176 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI ha detto assai perchè chi è uso a trarre dai fatti le conclusioni logiche cui i fatti stessi conducono, possa prevedere che magari a spizzico il governo dovrà arrivare fin là. Intanto, di questo primo passo, le popolazioni sono liete. Non si fanno illusioni, sanno che lo· Jrish Land Bill non è la soluzione della questione, anzi sanno anche che se dovesse rimanere solo sarebbe assolutamente sterile, ma non mai come in questo caso si provò la giustezza del proverbio che, una ciliega non cade mai sola. L'Irish Lana Bill è il primo passo di una l11nga via che il governo Inglese dovrà, volente o nolente, percorrere, e in fondo, come metà, stà l'autonomia dell'Irlanda; il sogno di redenzione del piccolo e valoroso e infelice avanzo della pura razza celtica. Ci\Tiltà e 1uet,ttli educativi tlel militarisrno tedesco. - Altra volta abbiamo consacrato un lungo stelloncino al sistema educativo militaresco dell'Inghilterra, che rispecchia alquanto tutta la brutalità prevalente nei più rinomati collegi d'oltre Manica. Oggi vogliamo dare un sag·gio autentico della civiltà e dei metodi educativi in onore pre.so l'altro ramo della razza superiore anglo-sassone, il tedesco. Questa volta abbiamo il vantaggio di nulla dover aggiungere di nostro : basta la riproduzione e·satta della lettera che l'ottimo maggiore· Von But2enstein ha diretto ,al Mattino di Napoli, per farli apprezzare. L'ingenua brutalit&. del maggiore è tale che ogni •· parob di commento anche violento e sapiente ad un tempo ne scemerebbe l'effetto. Questo solo vogliamo osserva.re: 1. che il Maggiore Von Buttenstein forse fa parte del seguito del cancelliere Von Biilow ; 2. che se la lettera fosse stata pubblicata in un altro giornale l'avremmo presa per u4 pesce d'aprile assai poco gustoso. Ed ora i nostri lettori leggano il triste documento umano: N ea pel, 31 marzo 1903. Egregio Signore, " :Di passaggio per Napoli, mi sia permesso di pubblicamente meravigliarmi della non perdonabile leggere:zza, colla quale moltissimi giornali italiani raccolgono certe voci assai poco benevoli pel nostro .esercito tedesco. Legger~n:a o malvolere ? Tengo p. e. in mano nove giornali di quest'ultima settimana di .marzo e tutti si affrettano a partecipare ai loro, lettori il '' terribile fatto di un ulano di Potsdam, ,, che " crudelmente bastonato per una lieve mancarnza disciplinare ,, decise di smc1darsi. Un giornale intitola la notizia " Crudeltà militari, ,, l'altro " Bastonate prussiane, ,, il terzo " Un ulano morto sotto la verga,,, la Tribu'ìta illustrata si lascia tracciare perfino un cliché, dove si vede un soldato bastonato da due " carnefici ,,, una scena " drammaticissima ,,. " Tengo perciò a dichiarare - e la mia testimonianza non può essere sospetta, essendo stato proprio io uno dei superipri dei detti " carnefici - che quel. fatto deplorevole è stato, forse maliziosamente, travisato. E vero, che q 11ell'ulano, Fritz Merum, di anni 22, nativo della. Pomerania, riottoso quanto può essere un vero " Pomerano ,, , un giorno è stato segretamente - secondo il costume antico prussiano - da alcuni sottufficiali vergheggiato per vedere se si poteva vincere la sua inaudita testardaggine, per la quale meritava il carcere militare. Si ebbe 25 colpi con una verga di nocciuolo sulle natiche - contro tutte le attuali regole militari, è verissimo - ma nella buona intenzione di migliorarlo e preservarlo così dalla prigionìa. Punizione inusitata, illecita, dura anche se si vuole, ma per niente " cr11dele ,, , essendo Merum un giovine contadino forte e robusto; tanto vero, che avendo ricevuto i 25 colpi,disse ironicamente, che era fatica sprecata e che lui non si piegherebbe giammai. Di una cura nell'ospedale, come si sc1-isse, non ebbe bisogno: tutto il male si ridusse ad un bruciore molto passeggiero. Più tardi, purtroppo, si ammazzò, non per paura però di nuove bastonate, ma per paura del carcere imminente. Deploro il fatto anche io ed approvo pienamente la puÌlizione dei due sottufficiali vVerner e Kriegsmeier colpevoli, anzi proporrei in casi simili la legge del taglione ; ma non posso fare buon viso alle esager::tzioni della stampa di questi paesi. " Bisogna conoscere le regioni ed i costumi e le circostanze per poter giudicare; sputare sentenze non è prudenza. Così p. e. abbiamo noi altri prussiani conservato l'uso paterno della verga nei nostri sei 'istituti militari (Kadettenschulen), ben inteso qualche caso raro. Una I tale punizione, notabene, non si registra nel ''- libro della condotta ,, ; viene eseg11ita segretamente, soffre il dorso, ma non l'onore_ del ragazzo o allievo. E forse ciascuno di essi preferisce di stendersi sul bancone delle legnate, che andare per giorni agli arresti. Quest'applicazione della verg·a non è punto piacevole, ma fuori del superiore e del sottufficiale ~ncaricato della punizione nessuno sa dell'accad11to. L' arresto però di un cadetto tutti gli altri lo sanno e quel che è peggio viene " registrato ,,. " Con queste idee, forse, agirono quei sottufficiali con quel riottoso ulano, certamente non bene, ma forse nemmeno tanto malamente, come declamano i giornali. ." Sarei molto obbligato al Mattino-Corriere,,, l'unico giornale, pare, che non travisò questa volta un fatto deplorevole, ma spiegabile ,e quasi direi scusabile, se volesse rettificare l'errore commesso da tanti suoi confratelli, credendo io che sia la verità vera e pura quella, che ogni stampa buona deve cercare e di:ffondere. Ho l'onore di dirmi di Lei signor Direttore. dev.mo per servirla MAJOR VON BUTZENS'T'EIN del 14.. Regg .. Pruss. Ulan. di Potsdam .. Icilio Vanni. - Su questa Rivista, che, nella indagine del fenomeno sociale e politico, attinge alle fonti del più puro positivismo, non può mancare, reverente, l' omaggio alla memoria di Icilio Vaµni. Col Vanni è scomparsa, senza dubbio, una delle menti più vigorose, uno de' più forti cultori della sociologia e della :filosofia giuridica ai giorni nostri; la sua morte è quindi lutto, e grave lutto, per la scienza italiana. Ai misuratori della sillaba, a quanti, alla pagina profondamente pensata, antepongono il volume superficialmente ed affrettatamente scritto, può sembrar scarsa la produzione scientifica del Vanni, limitata, com'essa è, a pochi saggi critici o a qualche prelezione acca- - demica; ma chi legga quelle pagine, in cui la purezza dello stile gareggia con la chiarezza della esposizione, in cui la vastità della dottrina emerge insieme ad una critica :fine e tagliente, in cui la sintesi abbraccia i più ardui problemi della filosofia sociale contemporanea, non può negare che in esse si riveli una mente acuta e profonda, che fa davvero pensare alla via lunga e scabrosa che alla scienza conduce, oggi che, pur nel campo della, scienza, trionfano le mediocrità ed invade il dilettantismo, ♦
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