. ' 200 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA.. lErfERE 8 SCIENZE SOCIAU questione Marocchina si presenta tantò iinbrogliata che, a vederci chiaro, ci vuol più pazienza e 'più arte · di quel che ci vuole a spiegare i geroglifi. E un fatto èhe la politica Orientale tiene l'Europa ·nel permane11te · pericolo di una conflagrazione che avrebbe, certamente,_ risultati gravissimi. La questione Maè·eà'one si p1~esenta male, ma.le assai, e la ribellione nel Marocco, che sembrava cosa di poco momento. e tale da poter essere sedata in breve temp.o,.diventa di più in più violenta. E, ad essere 'imparziali, bisogna riconosçère che f ribelli non hanno poi tutti i torti. · · · il Sultano ha voluto europeizzare -- non .diciamo civilizzare - i suoi sudditi ed ha fatto male; principalmente perchè ha voluto, lni primo, dare l'esempio. della trasfò;·mazione, e non si è accorto chè trasformando di punto in bianco _urtava troppo violenteménte i pregiudizi è i sentime1iti che costitùiscono lo spirito in.ti- . " . mo, in quei sentimenti e pregiudizi coltivato e svilupp,atosi da secoli, delle popolazio~i More. 11 suo ev·ident~ disprezzo per la religione Musulmana ha colpito profondamente il suo popolo ed ha schierate çontro di lui · le tribt\ eh.è ritengono se stesse come le più fedeli seguaci del Profeta. IL suo vestirsi all'europea, vivere all'eurppea più che poteva, il fatto di essersi circondato di consiglieri Europei e ostentatamente Cristiani, la bicicletta, le canzonettiste di caffè cçmcerto · predilette dal Snltano lo, hanno reso impòpolare a Ftiz e odiato al di fuori. Per dei popoli tanto attaccati alle loro tradizioni quanto lo sono i Mori, gelosi della loro nazionaÌità e, dei louo costumi, questi errori 'del Sultano, dovuti: in pa.rte alla sua inèspertà g·iovinezza, e · molto più aì poco avveduti consigli degli Europei, sono stati tante offese mortali al sentimento· patriottico e religioso dei Mori, e .Bu-Harnara, il pretende0:tè, non • ha dovuto faticare molto p'ei· ra<)cogliere intorno• a sè quell'esercito di fanatici che il Sultano non. riesce a, domare, e che è fortemente convinto che i1 Sultano non è più uno scrupoloso osservante dei precetti del Corano e che, per conseguenza, può essere, ,a buon diritto, det1:onizzato. A questa questione, cli carattere tutto morale e però influentissima in mezzo al popolo,. mi'a\tra s_e n'è aggiunta e non piccola. Le spese del Sultano. I popòli Maomettani sono, per disposizione naturale, molto sobri e poco esigenti ~n fatto di igiene e di ma\ltenimento di strade e di. servizi pubblici; tutt3:via se si contentano di poco, il puì1to gli scontenta; e a~-rivanò essi pure a gustare le delizie della crisi .economica. Ora il Snltano assorbiva p~r sè, per ·i suoi· -consiglieri, per i suoi tentativi di europ.eizzazione la parte migliore dei magri proventi dei pa~se. Il •pretendente, che si è rivelato u.omo di sottile ·accorgim.entò e di chiara intelligenza, ha potnto senza difficoltà provare lo sper:pero clella ricchezza a beneficio esclusivo dei piaceri del Sultano, e le popolazioni haO:no, t~ovato in lui l'eco, a1ta e forte, dei loro intimi pensieri. Questo spiega il perchè dell'ultimo manifesto del Sultano. EgH ha sentito la necessità di giustificarsi, dinanzi alle popolazioni, ~.delle accuse su.le quali BnHamara fonda il diritto e ·la giustizia della s1ia rivolta. .Egli ha dovuto dire e spiegare, che è, ed· intende rimanere, un buon .Mussulmano, fedele difensore_ della religione del Profeta, pra,ticante del Cò~·ano e nemico della religione Cristiana. Ha dovuto promettere di licenziare i consiglieri europei e di dedicarsi interamente al mantenimento delle antiche istituzioni marocchine. Ma il manifesto non ha avuto nessun resultato_ pratico. - Promesse di marinaio! - pen,sano probabilmente i buoni ribeli. E la rivolta continua co_n più furore di prima e il · buio diventa più fitto a propositJ della sitnazione, e come vad~no le. cose laggiù nessuno riesce a capire. Al1mne settimane fa, era . il Sultano che vinceva su tutta fa linea; le test.e dei ribelli· facevano mostra di sè, i~ralate su le mura di Fez, e Bn-Hamara pareva ridotto alle sue ultime risorse, disertato da' suoi, fuggiasco, cir~ondato di gente sfiduciata e però pronta a tradirlo, a un pelo dal cadere nelle· mani del Sultano. L' Eùropa, e specialmente la Spagna, ·1a Fi·ancia e l'Inghilterra cantavano già il Te Deurn per la faccenda terminata bene; ora, invece, le-parti s'invertono, è BuHamara che taglia le teste, brncia• i villaggi e vince le battaglie. Mula i· '.A.rafa,'zio del' Sulta1{0\ "è çìrfd11."dato dalle truppe del pretende:nte; Mulai Hassa,n,. il ministro della gnèrra, è stlato abbandonato da parècchie · tribù, i Kabìli del Jtiff - gra'ndi battaglieri e ph~ati dell'universo - che fin'ora forono fedeli al Sultano hanno fatto' ca1ì.sa comuhe con i i:ibelli e si preparano ad assa!ire.le tribù rimaste ancòra fedeli. Non solo·.ma già si è preveduto il ~aso della detronizazione ·a.ei sultano e Bu-Hamara già fa s:1.pere che s'intenderà con le' potenze perchè, appena entrato ·in Fez, sia ricon:os~iu- · ta, la sua suprenia autorità. Nè sembra lontana1'ora di questo avvenimento poichè Bu-Hamara è ormai obbedito dalla g-rande maggioranza delle tribù Marocchine. Intanto Abdul Azis, a COl;todi quattrini, contrae prestiti e trova chi gli fa credito; ma n~n bisogna ilhi~ dersi; il prestito è di soli sette milioni di franchi, e non bastano per far0 la gnerra e soprattutto per vincerla, · specialmente. ora che il pretendente aumenta il proprio prestigio, vince le battaglie come il telegra fo annunzia, e vede aumentarsi intorno i par_tigiàni. Come finirà. la faccenda? E se il Sultano è fi.110.lmen:te costre~to a cedere il trono - come pare sia il caso - quali ~aranno le intenzioni di Bu-Hamara '? Egli non è eu:ropeizante, punto; lo si sa, e lo dice chiai.:amente. Egli afferma che s'intenderà con le potenzé. per creare un niotlu.s vivendi; ma intant~ non garantisce nè. la vita salva, nè gli fLVeri intatti agli euro~ pei specialmente Cristiani, e l'esodo di questi da Teutan e da Fez è oramai compiuto. Forse le potenze vorranno intervenire: e allora? Thàt is the q1,~estiQn. E una questione intricatissima e cl~e_potrebbe dive'ntare minacciosa. Una questione alla quale l'Italia deve tenere attentamente d'occhio perèh~ potrebbe molto perdere o anche molto guadagnare,· secondo l'oculatezza di chi è incaricato di coglie1;e la palla al balzo. Certa.mente l'Italia deve aver presente questo fatto, sempre: che _il Sultano perde il trono - se lo perde - perchè ha. voluto troppo francamente europeizzare il paese. E questa è la morale del fatto ed anche il monito e l'indice dell'avvenire. NO.I .. Dott. ANTONIOVACIRCA IL. PROBLEMA .AGRARIINOSICIL'JA con pr•efazione tli N. Colajanni_ Palermo. - A. Reber Editore 1903 · • Prezzò Lire ~. Riduzione del 60 °ro per gli-· abbon.a.-tt. del•: la Rivista Popolr;,re; . '
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