Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 11 - 15 giugno 1903

I . 288 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LBTTERB '6 SCIIINZR SOCIALl sentire da Birmingham; che ha ripetuto nella Camera dei Comuni eù è stato rinforzato dalla voce di Balfour con grave scandalo dei liberisti ingle'si. ... L•ultima discussione per l'abolizione del dazio sul grano prova che. le idee protezio- !liste in Inghilterra hanno fatto tanta strada, · quanta sembrava impossibile che_ ne potessero percorrere. E conchiude: l'esempio dell'Inghilterra, per le nazioni che non si trovano nelle sue condizioni industriali, costituisce l'ammonimento più severo e più convincente contro il liberismo agrario. Dott. NAPOLEONE COLAJANNl. Deputato al Parlamento . · (1) Cont.ro il liberismo si sono levati in Inghilterra : Ernest lìdwin Williams ( The. Case /or Protection. London Gran Ri- _chards 1899) e Guilford L. Molesworth (Our Etnpire under Protection and Free Trade. \Vard, Lock et C. London 1902), Avr6 agio forse di ritornare su di essi. lnc~icsta re leol~c~icsta ~arlamcntarc ? 7, • • Qualche socialista fanatico o di mala fede non potè mandare giù l'articolo sereno ed obbiettivo della Rivista, in cui si misero a posto certi erro nei confronti - tra la denunzia degli scandali della Banca Romana e le accuse contro l'on. Bettolo. Per costoro abbiamo una risposta spiccia e convincente. Quale obbligo morale o politica avevamo noi di fare l'apoteosi dell'accusatore del Ministro della Marina, se il gruppo parlamentare socialista aveva declinato ogni solidarietà col _formulatore delle accuse, e si era limitato a caldeggiare. soltanto l'Inchiesta, come av~vamo fatto noi1 E l'articolo del compagno Turati non era forse più severo del nostro 1 Ma lasciamo da parte tutte queste considerazioni retrospettive e veniamo al momento attuale. ·Mentre scriviamo non è avvenuto il voto della Camera sulla domanda d' Inéhiesta sul Ministero della Marina, avanzata dagli on. Franchetti e Fracassi, separatamente; ma dall'attitudine del governo, deciso a porre la quistione di fid1;1cia,s~ può prevedere ch'essa verrà respinta da una qualsiasi maggioranza - a meno çhe non si ricostituisca completamente la falange ·sonniniana e la destra non le si unisca. In questo caso il governo potre.bbe essere battuto. E meriterebbe di esserlo. · Tolto all'Inchiesta ogni carattere personale, avrebbe dovuto essere accettata dal Ministero, se davvero gli sta a cuore il buon nome dell'amministrazione della Marina e la cosa pubblica. Quale t non sarà. la sua responsabilità se domani, in una guerr,a qualsiasi, i nostri ordinam·enti marittimi si rivelassero deficienti e tarlati e ci conducessero ad un nuovo disastro come quello di Lissa 1 Il governo ha fatto conoscere l'intenzione di voler nominare esso· una Commissione d'Inchiesta per Decreto Reale. Ma con c1uesta /ìchelle si potranno acchiappare alcune decine di voti di pusilli senza eltminare gl' inconvenienti del voto parlamentare contrario a11'inchiesta. Delle due l'una: o la Commissione Reale farà sul serio e i risultati non dovreboero differire da queÌli di una Commissione parlamentare; o non vorrà ricercare la verità sino in fondo, e riuscirà una indegna mistificazione, intesa ad ingannare il Parlamento e il Paese. C'è di più. La Commissione Reale potrà. mettersi all'opera con tutte le migliori intenzioni del mondo e venir meno al proprio compito per cause estrinseche ad essa stessa. Una Commissione Reale non ha i poteri di una Commissione d'Inchiesta parlamentare; i privati ed anche alcuni rappresentanti di enti, che privati rigorosamente non si possono considerarare, possono benissimo rifiutarsi di rispondere alle domande della Commissione Reale e negare la presentazione dei documenti richiesti. Ciò che non potrebbero fare di fronte ad una Commissione parlamentare nominata per legge. 11 Comitato dei sette, sorto in seguifo al voto della proposta Guicciardini nel 1893 era composto di sette draghi, come li chiamò Bovio che ne faceva parte, era deciso a scovare la verità anche in fondo ad un pozzo. Ma siccome essa non era una Commissione d'Inchiesta parlamentare, la sua energia e la sua buona volontà s' infranse di fronte al rifiuto del Comm. Grillo cli rispondere ad alcune domande e di presentar alcuni libri della Banca Nazionale. Alla Commissione Reale si risponde se si vuote; alla Commiss.ione Parlamentare si deve rispondere. In un secondo stadio altri gravi inconve - nienti si presentano. Riconoscasi pure nel Gabinetto attuale tutta la intenzione di far conoscere la verità, tutta quanta la verità. Ma i gabinetti non sono eterni; al ministero Zanardelli ne ·potrà succedere un altro che seguirà criteri. diversi, e quando avrà in mano i risultati dell'Inchiesta Reale ne pubblicherà quella parte che gli sembrerà conveniente di pubblicare; e potrà an~he ingannare il paese pubblicando il falso. Ecco un caso concreto. Nel 1887 o 88 fu nominata una Commissione per fare una Inchiesta sulle condizioni degli Istituti di emissione. Il senatore Alvisi fece la relazione sulla Banca Romana nel 1889; ma il ministro dell'Agricoltura Miceli ne pubblicò un sunto assolutamente falso, che servì ad ingannare il Parlamento e il Paese. Ciò non può mai verificarsi con un Inchiesta Parlamentare superiore ai ministeri e padrona dei propri atti. Per la Marina occorre sopratutto l'Inchiesta, Parlamentare; essa sola può avere il diritto di costringere i funzionari a dire la verità, perchè la legge che la crea loro ne fa un obbligo, cui non possono venir meno, ed ottemperando al quale nes-

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