RIVISTA POf>OLAllif br POLI'i'tCA. Llt1TERB • SCIHNZB SQCJALJ 395 missione ùi rn od erno arbitel' elegantiarum. È opportuno far uotare che quello che si dice del re d'Inghilterra - ed è una diceria che fu avvalora,ta dalla iudiffere:nza · politica, della Regina Vittor.i.n., qun.ntunque essa. si occnpn.sse n.ssai di politicn. estera - cioè che la monarchia in Inghilterra è la decora,.-;ione d'un reggimento costituzionale, non è u.ssolutamente esatta. Il re ha grandissima parte nella politica estera,, e la sua, influenza, quando vuole esercitarla, è notevolissima, anche nella politica interna. A lui si dovette, se il piano di. Chamberlain e dei suoi padroni. i Ranrllul'<ls, di distrnggere intieru.mente i Boeri, 11011 facendo alcnua concessione per far durare la guerra, non ebbe affetto. A lui si deve se il governo Inglese ha presa l'iniziati.va di. leggi favorevoli all' Irlanda, cominciando da quell' " Atto su lp, tena, Ir~andese ,, che ha, offerto ma.teria a ta.nte discussioni, ma, che anche, ha tanto aperto alla speranza l'anima del popolo irbndese. 11 viaggio di. Re Eduu.rdo in lrlandn, non è stato, come sognavano gli ottimisti, un solenne viaggio trionfale. Hli lrlanc1esi, discendenti di Celti, sono facili agli eutusi.asmi e alle dimostnLzi.~1i. rumorose. Contando su questo carattere, molti avevano profetiz7.ato al re un'accoglienza di grandi :festeggiamenti, di applausi, quasi di delirio. La verità è stata un po' inferiore alle 'previsioni; ma tuttavia il re Inglese non ha da dolersi del come è stato ricevuto. Non bisogna dimenticare che egli è il rappresentante di quel popolo che, :fin'ora., ha trattato l'Irlanda come un paese di conquista, che l'ha. gravata. di tasse, affamata,, dissanguata; che ha obbligato la miglior parte della sna popolazione n,d emi- 'grare in America. Bisogua considerare che, appena dieci anni fa, i :Feniani non erano sopiti, e la rivolta serpeggiava, e quà. e là, faceva notare la sua terribile voce, attraverso tutta l'isola verde. Gli Irlandesi erano persuasi che la loro patria era, fra le sorelle che costituiscono l'Impero, la cenerentola. Ancora durano in Irlanda i ricordi degli sfratti forzati, delle leggi eccezionali, delle violenze del governo Inglese, e delle violenze dei nazionalisti Irlandesi per la resistenza. '.l'utto questo non si cancella nel breve , giro di pochi anni, soprattutto quando un tale stato di cose s'è ripercosso ne' suoi affetti su la vita economica del paese. L'accoglienza degli Irlandesi ad Eduardo non poteva dunque essere trionfale. Avrebbe potuto essere ostile o per lo meno diffidente; invece è stata dignitosa e calda. Ed il re ed i suoi ministri, e la stampa Inglese . ed il popolo hanno ragione .di compiacersene. Essi non potevano aspettarsi di più. Il popolo Irlandese ha accolto amichevoll!lente il suo re: gli ha fatto sentire che le speranze suscitate dal governo nou lo sono state invano: che il popolo Irlandese come fu capace d'intenso odio è pur capace di profonda gratitudine-, a condizione però di essere trattato come merita e come ha diritto di esserlo. I soldati d'Irlanda si sono cornggiosamente battuti al Transvaal: coraggiosamente si battono ovunque il governo li manda; i contadini irlandesi lavorano una terra avara per proprietari Inglesi più avari della terra, eppure la lavorano con infinito amore; .strema.ti da,i balzelli, oppressi dalle tasse hanno pagato e pagano, ed H governo, :fin'ora, nulla ha fatto per loro, Ora è ve1mta unn. legge che ha, fatto :fiorire sogni e speran¼e. Il popolo Ir1an.d.oso, con la s11aaccogl ien'.ilaa Ile Ed1tardo, ha fatto capire che ne aspetta l'adempimento per entusia.smarsi ancora di più. 11 ghiaccio è rotto fra i due popoli. Irlanda ed Inghilterra s'avviano verso l'intesa e la pace. Rispondendo ad indirizzi di ben venuto, che le Municipalità Irlandesi gli hanno letto, il re Eduardo ha pronunziato il seguente discorso :· " Signori ! - Io vi ringTazio a nome della Regina e mio della vostra accoglienza benevola e dell'assicurazione della vostra leale devozione al nostro trono e alle nostre persone. Affermandomi capace di prestare un profondo interessamento all'Irlanda ed a volere il benessere dei suoi abitanti voi mi rendete giust_izia. I vostri interessi mi hanno sempre preoccupato e il mio interessamento per voi è stato acci·esciuto. dalla mia visita. Io mi sono fatto ,così un'idea precisa di certe condizioni della vita dell'Irlanda e sarò lietissimo se la mia visita potrà. dare dei risultati utili per il vostro pu.ese. " Io divido le vostre speranze: e le misure legislative di cui si preo~cupa in, questo momento il Parlamento contribuiranno alla felicità e al benessere del mio popolo irlandese. Ma le buone leggi non basteranno da sole a raggiungere lo scopo: occorre un sistema migliore di istruzione industriale,~uno spirito di cooperazione in tutte le classi della popolazione, e occorre sopra.tutto creare nuove e diverse sorgenti di attiviti\. " Ecco lo scopo cui noi tendiamo presentemente coi nostri sforzi. Io prego la Provvidenza che voglia be• nedire sempre il vostro lavoro J>er la causa della pace e della prosperità. ,, Se le parole del re, non saranno smentite dai fa.tti, ben presto l'Irlanda s'avvierà per una, via non battuta :fin'ora. Dalla intesa perfetta e cordiale con l' Inghilterra, al benessere del popolo, ed alla sua libertà. • L'Arbitrato Anglo-1:<'rancese. - Dunque avremo l'arbitrato, e assisteremo a qualche esperimento di pacificazione fra le due potenze secolarmente rivali. Naturalmente· non tutto quello di cui si era parlato potrà essere attuato subito. _L'idea del disarmo, per esempio, è di quelle che fanno strada lentissimamente e a farla divent;ue realtà concorrono il tempo ed i fatti con il loro lento lavorìo di anni e di secoli. '11uttavia, quan• d'anche nulla di ciò che è stato proposto riuscisse a, bene; quand'anche la prossima conferenza di Parig·i lasciasse le cose tali quali ora sono; pure il fatto stesso e solo di avere avanzato questa idea, di averla strenuamente infaticabilmente pro.pagata - come.il D'Estournelles ha fatto - è. uno degli avvenimenti più importanti del nostro tempo; e come ogni idea di (avvenire, anche questa porterà i suoi frutti benefici per l'umanità. . Partigiani dichiarati della abolizione delli eserciti per• manenti; avversari delle spese improduttive non possiamo fare a meno di plaudire alla bella iniziativa dei deputati :Francesi ed Inglesi. Naturalmente siamo assai scettici su i resultati pratici ,immediati di quella iniziativa. Ci sembra un pò destinata a far la fine della conferenza per la pace indetta dallo Czar. Anch' essa fece :fiorire tante belle e generose speranze, parve che fossimo alla vigilia del disarmo, ed infatti nessun capo di soldati più autorevole dello Czar poteva prommziare la grande parola; egli che in tempo di guE1rrn p11ò scag·lionare coutro il nemico G500000 uomini. }fa /·
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