.. l ~ RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCI~Ll 223 La traduzionedel manifestorlellaTsar. - I resoconti te- ~grafì.ci del manifesto dello 'l'sar, pubblicato il 12 marzo, .'ecero eredere che l'Autr:,crate Russo voleva abrogare o almeno emendare le leggi che permettono la perse- ·cuzione degli eretici in Russia e che volesse concedere la libertà civile ai contadini. Ora abbiamo sotto gli occhi il testo originale, e la sua traduzione letterale fa l'effetto d'una doccia fredda su molte di queste speranze. Ecco dunque il manifesto al quale faremo seguire brevi considerazioni : " Mentre che esigiamo da tutti gli esecutori della nostra volontà, tanto dagli alti funzionari come dagli infimi, una opposizione risoluta ad ogni violazione dell'andamento normale della vita nazionale; abbiamo pensato bene, nell'interesse dello Stato, di insistere sulla osservauza puntuale da parte delle autorità nella questione di credenza, di quei patti di tolleranza stabiliti dalle leggi fondamentali dell'Impero Russo, che mentre venera e rispetta la Chiesa Ortodossa, come preeminente e dominante permette a tutti i suoi sudditi non ortodos:;i e di religioni forestiere di praticare la loro religione e le cerimonie di questa secondo i loro rili. • " Intendiamo applicare attivamente la realizzazione delle misure aventi per scopo l'ammiglioramento delle •condizioni materiali del clero rufale Ortodosso, allargando la· partecipazione feconda del clero alla vita spirituale e sociale del suo gregge; " Risolvere gli imminenti problemi della·· c·onsolidazione della economia popolare, col dirigere l'attività degli istituti di credito dello Stato, specialmente le banche agricole dei no bili e dei contadini, in modo da aumentare lo sviluppo e la psosperità della nobiltà locale e dei contadini - basi fondamentali della vita Russa rurale. "Il lavoro d.a noi proposto nella revisione della le- _<rislazione rurale, dopo la Slla prima esecuzione nel .~odo proposto d~ N_oi, dovrà _ess_ere trasferito in ogni localita, per ultenon eln.boraz1om e per poterlo adattare alle specialità di ogni località, a consigli governati vi che a.vranno l'aiuto continuo di degni lavoratori rivestiti deìla fiducia pubblica. Come base di questi layori sarà posto l'inviolabilità del sistema di enfiteusi comunale della terra da parte dei contadini, mentre si cereherà al tempo stesso il mezzo di facilitare ai singoli contadini la possibilità di abbandonare la comm.unità. " Si prendera~no immediatam~nte misure per a'bo~ire la responsabilita comunale per 11 pagamento delle imposte, cosa gravosa ai contadini. " Si provveder~ a~la r~forma dell'_an:m!nistraz_ione go~ vernativa e provmc1ale m modo d1 r~n~orzare ~ 1!1-etod1 di soddisfare direttamente le molteplici necessita della vita rurale cogli sforzi delle personalità del luogo, guidate da una forte autorità legale rigorosamente responsabile verso di Noi. " Per l'assesto dell'economia locale si vedrà di avviinare l'amministrazione locale a quella parrocchiale ella chiesa Ortodossa dovunque sarà possibile ,,. Da questa traduzione dei ;principali paragrafi del ~esto .Russo è difficile per no1 dedurre la sua precisa portata ma è evidente che non annuncia come si credeva l'introduzione della libertà. religiosa e l'estensione delle istituzioni popolari rappresentative~ · Si pensa generalmente che il_ manifesto è ~ovu~o alle esortazioni fatte da Demtchmsky, un propnetar10 m.eteroloo-ista ed ingegnere, che in seguito ad articoli stampatt sulla Novoye Vremia ebbe una udienza dallo Tzar nella quale espose le sue idee sul cattivo n;nda- . mento del paese. Il risultato fu che lo Tzar mando per Plehve, che ebbe l'incarico di preparare il manifesto e . ·di organizzare varie commissioni per eseguire le riforme. Nella " Contemporary ,, il D.r E. J. Dillon dà un parere intorno al manifesto. Dice che questo documento non è nè una carta di libertà nè una dichiarazione di diritti· esprime l'intenzione dello Tzar di riadattare le forme' del vecchio mondo alle necessità moderne. Considerando la religione come il fondamento del benessére dello Stato e riconoscendo che lo religione non si può identificare con una sola chiesa, è desi~e~oso di far maggiormente rispetta,re la tolleranza rehg10sa: Ma ,1uesto non implica necessariamente la revoca d1 una delle più discusse leggi dell'Impero secondo la . quale i figli di genitori dei quali uno è ortodosso, l'altro no, devono essere allevati nella religione ortodossa anche se ambidue i genitori sono desiderosi di farli allevare in un'altra fede. Pare al contrario che la posizione di pr~mineuza riservata alla chiesa ortodossa implichi Ia conservazione di questa legge. Ull paragrafo del proclama Imperiale merita speciale attenzione. E' quello contenente la promessa che le leggi agrarie saranno rivedute e· che le riforme progettate saranno discusse nei consigli provinciali col• l'aiuto dei più degni uomini pubblici rivestiti dalla :fiducia popolare. E' quasi certo che il potere degli Zemtsvos sarà esteso, che verrà loro accordata u:na certa influenza sulla legislazione agricola, e che il numero dei loro componenti sarà. molto aumentato. Ma pare altrettanto certo che ci vorrà lungo tempo prima che queste riforme possano diventare leggi. Quali che possano essere i frutti di questo manifesto è evidente che un governo costituzionale anche nella forma blanda nella quale esiste ora nell'Europa centrale, non fa parte del programma dello Tzar. Nel " World's T'Vork,, Mr. Norman confessa che non gli riesce capire il manifesto ma dice che ci vede una doppia tenden;z;a. Se la vera verità fosse conosciuta - cosa rara trattandosi della Russia - probabilmente si ,,verrebbe a- sapere che il primo abbozzo della dichiarazione imperiale era molto più a.rdito di quello che ·ora vede la luce. Nessuno di quelli che hanno potuto • conoscere il carattere e le aspirazioni dello '11zar potrà 'èlubitare che la tolleranza, la simpatia e uno spirito illuminato siano i moventi della Sùa ultima azione. Disgraziatamente altre influenze contro le quali perfino lo Tzar stesso lotta in vano, hanno messo queste elevate intenzioni in una forma che spesso ne oscura il carattere e lo sco;r>o. (Review of Revieu:s - Aprile). ... I " Pretendentidella Macedonia ,, - William Muller tratta questa· questione e fa osservare che i Greci in questo momento sono in simpatia coi Turchi. E' curioso notare che in questo momento ad Atene i Bulgari e non i Turchi sono considerati come i maggiori nemici delle aspirazioni. Greche in Macedonia. Ma questo non sorprenderà lo studioso della questione orientale quantunque i filantropi, che sperano malgrado tatto che tutti i popoli Cristiani si uniranno in una crociata contro i '1 1urchi, dubitino dell'esattezza di questo fatto. Dacchè la questione Macedone è divenuta di interesse immediato la stampa greca ha incitato il Sultano a · mandare continuamente rinforzi militari per quella me- . desima ferrovia che appena sei anni fa volevano fosse tagliata dai Bulgari per impedire l'avanzarsi di Edhem Pasha. Pochi giorni fa apparve un articolo in uno dei principali giornali Ateniesi che negano le atrocità Turche nella Macedonia narrate dal corrispondente del · Daily N ews. In questo articolo si dichiarava che la condotta delle truppe Turche era stata molto superiore a quella che. sarebbe stata seguita da parecchie altre nazioni in simile caso e date simili provocazioni! (Contemporary Review - Marzo). .. Dr. Alfred Russel vVallace: E' l'uomoil centro dell'universo? - Non c'è nessuna ragione per credere che il n umero delle stelle· è in:fìnito. Il telescopio moderno e le lastre fotografiçhe sono concordi nel farci presupporre che arrivìamo al limite estremo del sistema. stellare. Il totale delle stelle visibili dalla prima alla nona gran- ~zza è di circa 200000; se aumentassero in numero dalla 9a alla 17a grandezza, con la medesima proporzione con cai aumentarono dalla 1 a alla 9a se ne dovrebbero vedere, per mezzo dei migliori telescopi, un bilione e quattrocento milioni, invece se ne vedono soltanto cento milioni. A misura che i nostri strumenti diventano atti a penetrare di più in più nello spazio; ci fa,nno notare una continua diminuizione nel numero delle stelle, così indicando l'avvicinarsi dei limiti esterni dell'universo stellare. Se l'universo non è infinito ma ha i suoi limiti, q t1ale ne è il centro ? La nuova astronomia arriva alla conclusione che il nostro sole è una delle masse. centrali d'una pleiade di stelle globulari, la quale occupa un posto quasi centrale nel pia• no della via lattea. Combinando queste due conclusioni è facile affermare che il nostro sole occupa una posizione quasi, se non precisamente, al
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