436 RIVISTA. POPO/,A.RK DI POLITIC,A., LETTERE 6. SCIENZE SOCIALJ di Costantinopoli; oggi, invece, le diverse popolazioni bulgare, serbe, rumene, greche vanno costituendo dei patriarcati indipendenti; così alcuni vescovi delle chiese riformate erl alcuni arei vescovi di nazioni cattnliche o miste vanno assumendo importanza papale. La strombaz:r.ata genia I ità di Leone XIH, cl unciue, ha sconosciuto tutto ciò; ha ignorato quanto l'ermenta nel seno rlelle chiese clissitlenti; non lrn neppure sospettate le velleità del 1:Jrocuratore) del santo sinodo russo - il papa moscovlta - Lletto il piccolo czar; non ha neppure subodorato come l'ortodossia scismatica siasi assimÌ.lata col patriot tismo; pare impossibi.le, ma non ha sentito l'ostilità istintiva del panslavismo contro il latinismo. Per c~pirne riualche cosa ci vollero le ris1_.>0ste poco lusinghiere ed i rifiuti espliciti per mezzo di alcune pubblicazioni, ispirate così dal sinoùo russo come dai patriarchi greci e dai vescovi mglesi; egli ha dovuto assaporare la mortificazione di sentirsi dire crudamente che nòn avevano fiducia nei papi di Ro:na: meglio turco che latino! Nè Leone XIII fu più felice per quanto riguarda la riue~tione sociéde, cl1'egli abbor<lò da profano e sprovvisto - come Yedremo meglio un'altra volta - delle cognizioni più elemel'ltari. Infatti, mentre da cardinale con una pastorale ed in principio del suo pontificato con una enciclica si mostrò piuttosto favorevole alle riforme sociali) in seguito a poco a poco si rimangiò tutto. Ma queste dichiara7,ioni in senso oprosto, fatte sotto la influenza delle due frazioni - la transigente e la intransigente - che agit:1.no la chiesa cattolica, non pote·Tano clie scontentarle entrambe• ' perciò il papa, da buon gesuita che vuole contentare G gabbare il mondo, d'allora in poi tenne un linguaggio rjù remissivo sulla r1uestione sociale; con altre encicliche cercò cli dare un colpo al cerchio ed un altro alla botte; con una fenomenale indeterminatezza di linguaggio si tenne sulle generali àel dico e non dico, cosicchè nelle parole evasive del pontefice e< possono stare - come dice; Berto lini - tutte le dottrine, dalla pìù negati va di esse, al socialismo più spinto ~. Ma neanco quest'altro esrediente fu indovinato perchè a lungo andare dava luogo ad un altro equivoco, non sappiamo se più grande, ·ma certo più pericoloso; cioè, mentre urtava la coscienza di molti credenti, i miscredenti se ne avvalevano per attaccare d'incoerenza H papa e la chiesa nel modo più aspro. Allora papa Leone, non sapendo più a qual santo votarsi, cercò quanto più gli fu po~sibile cli scansare la questione; più che per iscritto preferì spropositare oralmente e nel frattempo passò la parola d'ordine a tutte le òiocesi e le parrocchie di combattere ad oltranza il socia- ' lismo ed i. socialisti di ogni scuola. Così mentre in Vaticano non si volle più sentir parlare di socialismo, nèanco cattolico, e di clemo,~razia, neanco cristiana - padre Curci, don Poliieo, Oharbonnel, Stojalo·wschi, :Oaens, Murri e tanti altri informino! - nelle città e più nelle borgate ci è toccato senti.re da preti e frati castronerie e vituperi più piramidali e più triviali di quelli di.. .. sua santità ! Tutto ciò pure ci giova, perchè la verità sa trarre profitto anche dal male che le si vuol fare. Cosi, mentre la propaganda sochlista non ha potuto penetrare ancora in alcuni paeselli dispersi rra i monti, fuori le vie <folla ci viltà, dove curati e delegati di p. s. stanno a guardia della sparuta greggia umana, i preti ci spianano la via, portando fra quella fiovera gente la parola socialismo - una parola suggestiva e contagiosa - che, per. quanto deturpata di colore oscuro, ·non può mancare di dare a breve ~cadenza i suoi frutti. Il papato rappresenta la istituzione più misoneistica dei tempi nostri; lo spirito che gli dà vita e lo muove è la reazione; in questa è il suo avvenire come il suo presente; esso può protrarre ancora la sua esistenza solo come punto di concentrazione di tutte le forze conservatrici e · reazionarie, schierate contro tutte le forze rivoluzionarie, specialmente socialiste. L'attuale fastigio e la forza apparente del papato in questi ultimi anni, non sono l'effetto di nna virtù intrinseca o di una sana politica di nessun papa o segretario cli Stato, ma sono l'effetto della rlefe7,ione cli riuella borghesia volterriana che, allibita della marcia proletaria, cerca rifugio - come i moribondi - nel seno rlella chiesa. Far da cariatide, dunque, a tutte le istituzioni cascanti è stato sempre l'ufficio del papato, nè può a v.erne altro; chi ne dubita s'inganna od inganna. Potrebbe darsi che in estre1nis il papato muti linguaggio, ma sarà sem · pre un agguato; pensiamo - come diceva E. Renan - che « la Chiesa cattolica è una l'emina; ùiffidiamo delle parole incantevoli della sua agonia». G. BONAGIUSO. \ 1 /1_,_A_,J_,_A_,_A_1_/1_LA_LA_1_/1_,_A_, A_, A_1_A_1_/1_, A_,A_1_A_1_/ \/4N\7.$1\7.$1\7.$1\7.$1\%1\7.$J\%1\7.$1\7.$JV~\7.$J\7.$J\7.$J\/4N\/4N\7.$ IL RITORNO AI CAMPI Lospostamendteolleindustriveersole campagne (Continuazione Vedì Num. prec,) Bisogua notare, di più, che lo sviluppo considerevole delle industrie rurali in questa regione e in generale, nella maggior par_te delle regirmi montagnose (1), si spiega, in gran p.arte, con la lunghezza della sta- (1) Harri_s. Loc. cit. pag. 544 « La distribuzione geografica delle industrie a domicilio ha nu interesse speciale. Secouilo Weber, una catena d'industrie di questo genere segue cosi da vicino le mont::igne che, in tutta la Germania centrale, non v'è una sola regione montagnosa che ne sia sprovvista. Cominciando dall'Est noi troviamo, ami tutto gli Ralcngcbirge e i Riescngcbirge con le tessiture; nella region'-l. adiacente, sulle colline della Lussazzia, si lavora il vetro, si tesse, e si fabbricano pendoli; poi vengono gli Er;;egcbirgc con la fabbricazione dei balocchi, dei merl~tti, delle passamanterie, degli orologi e degli strumenti di musica; poi,
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