RIVISTA. PCJJ>OLA.HE Di POLJTlCA, LE1TERE E SCIENZE SOCIALJ 213 che a molti mazziniani; più che al Ghisleri, mi sembra. Sarà un misticismo nuovo!.. .. Quanto esso possa influire sulla viia intima, domestica, pubblica -- sulla letteratura, sull'arte non si può predire, ma un presentimento· ci lusinga come Italiani. Se « Civiltà Nuova> ha veramente da essere, bisogna pure che le forze umane siano mosse da Dio ... e non da famosi ciarlatani. Perchè Mazzini insegna ai popoli che DIO li fec~ liberi 1 Acciò nella Scuola, nel Partito, nella Chiesa lo spirito di azione vinca il male, os8ia gli ostacoli al rinnovament'o sociale. • Questa rinnovazione profonda è opera di misticismo e di positivismo insieme. Questa è la REPUBBLICA che Mazzini vaticinò all'Italia: nella scuola non può essere pericolosa così sublime idea: - Teologia, dogmatismo, misticismo .... sono vocaboli, e il Mazzinianismo rimarrà una. forza educatrice che, tra preti e socialisti, rarà miracoli. Quando~ Ah, vorrei farla da profeta - ma perchè prendere Dio per la barba? Il popolo comprenda quanto ve.ra, santa, feconda è la dottcina che Mazzini gli lasciò, retaggio eterno. Spero, on. Colajanni, che lo spazio non difetti per me in casa vostra, e dagli « Antipodi • vi saluto con os,sequio. Dt·esda, 14 Aprile 1903. G. N. BRESCA. L'ASSOLUZIONE DIMILLERAND ~ Il 12 Aprile i socialisti francesi riuniti a Bordeaux incominciarono i loro lavori al Congresso; presieduto da Amilcare Cipriani, con la discussione su la mozione presentata da Hervé e l'ordine del giorno presentato da Renaudel, a nome della Federazione socialista del1' J onne, dimandanti l'esclusione di Millerand dal partito socialista. La discussione fu appassionata, e si capisce. La condotta di Millerand al· ministero è stata tutt'altro che la. co~dotta d.;un socialista. Un radicale, sinceramente persuaso di mettere in pratica tutto il proprio programma, avrebbe osato e fatto di più. È apparso alla generalità dei socialisti che Millerand aveva dimenticato la :finalità ultima del partito socialista. (Y è stato chi ha pensato e detto, e forse non a torto, che il A giorni .uscirà : ministro socialista aveva voluto buttare della polvere negli occhi al proprio partito. C' è stato chi ha osservato che il Mil-lerand prima. maniera - a.vanti cioè che lo Czar lo decorasse del titolo di barone - era più caldamente socialista del Millerand seconda maniera - cioè dopo il titolo. E questo senza contare l'atteggiamento assunto cla Jules Guesde, da parecchio tempo ad oggi, quello cioè di richiamare il partito socialista allo scopo suo primitivo di nemico assoluto e dichiarato dalla borghesia sia essa repubblicana o no. Millerand si difese abilmente. Premise che egli non ha cambiato opinione nè tattica da quando entrò a militare nelle file del partito socialista ; e difendendo i suoi voti e la sua. azione al Ministero,proclamò tutta una tattica. opportunista, che, come gli ebbe a dire il Ja.urés, che pure lo difendeva, " non riteneva del programma socialista che ciò che è immediatalhente realizzabile ,,. Il :Millerand, del resto, non aveva nascosto q aesto suo intendimento. Egli dichiarò francamente che il partito socialista doveva essere· p1•atico: e nel pensiero di :Millerand) pratico significa molto opportunista e punto innovatore, egli aveva dunque contro di se la grande maggioranza. del congresso, e la difesa di J aurés, per quanto abile, pur tuttavia riescì una esplicita condanna dei metodi e delle opinioni del Millerand. Tutti i socialisti di buon senso vedevano che il socialismo avrebbe perduta la sua ragione d' essere come partito politico diverso dagli altri, il giorno che adottando le idee del Millerand, ne avesse anche seguita la tattica.. Si è dunque fatta sentire, al Congresso la necessità di specificare nettamente che la condotta del partito socialista deve uniformarsi allo scopo finale del partito stesso ; cioè la riforma totale della società. Jean Jaurés presentò l'ordine del giorno redatto in ·questo senso. Ma al tempo stesso conclase che il Millerand non doveva essere escluso dal partito. Così un col po al cerchio ed uno alla botte ; il J aurés preparò il precedente del quale potrà servirsi, a suo tempo, a sua volta. E l'ordine del giorno J aurés, malgrado la opposizione cosciente, illuminata e spassionata di parecchi dei più attivi fra i rappresentanti al Congresso fu approvato con 109 voti contro 89 e 15 astensioni. E q uest9 è un danno. E' un danno ; perchè il partito socialista ha bisogno, l?er esist'3re e per compiere nella società la funzione utile di propulsore che è la ragione unica della sua esistenza, di non essere opportunista. Il partito socialista diventato pratico, di;ventato opportunista. si perde nel'mare magno dei partiti radicali pii\ o meno avanzati; svisa il proprio carattere e finisce per dimenticare assolutamente quello scopo ultimo per il quale, indefessamente, le grandi sue masse combattono. Infatti nel 11. del 15 settembre del Mouvement ON. no>rr. NAPOLEONE COLAJANNl.. PRETI E SOCIALISTI CONTRO MAZZINI Prezzo: Centesimi Quaranta Per dieci ,;ople stonto del 25 0I0· - Per più di 50 e pie sconto del 50 Oro. Raccomandiamo caldamente agli amici tutti la diffusione di questo opuscolo in cui è svolto pm e~aurientemente che nell'articolo che pubblicammo nella Rivista del 31 marzo, il pensiero del nostro Direttore sulle ultime polemiche avvenute intorno all'introd uzione nelle scuole dell'edizione purgata dei Doveri dell'Uomo, e in difesn. di Mazzini contro i bili.osi attacchi di vreti e socialisti. Dirigersi ali' An1rninistrazione della Rivista Popolare: Via Carnpo lVIarzio43 - Ro1na
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