RIVISTA POPOL4.RE DI POLITICA., LETTERE E SCIENZE SOCJA.Ll 367 Se il tenente Modugno è stato uno dei •più brutali non è stato però il solo saccheggiatore, il solo di.strut- . tore, il solo violatore di case e di fanciulle. Altri uf-fìciali sono tornati ai loro paesi portando seco le ricchezze rubate in quella terra lontana. Bi.blioteche imperiali, templi, palazz:i, tombe tutto è stato manomesso dai civiliz:::atori ammirati, sbalorditi e invogliati delle ricchezze dell'arte dei barbari. Tutto questo è Popera logica della scuola di violenza. L'uomo che conquista diventa immediatamenté selvaggio. E quando l'uomo che conquista non ha più a frenarlo il timore della punizione immediata egli dà libero sfogo alle passioni brutaH che sonnecchiano in fondo n.lla coscienza umana; la bestia si desta e..... i Russi affog·atori di Cinesi, i Tedeschi violatori di tombe, i Franc_esi violatori di fanciulle, i Giapponesi sitibondi di sangue, i Modugno si rivelano in tutta la loro schifosa bruttura e gli· u9mini d'Occidente riconfermano se stessi nel pensiero dei Cinesi, per i popoli barbari. Ben altra educazione cp.e quella dell'esercito ci vuole per creare i civilizzatori; ben. altra scuola che la scuola di violei1za del reggimento e dell'armata! Ben altre vie ha da percorrere l'Europa se vuol essere maestra di civiltà ai popoli. La scuola delle armi, produce i civilizzatori come Modugno, o su per giù; inutile è punirli. Il Modugno potrebbe <lire: - Voi mi insegnaste che il bottino di guerra è un diritto; che la ragione è del più forte; che il diritto stà dalla parte dei più violenti. La vostra società e la vostra morale mi insegnarono che· il forte può togliere al debole,· il furbo all'ingenuo, l'armato all'inerme; ho fatto in piccolo quello che i ca.- pi hanno fatto in grande, perchè mi riprovate o perchè mi punite? E questo è il guaio che noi. lamentiamo. La logica inesorabile crudele, eppure terribilmente vera., è in questa questa difesa. ~ La m.a~istratura inquirente in Italia. (Tema t1ecchio sempre niiovo). - Fin da quando - dietro la denunzia del Prof. Murri - fu proceduto all'arresto di Tullio Murri, della Linda Murri nei Bommartini, di Pio N aldi, della Bonetti, le sorprese successero alle sorprese, ed i giornali interessati a far cronaca per rabbia di lucro, quando non ebbero notizie vere le inventarono; inventarono particolari, citarono fatti scandalosi, ed alla malsana curiosità del pubblico dettero in pasto le oscenità più volgari e vergognose. Al tempo stesso il contegno dell'autorità non apparve dei più oculati. Si intuiva che i magistrati inquirenti cercavano senza trovarlo il bandolo della matassa. Un nome era stato pronunziato, a carico di quel nome si erano addebitati dei fatti, poi quel nome era stato messo in disparte. Il tempo passava; si parlava già della Camera di consiglio, qualche giornale aveva già pronosticata la data del processo; quand'ecco quel nome è i>ronunziato di nuovo; il giudicè istruttore procede a due arresti e mette tosto dopo in libertà gli arrestati ; poi è arrestato il portatore di quel nome: il Dott. Secchi. Noi non entriamo in merito del processo: forse gli arrestati sono tutti innocenti, forse. sono tutti colpevoli: a noi poco importa. Constatiamo un fatto. L'istruttoria che pareva ~hiusa è riaperta di nuovo; il giudice istruttore ha detto: Facciamo da capo. E uno. Sarà ben presto un'anno sotto il palazzo arcivescovile a Livorno fu esplosa una bomba. Un u·omo fu arrestato. Poi messo in libertà, poi arrestato di nuovo ed è ancora sotto processo. L'istruttoria non è ancora riuscita a riunire le prove giuridiche della ai lui colpabilità. Cerca, indaga; da mesi e µiesi, cerca e non trova, e il processo che nel primo tempo pareva doversi fare in quattro e quattr'otto, è ancora di là da venire. Noi non ci occupiamo se l'arrestato è colpevole o no; constatiamo che la magistratura italiana se la piglia comoda quando si tratta della libertà dei cittadini. E due. Il processo Palizzolo è diventato, il processo eterno. Quel disgraziato ·ai Palizzolo, figura punto simpatica se vogliamo, ma fino a condanna definitiva presumibilmente innocente, quel disgraziato è rimandato da Erode a Pilato; condannato di quì, condannato di là, senza essere mai assolutamente :fissato sulla sua sorte. Là erano i sosp~ttati di parzialità; qua èra un presidente che si lasciava sfuggire errori di procedura e di forma; insomma erano e sono mille cause, tutte estranee all'imputato, per le qual~ il processo non finisce più. Noi non vogliamo sapere se Palizzolo è un galantuomo o no; constatiamo che un processo per omicidio si trascina ormai da quattro anni, e non ha ancora avuto la sua· soluzione decisiva. E tre. Ora questi tre esempi che. abbiamo citati ne rappresentano una innumerevole folla di simili, per cui le carceri italiane sono piene di giudicandi che da moltissimi mesi e da anni aspettano invano la soluzione dei loro affari. E questi tre casi illustrano le condizioni deplorevoli della nostra magistratura, e più ancora la deficenza di .leggi intese a tutelare, insieme alla vita ed agli, averi, anche la libertà e l'onore dei cittadini. In Francia vige una legge per cui se dentro sei mesi d'istruttoria, le prove giuridiche non sono raccolte, il giudice è obbligato a mettere in libertà il prevenuto. È vero che il giudice può usare di una sottigliezza. Mette in libertà il prigioniero il quale alla porta nella prigione trova due agenti che con un nuovo mandato lo arrestano sotto la identica imputazione. Eppure, vedete, è tanta la. forza che esercita la legge, e tanta la ripugnanza del sotterfugio, che sempre, prima che spi• rino i sei mesi legalmente stabiliti, l'istruttoria è chiusa e l'imputa.to rinviato dinanzi al tribunale competente. L'on. Zanardelli. che pensò a rendere l'ergastolo tale una pena dinanzi a.Ila quale la pena di morte è la più lieve; non pensò a questa inezia della libertà· cittadina. Tanto quelli che sono in carcere anche se urlano nessuno li sente. E noi anche contro questo difetto delle nostre leggi protestiamo: noi che consideriamo che anche se imputati i cittadini non devono subire un ora di più della pena loro comminata. dalla legge; tanto più che per gli arrestati innocenti non c'è - come c'è in Inghilterra - il rifacimento dei danni. .. L'Italia all'esposbione di S. I.onis. - Interpellato a proposito della partecipazione dell' Italia alla esposizione mondiale di S. Louis, l'on. Fulci - con quella illuminata competenza delle nostre cose economiche che è qualità peculiare dei ministri e dei sottosegretari di Stato italiani - dichiarò che il governo, se ne disinteressava perchè l'Italia non aveva, quasi, esportazione negli Stati Uniti, e quindi il guadagno non varrebbe la spesa. Questo nel 1901. I
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==