 1809. (2) K Howard. Gcirden Cities, .\lanafactares arul tabnur in The Garden lity Confereuce ut Burnville. Report o!' Proveùenz, pa~·. 50 e 51. London Hl02.
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