Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 10 - 31 maggio 1903

RIVISTA POPOLARE DI POLITICAt LETTERE E SCIENZE SOCIALI po dell'industria moderna che ha reso indispensabili i grandi capitali e ha messo l'operaio nella loro dipendenza. Questo sviluppo diede origine alla: teoria della relazione quantitativa fra capitale e lavoro, e dal 1817 al 66 si ritenne in lnghilterria che il salario poteva .soltanto essere aumentato se si diminuiva il numer.0 degli operai o se improvvisamente aumentavano i· capitali. E' facile prevedere i resultati deplorevoli di ,questa teoria. L'operaio non poteva sperare nessan frutto dalla propria capacità ed intelligenza, le Trades- .Unions, gli scioperi, la legislazione sociale venivano ad ,essere considerate cose inutili e dannose. L'operaio po- .teva soltanto cercare di limitare la sua . prole aspettando che i profitti del padrone fossero saliti al punto di aumentare considerevolmente il capitale. Per conseguenza le teorie economJche parvero all'operaio delle trovate furbe per la difesa dello sfruttamento capita- .lista. Nel 66 cominciò la reazione contro questa teoria, ed ì1 punto culminante della lotta antagonistica fu raggiunto da J ohn Stuart Mill in Inghilterra e da Francis vValker in America. W alker riportò gli studi economi- •ci al sistema sperimentale, a-ll'osservazione della viia, .la sua, così detta, teoria del plus-salario fu un grande progresso sulla teoria de] salario capitalizzato,e durante i 25 anni che seguirono i suoi studi i metodi di ricerca introdotti da lui hanno fatto fare dei grandi passi all'economia ed ormai è affermato che qualunque s~udio economico deve tener conto e preoccuparsi del problema operaio. , Ormai la dimanda urgente è " Quali saranno i rapporti futuri fra il problema operaio e l'economia politica?,, - L'economia politica, visto il suo scopo] ed il suo sist.ema di ricerca, dev'essere la scienza che meglio può affrontare il problema operaio nei suoi aspetti diversi e le sue conclusioni dovrebbero interessare tu.nto gli operai che i capitalisti. Prevale l'idéa che l'economista è fuori della realtà, che è uno stn.dioso astratto, e che si dovrebbe limita. re-a parlare teoricamente, ma bisogna combattere que- .sta falsa idea, l'economista moderno ha abbandonato lo scolasticismo medioevale e si è messo a studiare la vita pratica e a cooperare attivamente ad ogni movimento che può aumentare il benessere umano. Da ciò si deduce che l'economista dovrebbe essere Evelyn Ansell: Il regresso nei casamenti. - Uno studio su l'andamento generale dell'edilizia in Londra può essere sempre istruttivo, per0hè, anche dal lato statistico, offre delle sorprese sempre nuove, e· si presta a considerazioni molto variate . Con 235000 case costruite nello spazio di tempo dal 1850 al 1870, il numero delle piazze era di 68 e la lunghezza delle nuove vie raggiungeva. le 1072 miglia. Il numero delle case costruite :finora è di 500000, il numero delle piazze è di 41 (e di queste soltanto sette miserevolissime sono state costruite dopo il 1883) e queste 500000 case sono affollate in 1372 miglia di strade. Solo poco più dello spazio (circa 300 miglia di più) che era accordato al quarto di milione di case costruite avanti l'ultimo periodo. '\ J È necessario che un corpo pabblico sia autorizzato a; provvedere la t~rra sotto le clausole del " Consolidation Act,, al suo attuale valore approssimativo . E sarà cura di questo organismo, nuovo ma uecessario della vita pubblica inglese, il creare una zona aperta, larga un quarto di miglio ad un raggio di circa sei miglta da Charring Cross. Dovrà proibire che si"costruisca su le piazze pubbliche e su tutti gli spazi attualmente lasciati liberi davanti dle case. (vVestrninster Rt!view. - Aprile. , @@@@~@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ I RECENSIONI RaffaelloBarbiera : Passioni del risorgi?nento. - Fratelli Treves - Milano. consultato in tutte le questioni fra capitale e lavoro essendo egli più che chiunque altro, atto a dare un giuc3,izi~· illuminato. Nulla di più falso che l'opinione, così spesso ripetuta, che una cosa può essere buona teoricamente e funesta praticamente. Una teoria che non può essere tradotta in pratica è basata su dati falsi o insufficienti. Ora è più probabile che abbia osservato male o insufficientemente l'industriale che non si è mai elevato· al disopra della cura dei proprii in- ~ teressi, piuttosto che l'economista abituato a studiare il problema da tanti punti di vista e a compararlo con tanti altri simili problemi. Questo libro segue a breve distanza quello del medesimo autore su " la Principessa Belgiojoso - i suoi amici e nemici - il suo tempo -,, pubblicato or fa appena un anno dagli stessi editori Fr_atelli Treves.- Come quello al quale ~ intimamente legato, esso sarà certo accolto dal pubblico con grande favore, poichè anche questo, come ogni altro libro del Barbiera, è specialmente importantissimo per la ricchezza immensa di doc_umenti inediti e la varietà di notizie nuove, onde è inbemito. Sottolineo la parola " imbevuto ,, usata dall'autore stesso nella prefazione, là dove sembra quasi che voglia scusarsi per· la quantità eccessiva di do-_ cumenti che costituiscono, dirò cosi, la materia prima dell'opera: la sottolineo perchè essa esprime unt> dei pregi più notevoli che si riscontrano in tutti i libri del Barbiera, e una delle più spiccate qualità dell'Autore. Raffaello Barbiera, infatti, fonde nel fuoco della sua critica i documenti e le notizie che raccoglie con tanto amorosissimo studio, e quindi ne imbeve le sue Pao·ine scritte come di getto; le quali appunto perciò o ' portano viva l'impronta del suo carattere e della sua personalità. Egli non è car b_onaio - come suol chiamare qualche freddo raccoglitore - ma appartiene a que o·li eo-reo-i che dal carbone raccolto sanno trarre la o b O . Ogni giorno l'importanza dell'economia nel progresso umano diventa più ovvia. Una ampia produzione, una equa -pistribuzione, ed un bene ordinato consumo, ecco l'aspirazione della umanità per soddisfare le necessità materiali e lo sviluppo della vita intellettuale. E se all'evoluzione sociale spietata e sprecatrice dell'oo-o·i si deve sostituire una politica illuminata, una 00 direzione chiaroveggente, è della massima importanza che quella politica sia int~lligente, e quella direzione bene illuminata e conscie entrambe dei problemi che . devono affrontare e risolvere. (North American Review) . .. :fiamma apportatrice di luce e di calore. Noi, come un anno fa augurammo pieno successo al libro su la Principessa Belgiojoso - e fummo buoni profeti -, così ora auguriamo anche a questo e al suo autore splendida. fortuna. Cino Accàscina. • Do"tt. NapoleoneColajannlp, roprietariod,irettore-responsabile. Roma - Tipografia, Piazza S. Apollinare, 46

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