Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 14 - 31 luglio 1903

380 RIVISTA POPOLAR.a DI POLI11CA. LBITEJµf '8 SC'IENZÉ SOCIAIJ con tanto di marchio ufficiale del partito? Nulla di più e nulla di meno e nulla di mPglio di quello clte vi fanno gli attuali deputati repubblicani. Gli eletti per ec..:ellem:a finirebbero col rappresentare la devia~ione sistematica, dato che non si disgusterebbero prima di Carvi la figura di marionette o di semplici porta voce del partito. R9Sta l'altra ipotesi, ch'è 1a prima tra quelle enunziate dal Viazzi e che a me sembra che sia la sua preferita. Eccola: « La conclusione sareb- « be una sola (e notisi che qui stiamo consideran- « do la questione unicamente sotto il suo aspetto « logico fondamentale, e non desideriamo di meglio , che di veder chiariti a noi stessi tutti quegli al- « tri rapporti che ora tralasciamo di ricordare). Una « sola: che si rinunziasse ad avere alla Camera un , Gruppo repubblicano come organo ùel partito. De- « putati repubblicani, si, ma per conto loro: e che « il Gruppo si chiami pure repubblicano; facciano « come credono; ma che )'azione loro non compro- ' metta la responsabilit;;\ cielPartito,non alteri, non « imbastardisca la fisionomia della affermazione , genuina del pensiero e del sentimento repubbli- ' cano popolare nel paese; che, senza litigi in fa- « miglia, da una parte e dall'altra si possa pacifi- « camente accettare una condizione di cose per la , quale al Partito, al giornale~ alle Sezioni, agli « scrittori, ed agli oratori del Partito, ai singoli « iscritti, sia sempre lecito pensare e proclamare « del deputato e del Gruppo: , agnosco hominem, > « non conosco quell'uomo, o, meglio, non lo rico- « nosco > .(1) Ed è cosi precisamente che io intendo la esistenza dei repubblicani alla Camera; eù è perciò che me ne uscii dal gruppo il giorno in cui mi si vollero imporre dei vincoli, che non accettai, e che gli altri - stando ai giudizi del partito repubblicano lombardo: il più colto, il più attivo, il più benemerito della causa repubblicana - accettarono. ma non rispettarono. Questo concetto in me era tanto radicato, che sin dal momento in cui per iniziativa di Bovio ·si . venne alla costituziono del gruppo distinto dalla (1) Se esista un vero dissidio tra il partito repubblicano e il suo gruppo parlamentare non esamino, almeno per ora. Intanto ai critici del i:rruppo parlamentare, cui non appartengo, dedico 11uesto brano di un articolo d'lnnocenzio Cappa, che può agire come una doccia fredda : « Si domanda l'azione repubblicana 1 Da alcuni critici (come \ siam noi per esempio) sì. Ma in realtà i collegi repubblicani chiedono quotidianamente dei favori ai loro deputati, che nulla hanno a che fare con la futura. prossima o lontana. riscossa repubblicana. " Ad X vogliono che il deputato t<>legrafi al Ministero, perché taccia fermare in porto una corazzata. E siamo in tempo di agitazioni contro le spese improdutttve. Ed X è magari la rivoluzionaria città di Ancona. « Altrove la appetito invece un palaizo delle poste. Altrove del nuovo lavoro per officine che miuacciano di chiudersi. Quasi da per tutto (e questo il peggio: perché per il resto spesso l'utilità pubblica giustifica l'atteggiamento poco ribelle dell'istanza) è il favore personale, l'impiego; persino il trasloco. Di qui una fìtta rete di simpatie e <li graLitudini individuali, che con la repubblica ci hanno poco a vedere, di qui un inevitabile scambio di cortesie che smussano angoli, clieabituano le irosità. Come do~o blateral'e: Noi vogliamo l'azione repubbìicana? » (Italia del Popolo, 22 luglio). Eslrem,a Sinistra, dichiarai esplicitamente che sarei stato un indisciplinato. Un ultima ossorvazione. Tutte queste discus ioni tra repubblicani della. Camera e del paese intorno all'azione dei primi e ai loro rapporti col partito, guadagnerebbero moltissimo se Cossero ricondotti alla suprema direttiva dAl metodo <laseguire; discussi.oni, che ò.ovrebbero ridursi a questo dilemma: evoluzione o rivoluzione? Chi sta per la rivoluzione non può e non dove approvare l'attitudine del gruppo parlamentare repubblicano; dovrà essere astensionista. o dovrà provocare scandali e conflitti quotidiani nella Camera, nei consigli provinciali, comunali, nelle Socletà di Tiro a segno - dovunque riesca a penetrare; dovrà affidarsi alle cospirazioni ed alle sommosse. Chi, invece, sta per l'evoluzione non avrà elle un pensiero: elevare le condizioni economiche, intellettuali. e morali del paese ; educare, educare, educare co.munque e dovanque! Educare per trovarsi sempre pronti e ben prepara.ti per la rivoluzione, che si fa e non si canta come sul palcoscenico, quando, più che la famosa maturità dei tempi, gli errori dei governanti e le circostanze fortuite imprevedibili la impongono. Questo l'insegnamento che scaturisce lampante dalla storia e dagli esempi che ci lasciarono Mazzini, Cattaneo, Rosa, Alberto Mario. Pro[ NAPOLEONE CoLAJANNI. Deputa' o al Parlamento ~~~~~~~~~~@@~~~~~~~@~~~~ Per colorocheprocurano deinuoviabbonati alla RIVISTA POPOLARE 1.° Cbi 1irocura ua abbonato avrà diritto ad uno dei seguenti premi, del tutto gratuiti: a) Signora Sole di Paolo Remer; L'imperialismo inglese di F. S. Nitti. . b) L'istru~ione elementare di C. Vaccaro; La fisiologia del Genio del prof. Gallerani. e) I con:fT,ittinazionali di Savelli; La malaria in Italia di Berteaux. d) Ire e spropositi di Cesare Lombroso di N. Colaj anni. e) Mouvemcnts sociaux en ltalie di N. Colajannì. fJ Gli uffici del laooro di N. Colajanni. g) La grande battaglia del lavoro di N. Colajanni. h) Net regno della Mafia di N. Co1aj1mni. Unesperimento fallitonelMezzogiorno (Il credito agrario) In qnesta Rivista nella quale con tanto amore, con tanta insistenza e con tanti sacrifizi sono difesi gl'interessi economici, politici e morali <lel ì\le7,zogiorno, della Sicilia e della Sardegna, che, in una al Lazio, frirmano un grande aggregato sociale a caratteri assai rassomigÌianti, non si nascosero e non si attenuarono mai ]e deficienze, le colpe1 gli errori di fali regi on~; forse si esagerarono nel la SJ.Jeranza che l'esagerazione tessa servisse come stimolo per una salutare reazione. Oggi, perciò, con vivo rammarico, con la sicura coscienza di adempire ed un dovere penoso, quì

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