I /UVISTA POPOLARE DI POLITICA, LEITERE E SCIENZE SOCIALI 289 suno potrà accusarli di avere tradito i segreti di ufficio. Questa sola circostanza è sufficiente a dare la preferenza all'Inchiesta Parlamentare sull' Inchiesta Reale. Nel caso speciale aggiungiamo che le mezze rivelazioni del Corriere Mercantile di Genova, che per le sue tradizioni e per l'ambiente in cui vive deve sapere :111oltor,endono assolutamente necessaria l'Inchiesta. Le smentite dello Sbertoli, dell'on. Bettolo e dell'on. Raggio, e le stesse rettifiche dell'on. Afan di Rivera non servono che a mostrare quanto è imbrogliata la matassa. Contro Il Corriere Mercantile s'insinua che esso rappresenta un gruppo d'int~ressi industriali antagonistico a quello del trust siderurgico e che farebbe capo ~l famoso Perrone di crispina e poco pulita memoria. E che perciò 1 In via d'ipotesi - e il collega del Corriere Mèrcantile speriamo che all'ipotesi ~darà il suo giusto valore - si ammetta che le ultime mézze rivelazioni siano di origine impura, addirittura losca. Ma non è nota nel mondo dei crirµinali che i più grandi reati spesso vengono scoperti per le imprudenze e per le ·rivelazioni dei complici 1. · ·E queste rivelazioni dell'autorevole giornale genovese, che vive per lo appunto nel centro del mondo degli affari in discussione, sono venute. al- - l'indomani delle relazioni Randaccio, Franchetti e Arlotta; all'indomani delle dichiarazioni dello stesso Bettolo sulla potenza del Trust siderurgico che hanno gettato un'ombra cupa e sinistra su tutta l'amministrazione della Marina. Solamente una Inchiesta parlamentare potrà ficcare lo viso al fondo e commetteranno un grave errore il governo e la Camera se la respingeranno. Respinta oggi, però, la proposta risorgerà domani e finirà col prevalere (1 ). · LA RIVISTA POSTILLA-. Il voto di mercoledì fu quale si prevedeva: favorevole al governo e contrario alla Inchiesta: La maggioranza· di 39 voti senza e con-· tro l'Estrema sinistra, se mostra che il ministero può fare a meno di quest'ultima, insegna pure che la situazione, dati gli umori della Camera italiana e la scarsa fedeltà di certi baschibuzuck, rimane assai incerta. Il voto è stato apprezzato al giusto dall'on. Giolitti, che ha provocato la crisi ministeria1e, di cui ci occuperemo nel numero prossimo. D'onde la voce persistente che 'siamo alla vigilia delle elezioni generali. E noi prestiamo piena fede alla voce. Ma quale potrà e~sere la piattatorma che sceglierà il governo 1 Tutte le riforme in discussione - riforme giudiziarie, sgravi, divorzio - ci sembrano adatte ad assicurare la sconfitta del ministero attuale più o meno modificato. (1) L'on. Rispoli accennò alla Trinacria in un suo discorso recente. Se avesse guardato alle discussioni del 1894 avrebbe visto che la Trinacrict ha tutta una storia vergognosa di sperpero e di danaro speso pazzamente. • . E~111ond·Rostand Rastignac ha diritto a dire di essere il critico più autorevole e più influente d'Italia. Per il suo acre articolo mandato da Parigi, dove aveva assistito alla prova generale dell' Àiglon, sull'ultimo dramma del poeta francese, accadde non solo che l'Aiglon non potesse più trovar grazia appo i critici nostri, ma· perfino che tutta l'arte dell'autore dell' Aiglon_ ne sia rimasta diminuita e come screditata. Da due anni in qua gl'italiani competentissimi non parlano di Rostand senza qualche smorfietta e non no scrivano senza almeno qualche restrizione. Uno squisito poeta e critico sottile intitolò addirittura un suo articolo demolitorio : Questo Rostand ! Prima di continuare ho io bisogno, per p:i;evenire - (e chi sa che ancor ne sia in tempo) qualche sorriso, ho io bisogno di ripetere quanto mi capitò di rispondere al Belcredi, affermante di me in una conversazione cui partecipavano Vincenzo Morello e Luigi Lodi: - Egli lo traduce ma non lo ammira 1 Non ripeto. Ma sì che vorrei non aver tradotto un verso del Rostand per sentirmi ora la penna più sciolta. A ogni modo col ricordo di quella co~versazione mi sovviene delle belle proteste del Lodi e del. Morello, ribellatisi all' apprezzamento e tratti dal calore della polemica a citare a memoria molti più versi dell'Aiglon che io non avrei ricordato così d'improvviso. Il furbo lettore non troverà inopportu.ne e inutili queste citazioni di nomi e di giudizi. D'altra parte il diffondersi del discorso del visconte di Vogiié all'Accademia per il ricevimento del nuovo immortale gioverà non poco. Ah, no: certo: un poeta del quale il Vogiié parla con tanto entusiasmo non può essere solo un felice improvvisatore, un abile prestidigiatore di colpi .di scena e di giuochi di rima. L'ospitalità - lo sappiamo - ha i suoi doveri che' si traducono ordinariamente in qualche indulgenza allorchè non consentono le amplificazioni. Ma quanto non sarebb' egli stato gros~olano il critico illustre (il quale è invece non per solo il suo titolo nobiliare uno dei più aristocratici spi;riti di Francia) quanto non sarebbe egli stato grossolano il visconte di Vogiié se per indulgere o per amplificare si fosse lasciato andare a dire: « Due volte la Francia ha comunicato nel medesimo trasporto, sollevata sopra se stessa richiamata ai suoi migliori istinti da due anim'e furiosamente corneliane (Bornier e Rostand). E l'anima più sfrenata nel sublime non fu quella del poeta tragico: lo dico a onore del poeta comico che io costringerò a convenire nella mia opinione ? > Che ne sarebbe stato dell'aristocrazia del Visconte se per indulgenza o per amplificazione egli avess~ più oltre soggi_unto - a proposito della prima rappresent8:zione del Cyrano : « In pochi giorni voi diventaste re della scena, imperatore, messia, poeta nazionale e poco di poi poeta mondiale > r ·
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