Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 15 - 15 agosto 1903

402 JtlVIS1'A1 POPOLARk'bl PòLrt1èA, LÉrtERb k SCIKNZÉ SOCIALI va esso ancor~ fiducia in questa istituzione? Erano queste le due grandi questioni intimamente connesse colla riuscita o la sconfitta dei nazionali· sociali. Il gruppo dei naumanniani scese sul campo di guerra con squilli di tromba,pieno di for.zegiovanili e di marenghi. E l'evento della sua propaganda? A primo scrutinio non riusci nessuno dei suoi candidati ed anche nel ballottaggio non passò che i.I solo Gerlach, cui un'ironia storica aveva concesso di entrar nel Parlamento per la buona grazia di questi stessi operai socialisti ai quali il suo partito aveva avuto l'arroganza di voler sustituirsi. Accanto ai :3 milioni e ventimila voti dati al socialismo repubblicano, il neosocialismo monarchico non ne ebbe che trenta mila. Era rimasto un microcosmo. Era cascato giù nel fango del più gTan ridicolo il gran tentativo di rendere popolare la vecchia monarchia Perfino in quei pochi collegi elettorali, in cui i voti dati alla nuova forma del socialismo avevano aumentato, i voti dati al socialismo internazionale e repubblicano avevano aumentati anche in un modo ancora maggiore. Difficile est, s:,1,tyram non scribere ! Allora Federico Naumann, indispettito e reso melanconico di questo evento poco rasserenante, fece un passo decisivo, e, nella sua rivista e Die Zeit » ris~lutamerite troncò le ultime speranze dei suoi seguaci. L'articolo, che scris .-e, s'intitolò semplicemente «.La disratta ». La confessione - un po' ingenua dopo tutte le finzioni di forze erculee - dell'impotenza politica della sua idea monarchico-socialista è ass&i interessante: « Abbiamo lavorato con una intensità veramente rara », dice il padre del viccolo manipolo. « I on siamo stati sconfitti per la mancanza di quattrini. Anzi, c'era qualunque cosa di cui avevamo bisogno. I nostri amici hanno, combattuto ammirevolmen te e se cio• nondimeno abbiamo perduto il giuoco, ciò significa che che non siamo in istato di fondare il partito nuovo. E' una triste verità, ma è una verità ». Così, squassato da· destra e da sinistra, reietto d~gli operai che voleva rappresentare, e liquidato dallo stesso suo leader, il socialismo monarchico si è spento ... nelle sue medesime fasce. L'aria si è rifatta pura. Adesso si sa, che in Germania i rappresentanti della coltura e dell'avvenire non aspettanb più niente dalla dinastia. E pensare che la dinastia, di cui qui si tratta, è forse la più forte e la più energica di tutte! E' qu!3sto il più serio « memento> che si possa immaginare. L'alba non è ancora spuntata. Ma pe vediamo già i primi' bagliori. . Dott. ROBERTO MICHELS.( l) (1) Il Dottor Roberto Michels, che ci rnanda in Italiano l'articolo, di cui lo ringraziamo, fu candidato socialista nelle ultirne elezioni al " Reichstag ,,. Per abbonarsi alla " ·RIVISTA PO-· POLARE ,, mandare cartolina-vaglia ali'Q11,. Prof. :NAPOL. OO.LAJANNI. Napoli. UOMINUI OVAILREICHSTAG • Fra- i molti nuovi socialisti entrati al Reichstagnotiarno due figure elle escouo dalla misura onlinaria; quelle del parroco Paul Gòhre e del dottor Eduardo David. Paul Gòhre viene dai nazionali-socia I i-: ha trentanove anni; fu parroco protestante ed abbando-- nando il pastorato è rimasto religioso. Ha (lietro di sè un'esperienza davvero singolare: tre mesi <li volontariato operaio in una fabbrica di Chemn i tr.. PAU.L GÒHRE Prima di assumere l'ufflcio ecclesiastico, e gm aderente a quel movimento tlvangelico soci,1,leclrn allora faceva capo allo Stocker, il Gohre mosso da un elevato interesse di religioso e di politico. insoddist·atto di quanto sui bisogni materiali e , morali degli operai potevano dirgli i libri di scrittori senza pratica diretta, volle compiere in incognito un'inchi.esta sulla vita proletaria. :\Ifadatosi per operaio disoccupato non gli riuscì - era tempo di mezza crisi - <li entrare in una fabbrica cse non svelandosi. L'incognito rimase per g_li operai, e d'altra parte egli venne trattato come operaio, lavorò e percepì salario, fece vita in comune con gli operai, partecipò alle· loro riunioni, alle feste, ai balli ecc, raccogliendo un materiale di osservar,ioni di cui fece quel suo Drei Manate Fabriharbeiter che rimane un documento prezioso, senza: riscontro, di vita operaia. · Sono osservazioni sulla vit~ materiale, sul modo di pensare, &ui criterii morali e religiosi, sulla vita sessuale ecc. de' suoi compagni di lavoro già fin d'allora in grande maggioranza so:::ialisti. Interrogava, si mescolava ai crocchi, 1,rovocava discussioni, sì che, pur lontanissimi dal sospettare il vero, gli operai cominciarono a chiamarlo Doctor · ali dicevano anche: tu sei un pastore man- ' o cato !, e anche: arriverai deputato! Trovò che gli operai consideravano il partito socialista come la loro naturale rappresentanza, ma clisinteressanclosi <lo] lato più propriamente

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