RIVISTA POPOL4.RE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 285 una donna seminuda e merme, d'una fanciulla di diciotto anni che inginocchiata dimandava misericordia, di due giovani arrestati e fucilati ipso fatto nel ouore della notte, - e con un sorriso charmant, liberalissimo si assolvono. Eh ! perdio no ! Futuro re, amico delle case reali d'Italia, d'Austria e di Russia, amico di tutti, e anche del sovrano dei regni della morte ; ministri, colonnelli, soldati, bravacci degni d'essere stati al .servizio di Cesare Borgia, canaglia vile che di notte, come i ladri, sorprende nel sonno il nemico e lo trucida, quaranta contro uno, e uccide la donna, e non con- . teuta, ne strazia, ne oltraggia con la sciabola le carni, ah! no, brava gente da forca, la macchia di sai:igue bratta la faccia di tutti, e non si lava. L'Europa può nella sua vecchia accidiosa vigliaccheria rimanere impassibile dinanzi alla strage, e la stampa diplomatica assicura che d'ora in avanti il popolo sarà meglio governato; noi sappiamo 1n. ragione vera, la ragione reale dell'odio che volle, per sbramarsi, il sangue di 157 vittime, dai camerieri del Konack al re di Serbia, dall'imperioso ministro Zinzar Markovich a Draga Maschin la borghese regina. I cortigiani odiavano i reali perchè essi avevano ridotto i favori, le paghe e le prebende dei giullai·i di corte. Di quì la porta aperta da quei medesimi ché dovevano tenerla chiusa, di quì il silenzio su la congiura, di q uì l'atteggiamento vile dei rappresentanti del re di Serbia presso le nazioni Europee : tutto per una questione di aumento di paga! E si è parlato di anarchici! Ma gli anarchici agiscono, uccidono guidati dal massimo disinte·resse ; non bisogna disonorarli mettendoli a paragone di questi ufficiali che per un soldo o cento soldi di più. al giorno si sono fatti assassini; altrimenti anche Varsalona diventa onesto. Se gli riesce di farsi re della Sila diventa una. persona per bene anche lui, dal sorriso charmant? Noi sappiamo anche noi la storia delle querimonie,delle indignazioni, delle ire dei cortigiani del Sovrano PARAGF.~ÒMENOS APALÒ~ perchè ridusse lé paghe e le prebende pagate dal suo predecessore e le troviamo spregevoli, come consideriamo spregevoli le proteste dei fannulloni della corte serba; non avremmo mai pensato però che quei fannulloni compirebbero, per l'interesse, la strage. I cortigiani sono rimasti, attraverso i secoli, dall'antichissimo tempo, immutati. Alessandro Obrenovic e sua moglie non erano interessanti, erano anche spregevoli sotto molti aspetti; i loro ministri non erano i migliori governanti che si potessero trovare, ma non valgono nulla più~ di loro gli autori e i complici del misfa~to, i liberali. assassini che si att~ggiano a eroi, i liberali manutengoh dal sorriso charmant, e meno di tutti vale la stomachevole diplomazia Europea, che non trova una parola, nè un gesto, per far sa pere che le mani imbrattate di sangue non si stringono, e non son degne di-firmare protocolli ove si parla del popolo ed in nome del popolo ; anche se chi gli detta raccoglie nel sangue col suo più charmant sorriso una corona di re. t. Intolleranza politica e scientifica in Ungheria. - Le classi dirigenti ungheresi che furono tanto :fiere e perseveranti nella difesa della loro nazionalità hanno dato triste spettacolo di sè, avuto il potere, colla persecuzione delle altre razze soggette p,l Regno di Santo Stefano - i Rumeni .della 'l'ransilvania, gl'Italiani di Fiume, gli Slavi di Croazia, gli Ebrei di ogni parte - e ne dànno una peggiore colla intolleranza quasi sistematica contro ogni idea politica, sociale e scientifica nuova. L'ultimo episodio è quello della facoltà giuridicaldella Università di N agyvarad, che ha proposto l'espulsione del Prof. Somlò, im;egnante di sociologia nella stessa Università, perchè socialista. Il pretesto è quello solito dei reazionari più volgari: egli avvelena le anime dei_ giovani coi suoi insegnamenti. La società di sociologia di Budapest, giustamente ha pensato di protestare contro tale settaria intolleranza, e per rendere più solenne la protesta ha domandato una manifestazione di solidarietà dai più eminenti pubblicisti di Europa. Fu chiesta anche quella del nostro Direttore, che fu mandata. , Noi ci auguriamo che in Ungheria la lib~rtà di opinione e d'insegnamento sia completa e rispettata sempre, come si conviene a uno Stato civile e che ha tante nobili tradizioni da custodire. NOI IL LIBERI.SMOAGRARIO (L'eselllpio dell'Inghilterra) (1) Pochi giorni or sono sul liberismo ag1·ario e sull'esempio dell'Inghilterra ebbi a leggere proprio contemporaneamente un breve articolo a me, so- ~tanzial mente de<licato ed una lettera a me indi- , rizzata. Ebbi. un senso di stupore dalla lettura del primo, ma largamente compensato dal compiacimento che mi procurò la seconda. Nel breve articoletto: Per il liberismo agrario si parla con entusiasmo di una pubblicazione francese di· un certo Dulac sulle condizioni dell'agricoltura inglese. Il succo dello scritto è nel seguente brano:cc11Dulac nel suo lavoro mette in luce i prodigiosi progressi della agricoltura inglese che dalla libertà degli scambi ha tratto vigore e lena per. potere introdurre l'industrialismo, il macchinismo, nella coltura nazionale ..Le crisi, dalle quali è stata .contrassegnata la storia della P,roprietà fondiaria inglese, si devono appunto al fatto fatale del crollo di quelle forme di coltivazione che si venivano addimostrando in condizione d'inferiorità di fronte alla concorrenza estera. Il Dulac fa un pararello assai efficace tra la produttività francese e la 'inglese: mostrando come il sistema' meliniano protezionista ne sia venuto corrodendo le energie: Napoleone Colajanni volle, con l'autorità del suo nome, combattere la tesi dei socialisti per l' abolizione del dazio sui cereali. E il suo cavallo di battaglia fu l'eseinpio inglese. Coloro che volessero • (1) Scrissi questo articolo nei primi giorni di Maggio ; ma le esigenze ctella RitJista ne hanno ritardato sinora la pubblicazione. Rivedendo adesso (10 Giugno) le bozze devo dichiarare che ho appreso essere stato il Dulac · Juu~amente in Inghilterra. Ciò ~on m\nduce, però, a modificare il giudizio sul suo conto. Lo scritto suo è intitolato: Agriculture et librc-echangc dans le Ro. !laume-Uni.
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